Da qualche ora, se provate a cercare i prodotti Aukey su Amazon vi accorgerete che non ve n’è più traccia. Improvvisamente, tutti i suoi prodotti non risultano più disponibili all’acquisto ed è piuttosto strano se si pensa che parliamo di uno dei brand più di successo sulla piattaforma. E ad essere spariti non sono soltanto gli accessori della nota azienda d’elettronica, ma anche quelli di altri brand similari. Le segnalazioni parlano principalmente di Mpow e Victsing, ma questo avvenimento potrebbe riguardare anche altre aziende meno note ai più. In ogni caso, la loro sparizione non riguarderebbe uno strano bug del colosso dell’e-commerce, bensì di una vera e propria decisione atta a stroncare il controverso fenomeno delle recensioni false.
Aggiornamento 07/07: un’altra nota azienda si aggiunge alla lista delle aziende bannate da Amazon. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.
Giro di vite da parte di Amazon contro il fenomeno delle recensioni false
Non appena il caso è stato riportato in rete, sui social sono comparse segnalazioni che puntano il dito verso brand come questi. Per molti questo potrebbe essere un segreto di Pulcinella, essendo un trend che – ahimè – va avanti da anni. Anche io in passato ho ricevuto richieste di questo genere da parte di brand che, fra l’altro, non sono coinvolti in questa inchiesta. E non mi meraviglierei se fosse successo anche ad alcuni di voi.
La dinamica è sempre la solita: il produttore contatta un recensore per proporgli l’acquisto di un prodotto, chiedendogli di recensirlo positivamente, dopodiché lo rimborsa, magari con l’aggiunta di un compenso extra. In questo modo, quel dato prodotto ha abbastanza recensioni a 5 stelle da acquirenti verificati da poter essere messo in evidenza nel catalogo. Ovviamente tutto contro le politiche di vendita di Amazon, che vietano categoricamente dinamiche di questo tipo.
Allo stato attuale, su Amazon Italia non compaiono più i prodotti Aukey, mentre quelli Mpow e Victsing sembrano normalmente disponibili. Questo perché il ban nei loro confronti sarebbe scattato soltanto in altre aree geografiche, principalmente USA ed Asia. Ci teniamo a sottolineare, però, che al momento nei confronti di questi brand ci sono soltanto speculazioni, in quanto Amazon non ha formalmente dichiarato che il ban riguardi loro. Tuttavia, in risposta alle segnalazioni la piattaforma ha confermato di star lavorando per la rimozione delle recensioni falsate, sospendendo i rivenditori incriminati.
A sottolineare l’accaduto ci pensa anche un report di SafetyDetective che apre il vaso di Pandora con un database da 7 GB di dati. Questo comprende più di 13 milioni di messaggi incriminati, nei quali viene proposto più o meno sempre lo stesso schema: recensioni false in cambio di prodotti gratuiti. In ballo ci sarebbero più di 200.000 recensori, per quanto il database non faccia riferimento a quali aziende sarebbero coinvolte. Vediamo come si struttura lo schema:
- “Ecco il processo per ottenere il sample:
- Ogni persona può avere un solo sample.
- Fornisci il link al tuo profilo Facebook e la mail, altrimenti la nostra pagina verrebbe sfortunatamente rimossa e perderemmo i contatti.
- Step 1: Fornisci il link al tuo profilo Amazon, giusto per verificare.
- Step 2: Dopo le verifiche, ti daremo l’URL del prodotto da ordinare su Amazon
- Step 3: Fornisci il tuo ID ordine e l’account PayPal
- Step 4: Ti rimborseremo dopo che la recensione sarà condivisa con successo. Niente rimborso tasse e spedizione gratuita.
- Se avessi qualsiasi problema, contatta prima noi.“
- Ogni persona può avere un solo sample.
Dopo che il caso è stato sollevato in rete, è arrivata la dichiarazione di un portavoce di Amazon, che ha così riportato:
Lavoriamo duramente per creare una grande esperienza per i nostri clienti e venditori e agiamo per proteggerli da coloro che minacciano la loro esperienza nel nostro negozio. Disponiamo di sistemi e processi per rilevare comportamenti sospetti e disponiamo di team che indagano e agiscono rapidamente.
Abbiamo politiche di vecchia data per proteggere l’integrità del nostro negozio, inclusa l’autenticità del prodotto, recensioni autentiche e prodotti che soddisfano le aspettative dei nostri clienti. Intraprendiamo azioni rapide contro coloro che le violano, inclusa la sospensione o la rimozione dei privilegi di vendita. Prendiamo sul serio questa responsabilità, monitoriamo l’accuratezza delle nostre decisioni e manteniamo un livello elevato. Abbiamo una procedura di ricorso in cui i venditori possono spiegare come impediranno che la violazione si verifichi in futuro o farci sapere se ritengono di essere conformi. I nostri team hanno sede nella nostra sede di Seattle e in tutto il mondo per fornire ai venditori supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7 via e-mail, telefono e chat in più di 15 lingue.
Amazon banna RavPower | Aggiornamento 17/06
Un’altra vittima eccellente si aggiunge alla lista delle aziende bannate dal catalogo di Amazon. A questo giro, a sparire dalla celebre piattaforma di e-commerce è RavPower, un’altra realtà nel mondo della produzione di accessori come caricatori elettrici, cavi e quant’altro. Come accaduto per Aukey e simili, anche cercando “ravpower” non si trova più nulla su Amazon e sono state eliminate le pagine prodotto esistenti. Manca ancora una dichiarazione ufficiale da parte delle aziende coinvolte, ma è quasi certo che la causa della sparizione sia sempre la stessa. Come fanno notare alcuni addetti ai lavori sui social, anche RavPower era solita incentivare recensioni positive in cambio di buoni sconto, una pratica proibita dalla piattaforma di vendita.
Amazon banna Choetech | Aggiornamento 07/07
Il ban-hammer di Amazon ha mietuto un’altra vittima e si chiama Choetech. Dopo Aukey, RavPower e diversi altri brand, anche questa azienda cinese finisce nella blacklist dell’e-commerce. Provando a cercarla nel database si ottengono risultati generici di altri brand. Per il momento non è chiara la motivazione della sua sparizione, ma è abbastanza probabile che sia la stessa dei precedenti casi. È plausibile che di mezzo ci sia qualche violazione delle policy Amazon, che si tratti anche in questo caso delle solite recensioni false?
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