Aggiornamento 20/01: Netflix dà nuovi dettagli sul suo metodo per porre un freno alla condivisione della password. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.
Una pratica molto comune a chi usa piattaforme di streaming come Netflix è quella della condividere l’account, tecnicamente permessa ma spesso abusata dagli utenti. Netflix ha infatti creato più piani di abbonamento, consentendo agli abbonati di guardare i contenuti su più schermi contemporaneamente usando anche profili separati. Tuttavia, queste possibilità sono state create per essere utilizzate unicamente all’interno del proprio nucleo familiare, ma non c’è voluto molto prima che qualcuno pensasse di condividere l’account con amici e parenti estranei alla propria casa. Il risultato? Viene utilizzato lo stesso account e la stessa password da più persone, le quali pagano meno di quanto dovrebbero in maniera illecita. E questo a danno della stessa Netflix, che vede ridotte le sue entrate e la possibilità di “investire in nuovi film e serie TV“.
Netflix conferma: condividere la password con altri comporterà un aumento di prezzo
Per questo, Netflix ha annunciato pubblicamente di star studiando un metodo che permetta di ridurre il fenomeno della condivisione dell’account, ma senza proibirlo in toto. La novità si chiama Extra Member, cioè l’opzione di aggiungere fino a due utenti aggiuntivi al proprio piano Standard e Premium a un costo di circa 2,99€ l’uno. Sarà anche possibile condividere le proprie informazioni fra profili, fra cui la cronologia di visualizzazione, playlist e contenuti suggeriti. Il tutto mantenendo nome utente e password separati, aumentando così anche il grado di sicurezza e privacy.
Per il momento, Netflix ha aggiunto l’opzione Extra Member solamente in alcuni mercati selezionati, ovvero Cile, Perù e Costa Rica. Questi mercati serviranno alla piattaforma come base di test per capire se allargare questa novità anche ad altri paesi.
Il roll-out si avvicina | Aggiornamento 20/01
Pagare di più per aver condiviso la propria password Netflix con qualcun altro non è più questione di “se” ma di “quando”. In occasione della pubblicazione degli ultimi risultati finanziari, la compagnia ha annunciato un aumento degli abbonati del 4%, passando da 223 a 230,7 milioni in tutto il mondo. Una crescita di 7,7 milioni a dispetto dei 4,5 previsti: una buona notizia, se non fosse che di questi 230,7 oltre 100 milioni condividono la password con altri, violando i termini del servizio.
Ma se finora Netflix ha fatto finta di nulla, probabilmente per favorire la propria crescita e raggiungere una determinata quota critica, per i furbetti è arrivato il capolinea. Anziché bloccare o bannare chi lo fa, Netflix ha confermato la volontà che la condivisione della password all’esterno della propria abitazione comporterà un aumento di prezzo. E questo si sapeva già, ma la vera notizia è che l’iniziale fase di test tenuta in Sud America si sta concludendo e con esito positivo: se gli abbonati sono aumentati è anche perché l’aumento di prezzo ha portato a nuove sottoscrizioni.
A questo punto, dopo i test in Sud America, questo aumento del prezzo verrà esteso nel corso del Q1 2023, cioè del primo trimestre dell’anno, “in modo più ampio“. Non è ancora chiaro a chi verrà esteso, se solo ad alcuni paesi o se a tutto il mondo e soprattutto a quale cifra: nell’intervista agli investitori, il CEO di Netflix non ha confermato se il costo sarà effettivamente attorno ai 3/4 dollari. Un altro modo per tamponare la pirateria è anche quello del piano con pubblicità, lanciato negli scorsi mesi ma con risultati tiepidi: negli USA, solo il 9% dei nuovi abbonati l’ha scelto.
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