Ecco come sarebbe potuto essere il primo smartphone Android

primo smartphone android concept

Era il luglio 2005 quando Google acquistava Android, dopo essere stato convinto dal team (allora guidato da Andy Rubin) che il futuro sarebbe stato mobile. Per vedere debuttare il sistema operativo su base Linux bisognò attendere tre anni, quando nel settembre 2008 venne presentato al grande pubblico HTC Dream. Conosciuto anche come T-Mobile G1, Google G1 o Era G1, fu a tutti gli effetti il primo smartphone Android della storia, e da lì in poi la storia la conosciamo bene. Da un mercato dominato dal duopolio Nokia e Motorola si passò a quello di Apple e Android, con una sequela lunghissima di smartphone di ogni tipo.

Ecco le immagini di quello che sarebbe potuto essere il primo smartphone Android della storia

A ripercorrere la storia ci ha pensato di recente Rich Miner, fra i co-fondatori di Android, che su Twitter ha colto la palla al balzo per svelare qualcosa che nessuno sapeva pubblicamente. Mi riferisco alle immagini concept del primo smartphone Android targato Google, quello che poi è diventato il suddetto HTC Dream. Come specificato da Miner, all’epoca il team Android stava lavorando a due differenti prototipi: Sooner e Dream.

google sooner
Google Sooner

Il primo era a tutti gli effetti un simil-Blackberry, in un’epoca in cui la moda del tastierino QWERTY stava scomparendo in favore di schermi più ampi. A capirlo fu soprattutto Apple, che nel 2007 cambiò la storia della telefonia con il suo iPhone. Di tutta risposta, il team Android percepì questo cambiamento e decise di cestinare il progetto Sooner e puntare tutte le chip su quello Dream.

primo smartphone android concept
Google Dream

Le immagini pubblicate in esclusiva da Rich Miner ci mostrano un dispositivo molto simile a quello che si è poi concretizzato come HTC Dream, ma non del tutto identico. Rimane la struttura con tastiera slide QWERTY, che alcuni provarono a mantenere come compromesso temporaneo salvo poi affidarsi esclusivamente agli schermi touch. Quello che è stato cambiato riguarda principalmente la parte esterna, dove troviamo una pulsantiera completamente ridisegnata.

htc dream
HTC Dream

Al posto della trackball di HTC Dream, il concept è dotato di una rotella per la navigazione stile iPod, affiancata da quattro tasti per rispondere e chiudere le chiamate, tornare indietro e alla home. Ci sono anche due tasti per le mail, poi spariti sul prodotto finale assieme al logo Google che è stato rimpiazzato da quello del produttore taiwanese HTC o da quello dell’operatore americano T-Mobile.

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