Siamo dinnanzi all’ennesimo capitolo dell’ormai storica faida che vede contrapposti USA vs Huawei, anche se forse sarebbe più consono parlare di USA vs Cina. Ufficialmente parlando, gli Stati Uniti hanno inserito Huawei nella Entity List per motivi di “sicurezza nazionale“, ma c’è chi vede in Huawei un capro espiatorio nella lotta commerciale e tecnologica fra occidente e oriente. Da quando l’azienda cinese è finita nella blacklist americana, si è vista le gambe tagliate in molti dei suoi settori fondamentali: smartphone, chipset, infrastrutture di rete, server, computing e quant’altro. Tuttavia, in queste ore proprio il governo statunitense ha deciso di ammorbidire il ban contro Huawei, perciò vediamo cosa cambierà da qui in avanti.
Il ban USA contro Huawei sarà alleggerito: ecco cosa cambierà per l’azienda cinese
Secondo quanto riportato dai media americani, l’ufficio Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio avrebbe deciso di autorizzare il rilascio delle licenze relative a prodotti hardware e software che utilizzino “tecnologie di basso livello“. Ciò significa che Huawei potrà tornare a commerciare con quelle aziende, statunitensi e non, che vendano loro questa tipologia di prodotti.
Se vi aspettate cambiamenti degni di nota, beh, preparatevi a rimanere delusi: come immaginabile, Huawei non potrà tornare a commerciare liberamente né con Google né con Qualcomm né tantomeno con TSMC; questo significa che divisioni come quella smartphone o HiSilicon rimarranno ben lontane dalla loro condizione pre-ban. Anche perché ricordiamo che non è la prima volta che il governo americano decide di alleggerire le conseguenze del ban: penso al poter usare chip Qualcomm (ma solo 4G), o al permettere che Microsoft, Intel e AMD forniscano hardware e software per i suoi MateBook. Questa volta, però, la situazione è diversa. Il motivo della decisione degli USA di rendere più libero l’utilizzo di queste “tecnologie di basso livello” sarebbe da ricercare nella creazione degli standard tecnologici. L’esistenza di standard quali HDMI, USB, 5G e così via (per fare qualche esempio) delinea il modo in cui la tecnologia si evolve, e di conseguenza anche l’umanità.
E da quando gli USA sono in aperta guerra tecnologia cn la Cina, stanno aumentando le preoccupazioni che vedono la Cina e le sue principali aziende tech (fra cui Huawei, nonostante il calo) stiano lavorando per creare dei propri standard da diffondere nel mondo e compromettere il vantaggio americano. Come afferma Alan Estevez, sottosegretario al commercio per l’industria e la sicurezza, “le aziende americane devono essere impegnate a pieno nelle organizzazioni internazionali di standardizzazione, soprattutto quando hanno importanti implicazioni di sicurezza“.