Se negli ultimi anni un utente medio cercasse uno smartphone economico, con un design tendente al “premium”, una fotocamera decente ed una buona autonomia, quasi in maniera automatica una delle opzioni che dovrebbe valutare sarebbe un Realme.
Il brand ha ormai consolidato da tempo la sua importanza nel mercato (e l’apprezzamento da parte degli utenti), continuando a produrre smartphone di buona qualità venduti a prezzi più che ragionevoli. Ed è una strategia che ritroviamo anche nel nuovo Realme 10 Pro+, quello che potremmo definire il successore del Realme 9 Pro+ (qui la recensione), che abbiamo apprezzato tantissimo l’anno scorso, e che (nonostante non sia ancora ufficializzato in Italia) abbiamo avuto modo di provare proprio per riuscire a capire il lavoro fatto dal brand per tenere alta l’asticella del rapporto qualità prezzo.
Indice
Recensione realme 10 Pro+: dipenderà tutto dal prezzo
Design e materiali
Disponibile in 3 colorazioni (Hyperspace, Nebula Blue e Dark Matter), il design del realme 10 Pro+ rende il nuovo smartphone semplice ma allo stesso tempo elegante. Il sample che abbiamo ricevuto in prova è nella colorazione Nebula Blue, e a primo acchito mi ha subito ricordato gli smartphone che Huawei produceva qualche anno fa. E mi piace, ha un fantastico touch and feell e non soffre per niente né la polvere né le impronte digitali.
La scocca posteriore è realizzata in plastica, ma da la sensazione che si sia utilizzato un vetro satinato, e rende il realme 10 Pro+ decisamente leggero: con i suoi 173 grammi di peso e i 7.78 millimetri di spessore, è davvero comodo da maneggiare.
Questa sensazione di sottigliezza è evidenziata ancor di più dai bordi sagomati, purtroppo però non è uno smartphone certificato per resistere ad acqua e polvere. Anteriormente poi, il display è protetto da un vetro doppio rinforzato che, però, almeno stando alle dichiarazioni del brand in fase di presentazione non è un Corning Gorilla Glass: poco male, perché l’azienda garantisce che lo schermo può resistere a cadute di circa un metro senza rompersi, ma è una cosa che non ho fretta di provare.
Ciò che mi ha lasciato un po’ perplesso, sono le dimensioni dei due camerabump posteriori che, sì, così su due piedi potrebbero sembrare un po’ troppo piccoli rispetto alle dimensioni dello smartphone, ma tutto sommato il realme 10 Pro+ è promosso a pieni voti in quanto a design e costruzione, pur non avendo introdotto alcuna novità di rilievo.
Display
Ciò che è davvero rilevante però è lo schermo. Il pannello è un AMOLED da 6.7 pollici con risoluzione FullHD+ ed un refresh rate a 120 Hz. E a differenza di quanto vedemmo con il realme 9 Pro+, ha i bordi laterali curvi: se vogliamo dirla tutta, realme 10 Pro+ è uno dei pochi smartphone nella sua fascia di prezzo ad integrare questa feature.
Il touch sampling è di 360 Hz, mentre la luminosità di picco dichiarata è di 800 nits: un valore che abbiamo riscontrato anche nei nostri test, e che rende il realme 10 Pro+ uno degli smartphone con il display più luminoso nella sua fascia di prezzo.
Insomma, senza tirarla troppo per le lunghe, lo schermo del realme 10 Pro+ è tra i migliori pannelli che ho avuto modo di poter provare in dispositivi venduti in questa fascia di prezzo: i neri sono profondi, il bilanciamento del colore è ben realizzato, la saturazione è vivida ma non eccessiva, l’unico appunto che mi sento di fare riguarda le cornici che sono forse un po’ troppo invadenti. Ma sarebbe bello se tutti gli smartphone economici dovrebbero utilizzare questo pannello.
Hardware e prestazioni
Prima di parlare di hardware e prestazioni, va fatta una premessa: Mediatek ha generato una confusione assurda con i suoi SoC e con i realme 10 Pro+ ne abbiamo un esempio lampante. Ma lasciate che vi spieghi. Quando lo smartphone è stato presentato in Cina, è stato dichiarato come uno dei primi smartphone ad utilizzare il Mediatek Dimensity 1080. Bellissimo, direte voi, ma per la versione Global il brand ha ben pensato di produrre il suo nuovo smartphone con un Dimensity 920. Ed è qui che iniziano i casini.
E sapete perché? Perché i due SoC sono praticamente identici, ma con un’unica differenza: il Dimensity 920 è octa core da 6nm con una frequenza di clock a 2,5 GHz, il Dimensity 1080 invece è un octa core da 6nm con una frequenza di clock a 2,6 GHz.
In soldoni? Non cambia niente. Queste non-differenze le potrete notare anche dalle tabelle che vedete in alto dove, tra l’altro, non solo potrete notare che in termini di prestazioni sono sullo stesso livello, ma anche tutti gli altri componenti hardware sono gli stessi.
Hanno per esempio la stessa GPU Mali-G68MC, hanno il medesimo TDP di 10, supportano la stessa quantità massima di memoria RAM. Insomma, hanno fatto una “cinesata”, e vi chiedo perdono per aver utilizzato questo termine.
Realme 10 Pro+ Global – Scheda tecnica
dimensioni di 161,5 x 73,9 x 7,78 mm per un peso di 175 grammi;
display OLED da 6.72″ Full HD+ (2400 x 1080 pixel), in 20:9, 120 Hz, bordi curvi;
chipset Dimensity 920;
CPU octa-core: A78 2.5 GHz*2, A55 2.0 GHz*6;
GPU ARM Mali G68;
8/12 GB di RAM LPDDR4X;
128/256 GB di storage UFS 2.2;
batteria da 5.000 mAh con ricarica da 67W;
fotocamera da 108 + 8 + 2 MP con PDAF;
selfie camera da 16 MP;
lettore d’impronte digitali sotto lo schermo + Face Unlock 2D;
Dual SIM 5G, Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5.2, Dual GPS, Speaker stereo, Type-C, NFC;
Android 13 sotto forma di Realme UI 4.
Ad ogni modo, per come la vedo io realme 10 Pro+ ha le stesse buone prestazioni che abbiamo trovato nel realme 9 Pro+, il che vuol dire che lo smartphone è in grado di gestire senza alcun problema tutti i task quotidiani: sarà molto raro trovarsi a fronteggiare rallentamenti, micro-lag dell’interfaccia grafica o situazioni spiacevoli in cui lo smartphone potrebbe sembrare lento.
Ed è lo stesso anche nei giochi: realme 10 Pro+ è in grado di riprodurre con framerate e dettagli decenti praticamente tutti i giochi in circolazione, anche quelli più complessi, con i quali però bisognerà fare attenzione al livello di dettaglio impostato.
Buono l’audio in capsula, ottima la ricezione alle reti WiFi 6, non male l’audio stereofonico che è garantito da uno speaker inferiore e che sfrutta la capsula auricolare e che ha un buon effetto di spazialità, anche se le frequenze tendono un po’ troppo all’alto.
È presente l’NFC ed integra un ottimo sensore per le impronte digitali sotto lo schermo, ma ciò che migliora sensibilmente rispetto alla generazione precedente è il sistema di feedback aptico che, anche se non arriva ancora ai livelli dei top di gamma, è il migliore che potrete trovare in questa fascia di prezzo.
Fotocamera
Le fotocamere di realme 10 Pro+ sono tre. Quella principale è da ben 108 megapixel ƒ/1.8, ed è affiancata da una 8 megapixel grandangolare ƒ/2.2 e una piccola 2 megapixel ƒ/2.4 per le macro. Ora, tralasciando l’inutilità della fotocamera macro, che è davvero poco rilevante a mio parere, le altre due sono piuttosto interessanti ma va detto che il divario qualitativo tra la fotocamera principale e quella ultra grandangolare è molto marcato.
Le immagini realizzate con la fotocamera principale sfruttano tutti e 108 i megapixel del sensore e l’apertura dell’ottica gli permettono di produrre scatti ben bilanciati, con una buona gestione della gamma dinamica e ricchi di dettaglio. L’alta risoluzione genera scatti decenti anche con zoom fino a 3x ma, in questo caso, non aspettatevi ingrandimenti privi di perdita di qualità.
Anche negli scatti notturni la fotocamera principale del realme 10 Pro+ si comporta piuttosto bene, ed è in grado di realizzare fotografie con un buon dettaglio, con poco rumore e pastellature e rarissimi micromossi.
Le cose cambiano profondamente quando si utilizza la fotocamera grandangolare che, a mio avviso, sarebbe bene utilizzare solo di giorno. Ma anche in condizioni di buona luminosità il divario con la principale è notevole. La gestione della gamma dinamica non è ai livelli dell’ottica principale, potrebbe capitare di notare delle piccole aberrazioni cromatiche lungo i bordi delle foto, ed in anteprima è palese anche la differenza nella gestione del bilanciamento del colore. Fortunatamente però, qui entra in ballo il software che tende a bilanciare un po’ tutti i fattori, generando immagini decisamente godibili anche grazie ad un buon HDR.
Di notte però, la grandangolare non è di certo la fotocamera in grado di produrre gli scatti migliori. Nonostante si attivi la modalità adatta alla bassa luminosità, gli scatti realizzati in queste condizioni sono in linea con la fascia di prezzo del dispositivo, il che vuol dire che non lasciano di certo gridare al miracolo e sono piuttosto scuri.
Nella media la fotocamera frontale da 16 megapixel, niente male i video anche se a mio parere sarebbe sempre meglio registrarli in FullHD a 30 fps, anche perché è l’unica modalità in cui si può usare anche il grandangolare. Salendo di risoluzione, cioè andando sul FullHD a 60 fps o sui 4K a 30 fps (è questo il massimo che può fare lo smartphone), non solo si potrà utilizzare solo la fotocamera principale ma, data la scarsa stabilizzazione, soprattutto nei pan in movimento veloce il realme 10 Pro+ potrebbe avere dei problemini di fluidità.
Software
In quanto a software, realme 10 Pro+ è il primo smartphone dell’azienda ad arrivare sul mercato animato da Android 13 e la Realme UI 4.0. Si tratta di un’interfaccia grafica estremamente fluida, che integra delle novità molto interessanti. Sono stati introdotti nuovi Always-On Display, è presente Shelf per i widget in stile “OnePlus”, ed è stata integrata una nuova barra laterale con la quale si potrà riprodurre l’audio di YouTube in background.
Cambia anche la home, che ora può integrare delle cartelle di dimensioni più grande ed è stato introdotto anche un nuovo gestore dei processi, con il quale l’utente potrà capire in maniera molto più semplice ed intuitiva quali sono le applicazioni che vanno ad inficiare maggiormente sulla durata della batteria.
Autonomia della batteria e ricarica
L’enorme batteria da 5000 mAh poi, garantisce al realme 10 Pro+ un’autonomia davvero eccellente. Conosciamo bene il SoC di Mediatek e sappiamo quanto sia bilanciato in termini di efficienza energetica e gestione delle temperature, e sono convinto che un utente di tipo “tradizionale”, cioè che non stressa continuamente lo smartphone, potrebbe arrivare a due giorni di autonomia senza troppi intoppi.
Ottima poi la presenza della ricarica rapida a 67w ma, data la fascia di prezzo, realme 10 Pro+ non integra alcuna tecnologia di ricarica wireless.
Come comprare realme 10 Pro+ in Italia e conclusioni
Nonostante la versione Global del realme 10 Pro+ sia stata ufficializzata, al momento della recensione non sappiamo ancora quando arriverà ufficialmente in Italia e quale sarà il relativo prezzo di vendita. Se dovessimo basarci al prezzo della generazione precedente, realme 10 Pro+ potrebbe costare intorno ai 399,00 euro ma, considerando gli aumenti dell’ultimo anno, è probabile che la cifra sia leggermente superiore.
Ed è qui la più grande difficoltà di questa recensione: non conoscendo quale sarà il prezzo ufficiale in Italia, è difficile tirare le somme con il realme 10 Pro+. Qualora la cifra richiesta dovesse rimanere invariata rispetto alla generazione precedente però, il realme 10 Pro+ potrebbe essere uno degli smartphone più interessanti ed il primo candidato “best-buy” di questo 2023: il display è eccezionale, ha un’ottima autonomia ed il software non rallenta mai ed è molto completo.
Peccato solo per il divario tra la fotocamera principale e quella grandangolare, che rimane di buona qualità ma è sensibilmente inferiore rispetto alla 108 megapixel. Sulla presenza della macro, lasciate che vi dica la mia: avrei preferito vedere realme 10 Pro+ con solo due fotocamere e venduto ad un prezzo meno costoso per l’eventuale “eliminazione” della macro.
Perché, diciamolo, non serve proprio a niente.