Quando qualche mese fa ho provato la ADO A20, il primo desiderio che mi venne in mente era proprio quello di vedere l’ottima bici elettrica cinese in versione fat. Perché se è vero che si trattava di uno dei modelli più divertenti e piacevoli da guidare in città, le ruote sottili ed il motore non proprio adatti per gli sterrati mi lasciarono soddisfatto, ma non del tutto, proprio per via delle dimensioni e del peso piuttosto importanti di quel modello. E quindi pensai: “ok, mi piace, ma a questo punto mi piacerebbe vederla in versione fat bike”.
Poi è arrivato il momento della ADO A16, un modello decisamente più compatto, leggero e perfetto per la città, che in men che non si dica è stata seguita dalla ADO A26, una mountain bike elettrica economica adatta a tutti (anche a chi, come me, non è un amante del genere).
Ed ora il cerchio si chiude: ADO ha da poco ufficializzato la sua A20F, la versione fat bike della A20, completando così la lineup delle sue bici elettriche a pedalata assistita. E lo ha fatto con un modello molto, molto interessante: ha un motore brushless da 500w, se sbloccata tramite il menu segreto del computer di bordo è in grado di arrivare a circa 35 Km/h, ha una batteria con una buona autonomia e costa relativamente poco, se si considerano i prezzi degli altri esponenti di questo segmento. È perfetta? No. Ma è di certo tra le ADO che più mi sono piaciute. Ma ormai l’avrete capito, anche perché l’ho detto più volte nelle recensioni della Fiido M1 e della Fiido M1 Pro: io sono un tipo da fat bike.
Indice
Recensione ADO A20F: la fat bike elettrica da 500w
Unboxing
La prima differenza tra la ADO A20F e la ADO A20 sta nel fatto che la bicicletta viene consegnata già con le ruote semi-gonfie. Ci saranno da fissare solo i pedali ed il sellino, ed anche se potrebbe sembrare una piccolezza, il fatto che non ci si debba mettere a gonfiare i pneumatici è una gran cosa. Ricordo che con l’A20 non fu un’esperienza molto piacevole proprio perché i pneumatici erano totalmente sgonfi e fuori dai cerchioni ma, fortunatamente, con la ADO A20F questa “noia” rimane solo un ricordo.
Ad ogni modo, una volta fissati il sellino ed i pedali, la bicicletta sarà immediatamente pronta per il primo utilizzo, anche se il mio consiglio è quello di assicurarsi che le ruote siano gonfie alla giusta pressione, utilizzando un manometro.
Scheda tecnica – ADO A20F
- Potenza motore: 500W (di tipo brushless);
- Velocità massima: limitata a 25 km/h, sbloccabile a 35 Km/h;
- Batteria: rimovibile da 36v e 10 Ah;
- Pneumatici: 20×4 pollici;
- Tre modalità di guida;
- Luce anteriore: LED;
- Telaio: lega d’alluminio;
- Peso bici: 34 kg con batteria;
- Peso supportato: 120 Kg;
- Freno a disco: meccanico anteriore/posteriore;
- Dimensioni da aperta: 174 x 53 x 120 cm;
- Dimensioni da chiusa: 98 x 45 x 77 cm.
Design e materiali
Se avete apprezzato il design della ADO A20, probabilmente apprezzerete quello della ADO A20F. Il concetto del telaio è molto simile al modello precedente ma, data la sua natura da fat bike, con alcune differenze. Cambia ad esempio cambia il design del telaio posteriore, a favore di due barre molto più spesse (e più belle a parer mio), cambia anche il manubrio – che diventa chiaramente più alto – e scompaiono i parafango anteriore e posteriore: è un peccato vedere la ADO A20F così “nuda” (non ha neppure un portapacchi come vediamo in modelli più costosi), ma sono convinto che sia stata una scelta nata anche con l’intento di ridurre al minimo i rumori e le vibrazioni. Ricordo che una delle pecche più grandi della ADO A20 era proprio la rumorosità delle plastiche e dei componenti, problema che con la ADO A20F è stato totalmente eliminato: è estremamente silenziosa, nonostante utilizzi lo stesso pacco batteria della versione precedente.
Nella ADO A20F poi cambia anche il sistema di chiusura del telaio centrale, il blocco di sicurezza è ora integrato nella solidissima maniglia, e continua a non essere presente alcun tappo di sicurezza per l’ingresso del caricabatterie: ed è questa una delle cose che mi ha lasciato più perplesso, soprattutto perché stiamo parlando di una bici elettrica certificata IPX5.
Pesa ben 34 Kg con la batteria il che, come vedremo a breve, influenza anche le prestazioni del motore, e grazie alle sue tante regolazioni è perfetta per persone con altezze che variano dai 160 cm ai 190. Anche i pedali sono pieghevoli, ed anteriormente è stato inserito un sistema di assorbimento degli urti a doppia forcella ad elastomero che sì, è sufficientemente rigido, ma che non è accompagnato da alcun altro sistema di ammortizzazione posteriore: sarebbe stato bello vedere la ADO A20F equipaggiata almeno dallo stesso sellino molleggiato che abbiamo visto nella A20, oppure con il sistema ammortizzante della Fiido M1 Pro, ma non è così.
Poco male però, perché le grandissime ruote da 20” di diametro e 4” di spessore non solo sono adatte praticamente a qualsiasi tipo di fondo stradale, ma svolgono un ottimo lavoro di assorbimento degli urti e delle vibrazioni, il che rende veramente poco influente la mancanza di un sistema di ammonizzazione posteriore.
Sul manubrio, poi, oltre al computer di bordo che potrebbe non sembrare bellissimo ma è uno dei più completi che mo mai visto su un prodotto di questa categoria, sono presenti anche i tasti per il clacson e le luci notturne (che, diciamolo, sono realizzati con una plastica a dir poco leggera), un acceleratore che è nascosto nella manopola destra, ed un piccolo box nel quale è stata integrata una porta USB: con questo dispositivo sarà possibile ricaricare il proprio smartphone in movimento, sfruttando la batteria della bicicletta.
Motore e cambio – ADO A20F
Ad animare la ADO A20F ci pensa un motore brushless da 500w che, se sbloccato tramite il menu segreto del computer di bordo, permette alla bici di arrivare fino a circa 35 Km/h: è chiaro che la velocità dipende molto dal tipo di fondo stradale, dal peso del conducente e dalla pressione dei pneumatici, ma è sempre bene ricordare che in Italia vige il limite dei 25 Km/h per le biciclette elettriche, quindi qualora sbloccaste la massima velocità dovreste farlo a vostro rischio e pericolo.
Ad ogni modo, si tratta di un buon motore, non tra i più scattanti che ho avuto modo di provare, ma devo ammettere che anche in salite piuttosto ripide è in grado di dare un buon supporto alla pedalata. Per metterlo proprio alla prova, l’ho testato su una salita pentente quasi al 35% e lì, bisogna dirlo, non è riuscito a fare molto per aiutarmi ad andare avanti.
L’ho provata su sabbia, ghiaia, pietrisco e – soprattutto – per le pessime strade di Avellino ed ammetto che c’è poco da criticare alla ADO A20F. Grazie al sistema ADO G-Drive, l’erogazione della coppia e della potenza viene ottimizzata, ed il motore è in grado di partire in maniera progressiva e controllata per poi erogare il massimo della coppia disponibile: sembrerà una sciocchezza, ma in realtà – soprattutto in determinate condizioni – la differenza c’è e si vede.
La trasmissione avviene grazie ad un monocorona a 7 velocità, gestito dal tipico cambio Shimano Turney con comando a scatto posizionato nella parte destra del manubrio, in grado di garantire un cambio marcia rapido, efficace e molto preciso. Non ho mai avuto la necessità di regolarne la precisione, sin dal primo utilizzo, cosa che non posso dire per i due freni a disco meccanici, realizzati con un doppio rotore da 160mm montato con attacco a 6 fori: out of the box la frenata era troppo lunga, ma ci è voluto poco per trovare la giusta tensione dei cavi. Se vogliamo dirla tutta però, su una bici del genere, con questa massa e con un motore di questa potenza, mi sarebbe piaciuto trovare un sistema frenante idraulico. Ma il prezzo sarebbe salito abbondantemente.
Batteria e autonomia – ADO A20F
La batteria della ADO A20F è una 36v a 10.4 Ah, e lasciate che ve lo dica: ho subito pensato che si trattasse di una batterialeggermente sottodimensionata per il tipo di bicicletta. Siamo a livelli molto diversi dalla 48v e 12.8 Ah della Fiido M1 Pro, ma la presenza del sistema ADO G-Drive tende quasi ad azzerare la differenza in termini di spinta del motore. In quanto ad autonomia però, ci sono differenze.
In modalità a pedalata assistita, sono riuscito a raggiungere circa 67 Km con il massimo dell’erogazione da parte del motore. In modalità full electric invece, ho di poco superato i 35 Km di autonomia. E ok, non si tratta di prestazioni da record, ma considerando il peso della bicicletta, il mio peso e, soprattutto, la conformazione di Avellino devo ammettere che si tratta di un risultato niente male.
Per quanto riguarda il tempo di ricarica, siamo praticamente allo stesso livello che abbiamo visto con la ADO A20: per una carica completa dallo 0 al 100% ci vorranno circa 6 ore.
Prezzo e conclusioni
Il prezzo di vendita della ADO A20F è di 1049 dollari, ma con il coupon che trovate in basso potreste portarvela a casa in sconto a circa 823,54 euro stando al cambio attuale. Ed è una cifra decisamente allettante, soprattutto considerando che stiamo parlando di una bicicletta che potrete guidare praticamente su ogni fondo stradale, con un motore potente il giusto e che continua a portare con se il giusto rapporto qualità prezzo.
Ok, a dirla tutta avrebbero potuto pensare di inserire un ammortizzatore posteriore ed una batteria leggermente più potente, ma per poterla vendere a questo prezzo sin dal giorno di lancio, qualche compromesso si deve pur accettare. Fatto sta, che la ADO A20F mi è piaciuta al punto tale da salire sul podio delle mie bici elettriche preferite.
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