Sin da quando esiste, il programma MIUI Beta ha significato per Xiaomi l’esatta definizione di sacrifici e soddisfazione. Come sappiamo, il primo prodotto di Xiaomi fu la MIUI, con l’obiettivo di rendere la sua UI una custom ROM per il mondo Android. Poi nacquero gli smartphone, e il resto è storia. Ma fin dall’inizio, la MIUI Beta fu creata con lo scopo di permettere a chiunque di provare l’interfaccia di Xiaomi sul proprio telefono, anche di altre marche. Poi nel 2012, epoca della MIUI 5, arrivò la prima restrizione: la MIUI Beta era disponibile unicamente agli utenti che facevano parte del forum MIUI e che avevano maturato una certa partecipazione (simboleggiata dai punti Community). Una scelta che sollevò polemiche, dato che c’era chi accusava Xiaomi di averlo fatto unicamente per spingere la crescita dei propri numeri del proprio forum.
Ma le polemiche non si placarono: la comunicazione della MIUI Beta passò dai forum BBS alle chat di messaggistica, generando un certo caos nella raccolta dei feedback. Senza contare la mancanza di un changelog che facesse capire ai tester quali fossero le novità da provare e testare sugli aggiornamenti Beta. Ma le colpe c’erano anche dal lato della community: vuoi anche perché Xiaomi è solita aggiornare molto di più la MIUI Beta che la MIUI Stabile, molti si mettono a fare da beta tester unicamente per avere le ultime novità ma senza fare veramente i test di rito. Una vicenda che ho riassunto, ma che trovate spiegata nel dettaglio in questo articolo dedicato.
La MIUI Beta verrà ridimensionata: arriva l’annuncio da parte del team Xiaomi
Anche e soprattutto per quest’ultima ragione, qualche anno fa Xiaomi decise di interrompere il programma MIUI Global Beta. La notizia non fece affatto piacere alla community occidentale, dato che non soltanto ciò significava meno partecipazione degli utenti, ma potenzialmente un rallentamento nello sviluppo degli aggiornamenti. Non a caso, ancora oggi ci sono molte polemiche sul differente trattamento fra MIUI Global vs MIUI China. Negli anni successivi, comunque, Xiaomi è tornata sui suoi passi riportando in vita il programma Global Beta (detto anche Mi Pilot), per quanto molto più modesto del programma China Beta.
Come spiegato nella guida “A scuola di MIUI“, esistono molte versioni della UI di Xiaomi. E se si parla di Beta cinese, questa esiste in due sotto-versioni: la MIUI Closed Beta e la MIUI Public Beta. Se volessimo riassumere la differenze fra le due, possiamo dire che la Closed Beta è la “Beta” della Public Beta. Con ciò intendo dire che la Closed Beta viene più frequentemente aggiornata e porta con sé le ultimissime novità che Xiaomi sta sviluppando. Al contempo, al programma Closed Beta non è possibile partecipare pubblicamente ma è necessario far parte di gruppi di test privati gestiti da Xiaomi. Certo, in questo articolo vi spiego come installarle comunque sul vostro Xiaomi, Redmi o POCO, ma a vostro rischio e pericolo.
La MIUI Beta non sarà più la stessa dopo Android 13
Fatto sta che le cose stanno per cambiare in maniera rilevante. Come annuncia ufficialmente Xiaomi, a partire da Android 13 il team MIUI si concentrerà unicamente su MIUI Public Beta e MIUI Stable. Questo significa che il programma MIUI Closed Beta verrà interrotto, dedicandosi unicamente al programma Public Beta che verrà aggiornato con cadenza settimanale e non più quotidiana (o quasi) come avviene con le Closed Beta.
A partire dal 2023, quindi, cambierà la storia della MIUI e del suo sviluppo, augurandoci che ciò significhi un potenziamento del beta testing e non un suo impoverimento. Xiaomi afferma che il programma Public Beta recluterà più utenti per la partecipazione attiva allo sviluppo software, anche se per il momento è un annuncio che riguarda esclusivamente il mercato cinese. Resta da capire, quindi, se e come cambierà la gestione della MIUI Global Beta, nella speranza che possa venire migliorata e potenziata.
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