La situazione in Cina sembra stia rapidamente precipitando, con il COVID-19 che ha colto impreparata un’intera popolazione dopo il sollevamento delle restrizioni e la fine del tracciamento obbligatorio. Secondo alcune indiscrezioni, gli operai (anche se malati) non possono lasciare le loro postazioni di lavoro.
Il COVID-19 sfida ancora la Cina: operai a lavoro anche se positivi
Secondo le informazioni raccolte dal portale Rest of the World, nella fabbrica Foxconn di Zhengzhou, dove vengono prodotti la maggior parte degli iPhone, gli operai starebbero affrontando l’epidemia COVID indossando maschere N95, ma l’infezione potrebbe essere comunque dietro l’angolo.
Nei dormitori, dove fino ad 8 persone sono riunite per dormire insieme, sembrerebbe essere incredibilmente facile essere contagiati e nonostante i primi sintomi fossero già ravvisati, agli operai è stato chiesto di mantenere la propria posizione nella catena di montaggio. Il tutto per non rallentare la produzione della fabbrica.
“Facevo fatica a respirare e sono riuscito a mala pena a finire il mio turno” ha dichiarato un operaio che ha voluto mantenere l’anonimato, dopo aver lavorato per un turno di ben 10 ore il giorno successivo alla presenza dei primi sintomi.
I supervisori sembrerebbero consigliare agli operai di non farsi testare, dato che il regolamento interno prevede l’immediata quarantena per chi risulta positivo al COVID-19. In queste condizioni, i contagi potrebbero aumentare a dismisura causando e vero e proprio focolare.
Apple e Foxconn non hanno ancora commentato la situazione, ma vi aggiorneremo non appena si avranno maggiori dettagli su questa terribile epidemia.
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