Apple e Cina in crisi: il nuovo matrimonio è con l’India

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Un contesto, quello cinese, che a livello produttivo sta diventando sempre più complesso da gestire, anche per un colosso come Apple. Diverse aziende tecnologiche di spessore stanno cercando alternative alla filiera cinese; anche il gigante di Cupertino, che notoriamente fa realizzare il grosso dei suoi iPhone in Cina, starebbe guardando altrove per la sua produzione, soprattutto all’India.

Tata Group lavora per aumentare la produzione di Apple in India: come stanno le cose?

La premessa per questo articolo è capire cos’è Tata Group e perché sia così importante. Stiamo parlando del più grande conglomerato produttivo di tutta l’India, che va dalle auto (prodotto di punta) all’energia e alle telecomunicazioni. Insomma, la creatura di Natarajan Chandrasekaran ne ha ben donde per poter diventare un punto di riferimento produttivo per un potenziale partner quale Apple.

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Secondo Bloomberg, il gigante indiano sarebbe in trattativa con uno dei fornitori di Apple a Taiwan per poter costruire una joint venture per la produzione elettronica in patria, prendendosi dunque il carico di produzione degli iPhone. E questo la renderebbe la prima azienda del paese Sud-Asiatico a costruire gli smartphone del brand; a essere precisi, in India ci sono già Winstron e Foxconn, dalle cui fabbriche escono vari dispositivi Apple, ma non sono aziende autoctone; quello con Tata sarebbe un passo in avanti importante per l’India, che da tempo sta cercando di rendersi indipendente nei semiconduttori e di slegarsi dalla nemica Cina.

Ma perché potrebbe essere una svolta per Apple? L’enorme crisi energetica ed il recente e lungo lockdown di Chengdu in Cina potrebbe portare a problemi di disponibilità per la casa di Cupertino, a cui dunque non dispiacerebbe avere un’entità industriale così importante in un paese che sta cercando da tempo di diventare concorrente della Cina.

Apple sempre più verso l’India | Aggiornamento 22/09

Dopo essersi focalizzata quasi esclusivamente verso la Cina, la catena di produzione Apple guarda con sempre più interesse all’India. La pandemia ha messo in discussione meccaniche rimaste invariate per anni e che vedono la Cina sempre meno al centro della filiera globale. Secondo un recente rapporto di JP Morgan, Apple vorrebbe spostare il 25% della produzione globale in India. Un obiettivo posto entro il 2025 e di portata considerevole, se si considera che attualmente dalle fabbriche indiane esce il 5% di Apple e che non prevede solo iPhone, ma tutto il catalogo: iPad, Apple Watch, AirPods, Mac e così via.

Taiwan sarebbe fondamentale nel raggiungimento di questo obiettivo: come riporta JP Morgan, “fornitori come Hon Hai e Pegatron svolgono un ruolo chiave nel trasferimento in India. A medio e lungo termine, ci aspettiamo anche che Apple qualifichi i fornitori di produzione locale dell’India“. E fra questi ci sarebbe proprio Tata Group, in trattativa per formare una joint venture con Winstron, l’azienda che nel 2017 ha dato via all’espansione produttive di Apple in India con l’allora iPhone SE.

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