Meta è stata multata per oltre quattrocento milioni di euro per aver violato le regole del GDPR con Instagram. Questa è la terza più grande multa che il DPC ha imposto all’azienda di Mark Zuckerberg. Scopriamo insieme cosa è successo.
Instagram multata per aver violato le regole del GDPR
La Commissione irlandese per la protezione dei dati ha multato Meta per oltre quattrocento milioni di euro per aver violato le regole del General Data Protection Regulation. L’indagine ha coinvolto in modo particolare Instagram, facendo emergere almeno due violazioni. La prima riguarda è la possibilità che il social offre agli utenti di età compresa tra 13 e 17 anni, di creare account aziendali, rendendo in questo modo disponibili pubblicamente le proprie informazioni di contatto. La seconda violazione del GDPR riguarda, invece, lo stato attuale di Instagram che permette ai minorenni di avere account pubblici per impostazione predefinita.
Dall’altra parte, Instagram ha risposto alle accuse affermando di aver aggiornato la propria politica da più di un anno in modo tale che a chiunque abbia un’età inferiore ai diciotto anni verrà impostato un profilo privato di default.
Intanto, ricordiamo che Instagram starebbe testando nuovi strumenti per verificare l’età degli utenti. Questi comprendono il caricamento di un documento d’identità valido, la registrazione di un video selfie e la conferma da parte di un adulto iscritto alla piattaforma. Per coloro che non hanno ancora raggiunto la maggiore età, Instagram offrirà la configurazione del profilo privato di default, bloccherà la ricezione di messaggi da parte di adulti che non si conoscono, limiterà gli annunci pubblicitari e la profilazione in-app.
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