Recensione Fiido M1 Pro: il DOPPIO della potenza, allo stesso prezzo

Chi ha apprezzato la Fiido M1, lo avrà fatto sicuramente per il design, per i suoi pneumatici da fat bike, per la presenza di un doppio ammortizzatore e di due freni a disco, e per la potenza che – per il prezzo di vendita a cui è venduta – non è niente male, ma a quanto pare non abbastanza. E a pensare che una bicicletta elettrica del genere meritasse un motore ed una batteria più prestanti non siamo stati di certo noi, che in effetti nella nostra recensione ne abbiamo proprio lodato anche la potenza, ma Fiido stessa. Perché a pochi mesi dalla commercializzazione della sua prima fat bike elettrica, l’azienda cinese ha pensato di aggiornare uno dei suoi modelli più apprezzati, non rivoluzionandolo nel design ma aggiungendo, appunto, un motore ed una batteria più potenti.

E il risultato è semplice: grazie ad un motore da 500w, affiancato da una batteria a 48v, la Fiido M1 Pro, è questo il nome della nuova versione della bici elettrica cinese, è ora in grado di raggiungere ben 40 Km/h di velocità di punta ed un’autonomia che (sulla carta) potrebbe arrivare fino a 130 Km in modalità a pedalata assistita.

Insomma, prestazioni di altissimo livello, che però infrangono qualsiasi legge italiana. Ma, ormai, ci siamo abituati: tutte le bici elettriche sono dotate di un acceleratore, compresa la vecchia Fiido M1, e come se non bastasse la versione Pro doppia il limite di potenza del motore imposto dalle vigenti regolamentazioni italiane.

Recensione Fiido M1 Pro

Contenuto della confezione

Così come abbiamo visto con il modello precedente della serie, la confezione della Fiido M1 Pro è a dir poco enorme. E questo perché, sostanzialmente, la bicicletta viene consegnata già assemblata. Prima di salire in sella però, sarà necessaria l’installazione solo di alcuni componenti, come la ruota anteriore ed il manubrio: operazioni per niente complicate, che tutti saranno in grado di fare.

Scheda tecnica

Ecco la scheda tecnica completa e le caratteristiche tecniche della nuova Fiido M1 Pro:

  • Potenza motore: 500W (di tipo brushless);
  • Velocità massima: limitata a 25 km/h. massima 40 Km/h;
  • Batteria: rimovibile da 12.8 Ah;
  • Pneumatici: fat da 20×4.0 pollici;
  • Tre modalità di guida;
  • Cambio Shimano a 7 rapporti;
  • Luce anteriore LED;
  • Telaio lega d’alluminio;
  • Peso bici 25 kg;
  • Freno a disco anteriore/posteriore;
  • Ammortizzatore anteriore/posteriore;
  • Dimensioni da aperta: 172 x 106 cm;
  • Dimensioni da chiusa: 96 x 79 x 45 cm.

Design e materiali

Dal punto di vista del design e dei materiali di costruzione, non c’è alcuna differenza con la versione di qualche mese fa. Esteriormente, la Fiido M1 Pro è identica alla Fiido M1, e continua a conservare il suo solito peso di 25 Kg netti e 29.5 Kg lordi che renderà piuttosto complesso posizionarla nel bagagliaio della propria auto, e da chiusa è sempre grande 960x790x450mm, insomma meno di un metro quadrato. Ma nonostante anche il manubrio ed i pedali si possano ripiegare, è bene avere sempre in mente il fatto che portarla in giro da chiusa non sarà una passeggiata. Tantomeno caricarla ad esempio in un treno o in un autobus.

Il design continua ad essere accattivante, bello e tipico di una fat bike, ma continua ad essere presente quel pessimo cable management che tanto ho odiato nella prima M1: la gestione dei cavi, che sono a vista, poteva essere pensata meglio ed aprendo e chiudendo la bici si rischia che venga perso quell’equilibrio che può capire solo un fissato di cable management.

Ad ogni modo, ripiegando la bici ed aprendo il montante centrale si può avere accesso alla batteria, che è estraibile e si attiva con una chiave posizionata nella parte inferiore: tutta l’elettronica non si accenderà finché non si girerà la chiave che avvierà l’alimentazione della batteria.

Motore e cambio

Le vere differenze tra la Fiido M1 e la Fiido M1 Pro sono sotto la scocca. Il motore è sempre di tipo brushless, ma la potenza passa dai 250w della M1 “tradizionale” ai 500w della nuova M1 Pro, e continua ad essere presente il solito cambio Shimano a 7 rapporti, coadiuvato da una corona a 52 denti. Il cambio è sempre preciso, veloce e molto intuitivo, e si controlla con un selettore a scatto che è posizionato sul lato destro del manubrio.

Accanto al cambio è presente anche un acceleratore, che permetterà di spostarsi in modalità “full-electric”, ma che in Italia non è permesso utilizzare sulle bici elettriche: il concetto di funzionamento è identico a quello di un monopattino elettrico, basterà spingere la leva ed arrivare fino alla velocità massima di 25 km/h. Velocità che, in realtà, è limitata a 25 Km/h per via delle normative dell’Unione Europea, ma che in realtà potrebbe arrivare a 40 Km/h (e sì, è possibile “sbloccare” questa limitazione con un trucco semplicissimo).

A sinistra invece è presente il tipico computer di bordo di Fiido, che integra un display LED mediamente visibile anche in condizioni di luce diretta, ma decisamente basilare che permetterà di controllare la velocità attuale, i chilometri percorsi nella sessione attuale e le modalità di pedalata assistita: sono tre, e portano rispettivamente alla velocità massima di circa 16, 20 e 25 Km/h.

Nonostante la Fiido M1 Pro abbia un motore ed una batteria tutte nuove e più potenti, continua a mancare il sensore di coppia e l’assistenza alla pedalata continua ad essere avviata esclusivamente dal sensore a pedali. Il che potrebbe rendere piuttosto difficoltose alcune partenze, soprattutto quelle in salita, nelle quali per usufruire della pedalata assistita si dovrebbe pedalare per circa 1/4 di giro prima di iniziare a sentire il motore elettrico spingere. E, insomma, è in queste condizioni che in realtà l’acceleratore inizia a diventare piuttosto comodo.

Batteria e autonomia – Fiido M1 Pro

La batteria della Fiido M1 Pro è un’altra delle novità che troviamo nella nuova versione della fat bike elettrica. Si passa infatti dai 36v e 15.5Ah ai 48v e 12.8Ah, il che vuol dire non solo più potenza, ma anche una maggiore autonomia. Secondo l’azienda, infatti, dovrebbe permettere di percorrere circa 130 km con la minima assistenza alla pedalata e circa 500 cicli di carica. E devo ammettere una cosa: non ho avuto modo di percorrere tutti i 130 Km con la minima assistenza, per una questione di tempo libero e di “meteo”, ma sono arrivato a 93 Km con ancora una tacchetta della batteria disponibile, il che mi lascia supporre che l’autonomia possa davvero essere prossima ai 130 Km dichiarati dall’azienda.

L’ho però portata allo sfinimento in modalità full-electric, arrivando a circa 49 Km di percorrenza con un’unica carica: il che è un risultato eccezionale, a mio parere, soprattutto considerando il peso della bici, il mio peso (che di certo non è un peso piuma) ed il fatto che ad Avellino siano presenti tantissimi saliscendi.

La ricarica avviene in circa 9 ore (per un ciclo di ricarica completa) grazie ad un alimentatore esterno, con un cavo decisamente troppo corto per i miei gusti, che si collega ad una porta posizionata lateralmente nei pressi del vano batteria e che è coperto da un piccolo tappo in gomma.

Purtroppo però, pare non essere stato corretto del tutto il fastidioso problema della vibrazione del pacco batteria, che continua a far rumore nel suo vano, anche se in maniera meno marcata rispetto alla prima Fiido M1.

La prova su strada

Alla guida, la Fiido M1 Pro continua ad essere una fat bike a tutti gli effetti, ed una volta abituatisi a quella strana sensazione dovuta alle gomme molto grandi, guidare la bici elettrica cinese è davvero un piacere: è perfetta per qualsiasi fondo stradale.

Una cosa non da poco, soprattutto considerando che in alcune città è piuttosto difficile trovare fondi stradali omogenei: in questi casi, a mio parere una fat bike è superiore a qualsiasi tipo di bicicletta, nonostante la M1 Pro abbia delle ruote con un raggio leggermente inferiore alla media.

Sono proprio gli pneumatici che svolgono il più grande lavoro di ammonizzazione e, affiancati dalle due forcelle, rendono lo scorrimento anche su pavé, sampietrini e fuori-strada, sempre comodo e piacevole. E lo è nonostante i due ammortizzatori siano piuttosto economici, con un’escursione sulla ruota di 55mm e privi del controllo di ritorno, quindi probabilmente o sono ad elastomero o a molla. La forcella anteriore inoltre è regolabile, ma anche se impostata sul “morbido” l’ho personalmente trovata troppo rigida.

Ottimi anche i freni a disco meccanici, che sono presenti sia anteriormente che posteriormente e che garantiscono una frenata pronta e efficiente, nonostante abbia notato che tendano a flettersi leggermente con la pressione delle pinze.

Prezzo e disponibilità in Italia – Fiido M1 Pro

Il prezzo della Fiido M1 Pro è di 930,10 euro, utilizzando il nostro coupon (che trovate in basso), altrimenti la cifra sale ma il rapporto qualità prezzo rimane comunque ottimo. È una fat bike elettrica che integra tutte le funzionalità ad oggi disponibili per una bicicletta di questa categoria, ed è adatta ad ogni tipologia di strada o di stagione. E no, ammetto che non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto e che il fatto che sia del tutto illegale mi turba tantissimo.

Perché è davvero potentissima, ha delle ruote grandi, una batteria migliorata con una super autonomia, freni a disco, ammortizzatori anteriori e posteriori la rende tra i modelli più interessanti di questo momento. Certo è pesante e forse non è tra le bici elettriche pieghevoli più comode da caricare in auto, ma il peso maggiore si sente solo quando non la si utilizza, perché il motore (ora più che mai) è proporzionato alla sua stazza e la rende una delle biciclette elettriche più potenti, divertenti e bilanciate che ho mai avuto modo di provare.

 

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