Ormai conosciamo tutti Xiaomi e ognuno di noi, in un modo o in un altro, è venuto a contatto con uno dei suoi prodotti, e non mi riferisco solo agli smartphone: sono tantissime le categorie dove l’azienda è riuscita ad entrare grazie alle collaborazioni con differenti partner in ogni settore, da quello domestico a quello sportivo.
Una delle collaborazioni più recenti è quella con Kieslect, un brand che produce smartwatch e sportwatch al quale spesso è stato affiancato il nome di Xiaomi. La parola d’ordine in questi prodotti è una, “economico”, ed il Kieslect KR che ho provato in questi giorni rispecchia in pieno questa filosofia.
Recensione Kieslect KR
Design e Display
Voglio partire da una cosa che per me è molto importante e che spesso nei prodotti economici mi lascia l’amaro in bocca: il cinturino. Non è questo il caso però, perchè Kieslect è stata brava e ha scelto di utilizzare un cinturino in silicone di ottima qualità che non graffia la pelle, ha una buona vestibilità e soprattutto non “strappa” i peli delle braccia, cosa che è frequente con i cinturini più economici. In più il meccanismo di fissaggio del cinturino è il tradizionale già visto su tanti altri modelli, si può rimuovere facilmente e vista la dimensione mi sembra di intuire che si potranno utilizzare dei prodotti “generici” nel caso si voglia sostituire per gusto o necessità, ma non ho effettuato personalmente questa prova.
Kieslect KR è uno smartwatch che, in fin dei conti, non passa poi inosservato quando lo indossate al polso, perchè le linee rotondeggianti, la gran qualità dei materiali scelti e la cura nell’assemblaggio ci fanno capire da subito che ci troviamo di fronte ad un prodotto che ha delle intenzioni serie. Le sue dimensioni sono pari a 45.7 x 12.1mm, il display è un un’unità da 1.32″ pollici con risoluzione 360 x 360 pixel ed il pannello è di matrice Semi-AMOLED, con una visibilità sotto al sole invidiabile anche da prodotti più costosi. La qualità del pannello è decisamente alta se penso alla fascia di prezzo, anche se purtroppo manca una funzionalità always-on e il timeout dello schermo attivo non va oltre i 15 secondi.
Ciò che stona un po’ a dir la verità, sono le cornici intorno al display che in caso si utilizzino delle watchface un po’ più chiare e non a fondo nero, fanno risaltare maggiormente tale dettaglio estetico; in modo piuttosto furbo, però, l’azienda installa di default una watchface full black che vi farà innamorare dello schermo sin dalla prima installazione.
In più è dotato di certificazione IP68 contro acqua e polvere, e soprattutto utile durante il monitoraggio dell’attività sportiva a contatto con l’acqua, come il nuoto ad esempio.
Su uno dei due lati, inoltre, il dispositivo è dotato di un altoparlante in grado di riprodurre l’audio dello smartphone e le chiamate; non ho ben capito se è un bug dell’app o una pessima gestione della connettività con iOS, ma quando l’ho tenuto collegato via Bluetooth con il mio iPhone, spesso ma non sempre veniva riprodotto sull’orologio anche l’audio di app come TikTok, Instagram, YouTube e via discorrendo.
Dall’altra parte, invece, sono presenti due pulsanti fisici ma nessuno dei due ha funzione di ghiera rotante; il tasto superiore consente di attivare e bloccare l’orologio, oppure con una pressione prolungata di spegnerlo e accenderlo, mentre il tasto inferiore consente di entrare nella lista delle attività sportive presenti ed avviare il monitoraggio. Il resto dello smartwatch è pilotabile tutto tramite gesture, piu o meno ben funzionanti.
Nella parte interna dell’orologio, inoltre, è presente il classico spazio bombato dove è alloggiato il sensore per la misurazione dei battiti cardiaci, oltre che i 4 pin magnetici che permettono la ricarica della batteria tramite un apposito caricatore proprietario.
Monitoraggio ed esperienza d’uso
Solitamente quando prendo in analisi uno smartwatch vi faccio dare un’occhiata più da vicino alla sua scheda tecnica per cercare di snocciolare un po’ più di dettagli che a noi nerd piacciono tantissimo, ma purtroppo l’azienda in questo caso non ha comunicato pressochè alcuna informazione tecnica sul tipo di processore utilizzato, lo storage o qualsivoglia dettaglio tecnico.
Tecnicamente parlando sappiamo solo che il tipo di sensore per il monitoraggio del battito cardiaco installato è un VC32S, per quanto mi riguarda una nuova conoscenza nel mondo degli smartwatch e mai provata prima d’ora. L’esperienza d’uso con il monitoraggio del battito cardiaco è mediamente buona, ma non aspettatevi una super affidabilità: come al solito ho confrontato i valori con il mio Apple Watch e c’è uno scarto (a volte positivo e a volte negativo) di un 4-5bpm, non tantissimi da falsare totalmente il risultato, ma comunque è bene che sappiate a cosa andate incontro, per correttezza.
Il sistema operativo dello smartwatch, poi, è ovviamente proprietario: è tradotto in 18 lingue, tra cui anche l’italiano, ma se devo essere onesto, le traduzioni non mi hanno entusiasmato. Sia chiaro, è perfettamente utilizzabile, comprensibile in tutti i menu e via dicendo, ma se siete dei puristi potreste non approvare la traduzione di “Vuoi spegnere lo smartwatch” tradotta con un “Vuoi chiudere”, e cose simili. Si fa per scherzare, ovviamente, soprattutto perchè in giro c’è molto peggio a prezzi ben più alti.
Tuttavia, tralasciato questo aspetto, il software possiede un bel po’ di funzionalità oltre che un gran numero di attività sportive monitorabili, ben 70 a partire dalla camminata, lo yoga, il tennis, il rugby e via discorrendo. Ad essere onesti non l’ho trovato molto accurato nelle misurazioni, che sono a volte grossolane e poco dettagliate: ad esempio in bicicletta si può visualizzare, tra i dati raccolti, solamente il tempo trascorso, le calorie bruciate e il battito cardiaco in tempo reale, ma non ad esempio la lunghezza dell’allenamento e della strada percorsa, in quanto è assente un sistema GPS a bordo. Lo stesso vale per la corsa, dove vengono conteggiati i passi ed il battito in tempo reale, ma non la cadenza, il percorso e tutte le solite informazioni che siamo abituati a vedere negli smartwatch e sportwatch.
Tra le varie opzioni di interazione, inoltre, troviamo ben integrata la possibilità di rispondere alle chiamate direttamente dallo smartwatch: la qualità dell’audio è molto buona ed anche i miei interlocutori mi hanno confermato di sentirmi piuttosto bene, ignari del fatto che stessi utilizzando uno smartwatch.
Per quanto riguarda le notifiche, invece, non c’è alcuna possibilità di interazione con risposte personalizzate oppure fisse, nè su iOS nè su Android. Peccato.
A proposito di iOS e Android, come avrete intuito, c’è la possibilità di collegarsi sia ad iPhone che a qualunque smartphone Android: per la prima volta non ci sono differenze su come lo smartphone interagisce con i due sistemi operativi differenti, per cui l’esperienza d’uso è stata la medesima su entrambe le piattaforme. L’applicazione di riferimento si chiama GloryFit, anch’essa tradotta in un italiano un po’ trasandato, e racchiude in una decina di schermate tutte le informazioni che lo smartwatch ha raccolto nel corso della giornata come lo stress, il battito cardiaco medio, la pressione sanguigna, il monitoraggio del sonno e molto altro.
Autonomia
La batteria di Kieslect KR è un’unità da 280 mAh, impiega circa 2 ore per ricaricarsi completamente ed offre una autonomia media di circa due giorni, con Bluetooth sempre collegato allo smartphone e ricezione costante di notifiche da gran parte delle applicazioni principali come Whatsapp, Telegram, Instagram e via dicendo.
In caso di utilizzi più massicci, e quindi con monitoraggio sportivo ed eventualmente musica in riproduzione dallo smartwatch, l’autonomia scende anche a un giorno e mezzo, mentre sale a tre giorni se lo si utilizza come un normale orologio completamente scollegato dallo smartphone.
Prezzo e Considerazioni
Kieslect KR è uno smartwatch costa ufficialmente 59€ su Smartus, con spedizione direttamente dall’Europa in 2-3 giorni lavorativi, ma che grazie al nostro coupon esclusivo potete acquistare a 10 euro in meno, per un totale di 49€.
Detto ciò, è un prodotto che vale 49 euro? Assolutamente sì, nonostante tutte le mancanze che vi ho elencato nella mia recensione, per 49 euro difficilmente si trova un prodotto valido come questo sul fronte dell’autonomia, sul fronte del display, ma soprattutto cosi ben curato nei minimi dettagli estetici come solo Xiaomi (e pochissimi altri produttori) sanno fare. Per me è promosso, nonostante pecchi sul monitoraggio sportivo e sul software un po’ acerbo.