Specialmente da quando la discesa di Huawei ha lasciato spazio nel nostro continente, Xiaomi sta dimostrando di voler investire molto in Europa. Un investimento che non passa solamente dalla creazione e la vendita di modelli pensati per il territorio, ma anche per la relativa produzione. Come riportano i media locali, la società sta dando via al programma di test che permetterà alla Turchia di accogliere parti della catena produttiva. A confermare questa novità non di poco conto è Mustafa Varank, ministro dell’industria e della tecnologia della nazione turca.
Xiaomi sempre più occidentale: inizia la la produzione sperimentale di smartphone in Europa
A favorire l’espansione di Xiaomi in Turchia è Salcomp, multinazionale che si occupa del comparto produttivo di varie aziende tecnologiche in Asia, Europa e Sud America. A parlare della notizia è stato anche Usher Liu, country manager di Xiaomi Turchia, dichiarando che l’azienda vuole aumentare gli investimenti in uno dei territori più preziosi e strategici. Con un investimento pari a 30 milioni di dollari, la produzione avrà luogo in uno stabilimento di circa 14.000 metri quadri ed avrà una capacità annuale di circa 5 milioni di smartphone all’anno, dando lavoro a 2.000 dipendenti.