Si prospetta un anno nero per le vendite di smartphone

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Non accennano a placarsi le notizie poco felici che gravitano attorno al mercato degli smartphone, con un 2022 che non si prospetta particolarmente entusiasmante per le aziende. Da qualche settimana, si parla di come sia le aziende cinesi, come Xiaomi, OPPO e vivo, che quelle più “occidentali”, come Samsung e Apple, stiano rivedendo al ribasso i numeri per quest’anno. A fare il punto della situazione è nuovamente il team di Counterpoint Research, che afferma come le vendite di smartphone nel 2022 saranno in negativo.

Secondo gli analisti, il 2022 sarà un anno negativo per il mercato degli smartphone

Con la fine della scorsa annata, abbiamo potuto constatare un rialzo rispetto al nefasto 2020, con un 2021 chiuso dai vari produttori con un totale di 1,392 miliardi di smartphone venduti. Un salto in avanti del +4% rispetto al 2020, ma comunque in continua decrescita sin dal 2017, anno in cui si è registrato l’ultimo picco di 1,566 miliardi. Sulla base delle previsioni di Counterpoint Research, il 2022 dovrebbe concludersi con vendite pari a circa 1,357 miliardi, segnando quindi un -3% rispetto all’anno precedente.

vendite smartphone 2019 2020 2021 2022

Come già discusso in precedenza, le cause che provocherebbero questa decrescita del mercato telefonico sono tendenzialmente tre, e la prima è legata alla situazione Covid-19 in Cina. Se da noi il clima si è decisamente tranquillizzato, così non è stato in Cina, dove negli scorsi mesi sono stati applicati lockdown molto restringenti in varie città della nazione. La politica di tolleranza zero adoperata dal governo ha provocato moltissimi malumori fra la popolazione e ha nuovamente bloccato la filiera economica. Vuoi per le fabbriche chiuse, vuoi per il fisiologico aumento dei costi logistici, il mercato tecnologico cinese ha subito un contraccolpo e di riflesso anche quello internazionale.

La seconda motivazione si lega strettamente al conflitto fra Russia e Ucraina, che oggi tocca i 100 giorni di durata. Un conflitto che secondo molti esperti rischia di prolungarsi per molto tempo, provocando un’incertezza di mercato che impatta sulla scelta dei consumatori di spendere per cambiare il proprio smartphone, unita alla crescita di inflazione in varie aree geografiche. Infine, come terza motivazione Counterpoint segnala come il cambio forte del dollaro e l’aumento dei tassi di interesse USA finisca per danneggiare le economie emergenti, fra inflazione e fuga di capitali.

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