E’ passato più di un anno da quando abbiamo provato il modello Tapio III, ma la storia non è cambiata; l’azienda Bomaker punta ancora una volta tutto il suo know-how nella realizzazione di un prodotto economico ma, allo stesso tempo, capace di offrire una qualità al pari di prodotti più costosi.
Questa nuova soundbar somiglia molto ai modelli già lanciati in precedenza, ma con forti miglioramenti sul lato tecnico. Scopriamola nel dettaglio.
Indice
Recensione Bomaker Tapio V
Contenuto della Confezione
La confezione di vendita di questa soundbar è relativamente piccola, nonostante la soundbar stessa non sia poi così piccola, ma il motivo ve lo svelo più avanti. All’interno del box troviamo:
- Soundbar Bomaker Tapio V;
- Subwoofer;
- Telecomando (mancano le batterie);
- alimentatore e cavi di collegamento vari;
- Kit per montaggio da parete;
- manualistica
Design e Materiali
Il motivo di un packaging così piccolo è presto svelato: la soundbar è “spezzata a metà”, ed eventualmente si può utilizzare anche in un modulo singolo anzichè doppio per ridurre gli ingombri. Le sue dimensioni sono pari a 81 x 9.3 x 7cm in caso di utilizzo per intero o, esattamente la metà in larghezza in caso di utilizzo di un solo modulo, ma non ve lo consiglio.
La soundbar è realizzata interamente in plastica lucida, e questo non è il massimo per la polvere che viene catturata con molta facilità, ma è un dettaglio trascurabile; il subwoofer, invece, è realizzato in legno ed ha dimensioni pari a 12 x 22 x 39.7 cm. Davanti il piccolo woofer è protetto dalla classica “retina” presente sulla gran parte dei subwoofer in commercio, mentre sulla parte superiore è dotato del classico foro bass reflex le cui dimensioni sono piuttosto piccole.
Appena tirato fuori dalla confezione questo prodotto non necessita di grosse configurazioni: è sufficiente unire le due parti della soundbar e collegarle tramite un apposito cavo fornito in confezione, dopo di che a seconda della sorgente che utilizzerete per l’audio scegliete il tipo di collegamento più adatto, se via cavo oppure wireless.
Nella confezione di vendita, inoltre, è previsto un apposito kit di fissaggio a parete per la soundbar: dietro quest’ultima sono presenti i due supporti adatti per il fissaggio, sono in plastica ma comunque molto resistenti per un fissaggio solido.
Sulla parte frontale, inoltre, è presente un piccolo display che mostra la sorgente in uso oppure indica lo stato di accensione della soundbar: rimane acceso anche quando la soundbar effettivamente è spenta, ma per fortuna tramite il telecomando c’è la possibilità di disattivare il display.
Connettività
Il comparto relativo la connettività è uno dei punti di forza della Bomaker Tapio V. L’estrema versatilità d’uso di questa soundbar è facilitata da tutte queste sorgenti disponibili: si potrà collegare la sorgente audio tramite il cavo ottico, tramite AUX ma anche tramite bluetooth o, in alternativa, è possibile utilizzare una chiavetta USB come sorgente audio.
Manca, purtroppo, l’ingresso HDMI Arc come già visto sui modelli precedenti realizzati dall’azienda; tuttavia la presenza dell’ingresso ottico apre diverse possibilità di utilizzo, anche se forse con standard ARC, un po’ più obsoleto, avremmo potuto utilizzare la soundbar su dispositivi leggermente più vecchi.
Sulla parte posteriore, inoltre, è presente l’ingresso dedicato al subwoofer tramite cavo singolo RCA. In più, trattandosi di un sistema preamplificato, non è necessario l’utilizzo di un amplificatore esterno e ciò riduce nettamente i costi da sostenere per poterlo utilizzare.
Qualità audio ed Esperienza d’uso
Ho provato la soundbar di Bomaker su diversi dispositivi per avere una panoramica più completa del prodotto tra le mie mani, ed in effetti non potevo fare scelta migliore. Utilizzando la soundbar collegata alla TV tramite uscita ottica oppure allo smartphone tramite Bluetooth, purtroppo, ci si deve accontentare dell’equalizzazione standard o, al limite, usare i quattro preset predefiniti presenti sul telecomando che, a dirla tutta, non vi fanno godere a pieno delle potenzialità di questa Tapio V di Bomaker.
Considerate una cosa: all’interno della soudbar sono presenti 4 speaker da 5W RMS ognuno, e si occupano della riproduzione delle frequenze alte e medie (sono due Tweeter e due Midrange) mentre la riproduzione delle frequenze basse è affidata al subwoofer che offre una potenza di circa 20W RMS.
Il lato positivo è che questa soundbar, se non siete audiofili, è estremamente facile da configurare: una volta accesa, a seconda dello scenario di utilizzo (se film, musica, programmi TV) vi basta selezionare la modalità sul telecomando e godere di una qualità media, senza troppi giri e configurazioni varie.
Se invece siete più esigenti e volete tirare fuori davvero il massimo da questa soudbar, dovete fare in modo di sfruttare a vostro favore l’equalizzazione e, tale opportunità, spesso è riservata solo ai PC oppure alle brutte a qualche smartphone. Io ho approfondito questo test per cercare di capire le reali potenzialità della Bomaker Tapio V e radicalmente il risultato cambia: ci troviamo di fronte a frequenze alte limpide e “taglienti” per così dire, e frequenze medie bilanciate.
Il suono della soundbar senza equalizzazione al PC non è il massimo, poichè è evidente che ci sia qualcosa da regolare (ma questo è anche molto soggettivo, a dir la verità); i bassi, invece, restano mediocri anche se ben equalizzati, anche perchè qui l’azienda ha usato un woofer di dimensioni contenute, solo 10cm, e quindi più di quanto già fa, è impossibile.
Prezzo e Considerazioni
In definitiva vi chiederete quanto costi realmente questa soundbar di Bomaker e se, effettivamente, il gioco valga la candela. La risposta è sì, al 100%. Il motivo è nel prezzo: grazie allo sconto a noi riservato, la soundbar costa meno di 70€ ed è la soluzione ideale per chi vuole migliorare l’audio un po’ scadente delle TV economiche oppure creare un piccolo surround per PC e console.
Certo, un po’ di bassi in più li avrei graditi personalmente ma visto prezzo e dimensioni dell’intero kit, non avremmo potuto ottenere realmente di più.