Alla Cina fa gola il mercato delle auto elettriche in Europa: lo dimostra l’espansione di compagnie quali NIO, BYD e Xpeng, sempre più diffuse nel nostro continente. Della cinese NIO abbiamo già parlato in più occasioni, visto che fra le aziende in questione è quella più promettente, specialmente sotto il profilo tecnologico. Fra l’altro, proprio NIO ha recentemente annunciato l’apertura della prima fabbrica in Europa, situata in Ungheria. E viste le notizie degli ultimi mesi, colgo l’occasione per parlarvi più nel dettaglio di BYD e Xpeng, per capire cosa aspettarsi da queste realtà.
La Cina alla conquista dell’Europa con le sue auto EV, fra BYD, Xpeng e NIO
Fondata nel 1995 in Cina, potreste aver già sentito parlare di BYD sulle nostre pagine, e non in ambito automobilistico. Questo perché BYD è a tutti gli effetti un conglomerato in stile Samsung, e ha le mani in pasta in vari settori di mercato. Le sussidiarie principali sono due, fra cui BYD Electronic, divisione creata nel 2002 per la manifattura di telefoni e smartphone, fra cui quelli di Nokia, Lenovo, Motorola ma anche Xiaomi, come nel caso della recente serie 12S (e molti altri modelli).
L’altra è BYD Auto, creata nel 2003 per inserirsi nel mondo della produzione di automobili e veicoli. Anche in questo caso, ne abbiamo già sentito parlare al fianco di Huawei, con cui ha collaborato per la realizzazione delle prime auto elettriche con sistema HarmonyOS. Partnership a parte, dalle fabbriche di BYD escono automobili, camion, pullman, bici, veicoli industriali e ovviamente batterie, indispensabili per il mondo della mobilità elettrica. A tal proposito, ha creato la divisione FinDreams Battery, con cui è diventata la quarta produttrice al mondo delle batterie usate nel mondo EV.
Per quanto non sia un brand particolarmente conosciuto fra il pubblico generalista, attualmente BYD è il più grande produttore EV al mondo. Nel corso della prima metà del 2022, ha venduto qualcosa come 641.000 veicoli elettrici in tutto il mondo rispetto ai 564.000 venduti da Tesla. E dopo aver fondato il suo successo principalmente in Cina, da qualche anno ha iniziato la sua espansione oltre i confini, Europa compresa. A partire dal 2021, in Norvegia è partita la commercializzazione del SUV BYD Tang 600D. In questi giorni, l’accordo stretto con il Gruppo Hedin Mobility fa sì che i suoi veicoli saranno portati anche in Germania e Svezia. Nel mentre, la presenza di BYD in Europa si è consolidata anche per la fornitura di autobus elettrici e veicoli per le aziende.
Per quanto riguarda Xpeng, parliamo di una compagnia automobilistica più giovane, fondata in Cina nel 2014 ma con sedi anche in California e quotata nella borsa di New York. A differenza di BYD, si occupa unicamente della realizzazione di auto elettriche e si collega al mondo più tipicamente tech, con investitori fra le fila di Alibaba, Foxconn, UCWeb e persino Lei Jun di Xiaomi. Sin dalla sua nascita, ha puntato molto allo sviluppo di un sistema di guida automaticaXPILOT in collaborazione con NVIDIA, non senza qualche controversia. Senza contare progetti ancora più ambiziosi come i taxi volanti a cui sta lavorando per la commercializzazione a partire dal 2024.
Il suo debutto in Europa è avvenuto a cavallo fra 2020 e 2021 con il lancio del SUV G3, al debutto inizialmente in Norvegia, a cui si è aggiunta la berlina top di gamma P7 e la berlina P5. L’espansione è poi continuata nel corso del 2022, aggiungendo Svezia e Olanda alla lista dei paesi in cui opererà ufficialmente. Ma all’orizzonte si stagliano anche i progetti automobilistici di produttori cinesi di smartphone quali Xiaomi e OPPO.
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