È ormai notizia risaputa che le indagini verso OpenAI abbiano portato al blocco di ChatGPT in Italia, a cui a quanto pare potrebbero presto aggiungersi anche altre nazioni. In seguito alle accuse rivoltegli dal Garante italiano, OpenAI ha preferito bloccare l’accesso dall’Italia al suo celebre chatbot, per lo scorno di tutti coloro che lo utilizzavano per intrattenersi o per aumentare la propria produttività. E certo, utilizzando una VPN è possibile bypassare il blocco simulando l’accesso da un paese in cui non è bloccato, ma non tutti ne hanno una e preferirebbero continuare a utilizzarlo come facevano prima. Potrei dirvi di utilizzare Bing, che si appoggia alle stesse librerie di ChatGPT e che permette anche di creare immagini, ma c’è chi preferirebbe continuare a usare Google Chrome. Ecco perché ho deciso di suggerirvi le due migliori alternative utilizzabili dall’Italia gratuitamente, senza VPN e su qualsiasi browser.
ChatGPT è bloccato in Italia, ma puoi continuare a usarlo grazie a queste alternative
Per fortuna che c’è Poe
Fortunatamente per noi, ci sono metodi piuttosto semplici per continuare a usare ChatGPT in Italia senza dover necessariamente ricorrere a una connessione tramite VPN. Questo perché ChatGPT è stato creato utilizzando le librerie API di OpenAI, che sono di libero accesso e che quindi permettono a chiunque di creare la propria alternativa al suo chatbot. Quella che mi sento di consigliarvi più caldamente si chiama Poe: basta registrarsi usando telefono o mail e si ha accesso a tutta una serie di chatbot: non soltanto ChatGPT, quindi, ma anche Sage, Dragonfly e Claude. C’è persino il supporto a GPT-4 e Claude+ con però il limite di 1/3 messaggi al giorno, a meno di pagare un abbonamento che però è possibile sottoscrivere solamente tramite iOS. Tutte le risposte sono private e invisibili agli altri utenti, ma non manca la sincronizzazione per avere la cronologia delle chat (che può comunque essere cancellata) fra smartphone, tablet e PC.
È decisamente utile avere una piattaforma che riunisce sotto un unico tetto diversi chatbot e modelli di linguaggio di grandi dimensioni, potendo così confrontarne le risposte per scegliere quella più adatta e completa. Ma cosa cambia fra di loro? Ecco la risposta di Poe:
- ChatGPT, Sage e Dragonfly sono alimentati da OpenAI
- Sage e ChatGPT si basano sul modello “gpt-3.5-turbo” sono migliori nello scrivere codice di programmazione
- Dragonfly si basa su “text-davinci-003” tende ad avere risposte più brevi e può essere più facile convincerlo a seguire le istruzioni quando vengono forniti esempi nell’input
- Claude è alimentato da Anthropic
- Claude è migliore nella scrittura creativa e tende a dare risposte più lunghe e approfondite
PizzaGPT: l’alternativa Made in Italy a ChatGPT
Per chi volesse qualcosa di più semplice e immediato c’è una soluzione tutta italiana: si chiama PizzaGPT (ovviamente) ed è a opera dell’ingegnere software Lorenzo Cella. Utilizza le stesse API e lo stesso modello di ChatGPT 3.5, non c’è bisogno di fare nessuna registrazione al sito e tutti i messaggi vengono cancellati non appena si chiude la sessione. Trattandosi di un sito totalmente gratuito e che ogni domanda costa qualche centesimo al suo creatore, però, può capitare che il sito si blocchi di tanto in tanto; se volete sostenere il lavoro fatto da Lorenzo e mantenere attivo il progetto fintanto che la situazione fra OpenAI e Italia non si sistemerà, potete ricompensarlo donandogli 9€… l’equivalente di una pizza.