Sebbene la carenza di chipset stia un po’ attanagliando il mercato elettronico, i brand guardano comunque oltre. E sulla scia di quanto fatto da Xiaomi con il Surge C1, OPPO prima e vivo poi si stanno concentrando sullo sviluppo e la produzione di chipset proprietari votati all’imaging, cioè dei processori di immagine auto-sviluppati. Ecco quindi arrivare vivo V1, la prima soluzione ISP (processore d’immagine) della compagnia cinese.
vivo V1: tutto sul nuovo chipset d’immagine (ISP)
Caratteristiche
La voglia di vivo di costruire un comparto imaging sempre più capace non è più una novità ed il continuo sviluppo di tecnologie ed accorgimenti ci porta a valutare quanto il brand ha prodotto in questo senso. E quindi, la nascita dell’ISP (processore d’immagine, appunto) è solo una conseguenza di 2 anni di lavori nel comparto visivo e fotografico con l’impiego di ben 300 persone. Ed è così che nasce vivo V1.
Passando a ciò che rende possibile il V1, possiamo riassumere il tutto in 4 asset strategici: sistema di immagini, sistema operativo, design industriane e prestazioni. Ma andando più nel dettaglio, comprendiamo come una potenza di calcolo elevata, ma a bassa latenza e basso consumo energetico. Oltre a ciò, si è andati a lavorare sul completamento dell’elaborazione dati in parallelo tra GPU e DSP, migliorando l’efficienza anche con dati di grossa portata.
Con il vivo V1, i circuiti di lettura e scrittura ad alta velocità all’interno del chip massimizzano la capacità di elaborazione simultanea. Esso è in grado di raggiungere un equivalente di 32 MB di cache di grandi dimensioni con archiviazione su chip. Infatti, quando si elaborano attività con la stessa quantità di calcolo ad alta velocità, l’algoritmo dedicato nel V1 riduce il consumo energetico del circuito hardware di circa il 50%.
Infine, vivo ha anche lavorato con il team Zeiss per superare limitazioni tecniche sul processo e sulla resa. Le lenti in vetro possono ora offrire un’elevata trasmissione della luce, dispersione ultra bassa e stabilità termica. Il processo di calibrazione ottica dinamica AOA viene utilizzato per regolare la riduzione della nitidezza mediante errori di spessore ed eccentrici dell’obiettivo.
Debutto sulla serie vivo X70
Insomma, ne vedremo effettivamente delle belle grazie a ciò che può fare il vivo V1, che debutterà il prossimo 9 settembre 2021 sui nuovi flagship X70, riscrivendo il modo di pensare le immagini d’ora in avanti.
Le parole del Vicepresidente Hu Baishan
Queste le parole di Hu Baishan, Vicepresidente Esecutivo e COO di vivo: “V1 è un chip a circuito integrato – completamente personalizzato e dedicato alle applicazioni di imaging e video – con una qualità ottica all’avanguardia, che segna una pietra miliare nella storia di vivo e rappresenta il primo passo nella Ricerca e Sviluppo applicati alla progettazione autonoma di chip. In linea con il design del sistema di imaging di vivo, l’Imaging Chip V1 può soddisfare al meglio le esigenze degli utenti ottimizzando gli scenari delle applicazioni smartphone, quali l’aspetto del visore e la registrazione video.
In più, ha aggiunto: “Oltre a migliorare l’estetica e gli effetti di imaging dei prodotti vivo, l’Imaging Chip V1 mira anche a far vivere esperienze uniche agli utenti, trasmettendo le sensazioni emotive attraverso l’espressione visiva. vivo è fermamente impegnata a investire a lungo termine nelle quattro direttrici strategiche per creare tecnologie e innovazioni leader di settore, in grado di soddisfare anche gli utenti più esigenti“.
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