Finora la discussione si è focalizzata su smartphone in primis e tablet in secundis, ma la crisi tecnologica sta colpendo tanti altri settori, computer compresi. Lo dimostrano i pessimi risultati finanziari che la crisi si è espansa a macchia d’olio in praticamente tutto il mercato, e il settore informatico non fa eccezione.
Calano le vendite del mercato dei PC: gli effetti della crisi sui vari produttori
I dati pubblicati dagli analisti di Counterpoint Research parlano chiaro: dopo un andamento abbastanza lineare negli scorsi anni, lo scossone dato dalla pandemia ha provocato un brusco innalzamento della domanda. Fra smart working e gente chiusa in casa, in milioni hanno acquistato PC e notebook da utilizzare, vuoi per lavoro, vuoi per passioni e hobbistica. Ma dopo l’impennata fra 2020 e 2021, il trend negativo ha progressivamente portato al ribasso i risultati del mercato globale.
Se si guarda allo scorso Q3 2022, tutto il settore ha registrato un calo del -15,5% se confrontato al trimestre dell’anno passato, per un totale di 71,1 milioni di PC spediti in giro per il globo. Si tratta del terzo trimestre consecutivo in cui si registra una decrescita a doppia cifra, che ha portato il mercato a un calo cospicuo rispetto agli anni passati. Senza considerare che il periodo Q3/Q4 è solitamente il periodo più positivo dell’anno per gli acquisti di computer, fra rientro scolastico e festività natalizie.
Di tutte le aziende che compongono la top 5 mondiale del settore PC, Apple è l’unica ad aver registrato un aumento annuale, con una crescita del +7% fra Q3 2021 e 2022. HP è invece quella a cui è andata peggio con un calo del -27%, seguita da Dell (-21%), Lenovo (-16%) e ASUS (-9%), oltre al -11% registrato da tutti gli altri produttori minori. Secondo gli analisti, le spedizioni di computer dovrebbe continuare ad avere numeri negativi per diversi mesi, con le previsioni che indicano la seconda metà del 2023 come periodo possibile di ritorno alla crescita.