Dopo un 2020 di stallo con soli due smartphone in tutto l’anno, la presentazione di Meizu 18s, 18s Pro e 18X rappresentano un allargamento del catalogo. Negli scorsi mesi abbiamo assistito al lancio della serie 18, a cui adesso si aggiungono altri tre modelli, nella speranza che il brand possa riacquisire il blasone del passato. Ma anziché affidarsi alla fascia mid-range, Meizu ha preferito continuare la propria strategia e relegarsi al mercato più tipicamente premium. Perciò vediamo quali sono le differenze e le novità che portano con sé questo nuovo trittico di telefoni.
Meizu 18s e 18s Pro ufficiali: tutte le novità
La principale novità di Meizu 18s e 18s Pro è il passaggio da Snapdragon 888 al più recente Snapdragon 888+. Realizzato sempre con processo produttivo a 5 nm, vanta una migliore CPU Kryo 680 a 3,0 GHz Cortex-X1. Non cambia invece la GPU Adreno 660 e le memorie da 8/12 GB di RAM UFS 3.1 e 128/256 GB di storage LPDDR5. Migliora invece il Qualcomm AI Engine e i suoi 32 TOPs, un miglioramento del 20% rispetto a Snap 888. Per favorire il gaming, è stata lanciata una nuova Game Mode 5.0 con tutta una serie di feature ad hoc, e c’è anche un rinnovato impianto di raffreddamento. Il reparto connettività non manca di caratteristiche come supporto 5G e Wi-Fi 6E.
Sotto il reparto dimensionale, la serie 18s è identica a quella 18. Questo significa uno schermo curvo Super AMOLED (Samsung E4) da 6,2″ e 6,7″ Quad HD+ con refresh rate a 120 Hz, campionamento del tocco a 240 Hz e sensore ID ad ultrasuoni sotto allo schermo. Fra le colorazioni con cui vengono proposti, è stata aggiunta quella Unicorn EVO dalla finitura cangiante. Stesse dimensioni, stesse batterie, cioè due unità da 4.000 mAh e 4.500 mAh con ricarica rapida Quick Charge 4+ da 36W/40W. Lato software, i nuovi smartphone introducono la Flyme 9.2, con una rivisitazione generale dell’estetica.
Il comparto fotografico rimane invariato, cioè una 64+8+16 MP con Sony IMX682 e OIS, grandangolare a 122° e teleobiettivo 3x su 18s e 50+8+32 MP con Samsung GN1 e OIS, grandangolare a 130° e sensore ToF su 18s Pro. Il tutto è favorito dal nuovo algoritmo ArcSoft definito Pure Fusion. Nel reparto multimediale è compresa anche la presenza di una selfie cam da 44 MP, così come gli speaker stereo.
La vera novità è Meizu 18X
Assieme alla nuova declinazione dei top di gamma, è stato presentato ufficialmente anche Meizu 18X. Uno smartphone che si pone un gradino al di sotto, come sottolinea la presenza del chipset Snapdragon 870. È un SoC a 7 nm con CPU octa-core Kryo 585 (1 x 3,2 GHz + 3 x 2,42 GHz + 4 x 1,8 GHz), GPU Adreno 650 e memorie da 8/12 GB LPDDR5 e 128/256 GB di storage UFS 3.1. Ad alimentarlo c’è una batteria da 4.200 mAh con ricarica rapida Quick Charge 4+ a 30W.
Lo schermo è un’unità Super AMOLED da 6,5″ Full HD+ a 120 Hz, ma cambia la scocca. Oltre alle due colorazioni standard, 18X è disponibile anche in una scocca interamente bianca: retro, frame e frontale. Una lavorazione che arriva a costare 3 volte tanto rispetto alle colorazioni canoniche. Il comparto fotografico comprende tre sensori da 64+8+2 MP, comprensiva di grandangolare e macro e algoritmo Pure Fusion. La selfie camera scende poi a 13 MP.
Prezzo e data d’uscita
Meizu 18s e 18s Pro, così come 18X, saranno disponibili in Cina ai seguenti prezzi:
- Meizu 18X
- 8/128 GB: 2.599 yuan (342€)
- 8/256 GB: 2.799 yuan (368€)
- 12/256 GB: 2.999 yuan (395€)
- Meizu 18s
- 8/128 GB: 3.699 yuan (487€)
- 8/256 GB: 3.999 yuan (526€)
- 12/256 GB: 4.299 yuan (566€)
- Meizu 18s Pro
- 8/128 GB: 4.599 yuan (606€)
- 8/256 GB: 4.999 yuan (658€)
- 12/256 GB: 5.399 yuan (711€)