La tecnologia è tutto un susseguirsi di utilizzo di brevetti e ispirazioni, negarlo sarebbe davvero fuori luogo. E se c’è un brand che ne rilascia tanti è Huawei, che ha deciso di applicare tasse sui propri brevetti 5G presi dai competitor come Apple e Samsung, con cui ha avviato le negoziazioni.
Aggiornamento 18/03: svelato quanto costerà di tasse ai competitor di Huawei l’adozione dei brevetti sugli smartphone 5G. Trovate tutto in fondo all’articolo.
Huawei: cosa comporteranno le tasse sui brevetti 5G?
Prima di poter capire come si evolverà la situazione tra i vari brand, bisogna spiegare come funziona il rilascio di brevetti, soprattutto da parte di Huawei. Il colosso cinese infatti, ha sempre operato in situazioni di scambio brevetti per smartphone e chipset, senza richiedere una vera e propria entrata da questi, dato che le entrate ottenute dal mercato mobile erano sufficienti per mantenere Ricerca e Sviluppo del brand.
Ora, soprattutto dopo il Ban, queste premesse non ci sono più, quindi la società si è vista “costretta” ad applicare tasse per i brevetti che rilascia, dato che non riesce attualmente a coprire i costi del proprio piano di R&S. Per questo, sono partire le negoziazioni con brand come Samsung, Apple ma anche connazionali come Xiaomi. Questo ha alimentato un interessante dibattito in Cina, con alcuni leaker che hanno chiesto cosa dovrebbe fare Huawei in merito.
Sulla prima questione pare non ci siano dubbi: Huawei fa benissimo a imporre tasse su quanto produce in termini di Ricerca e Sviluppo, dato che i soldi “non scendono dal cielo”. Mentre su chi dovrebbe pagare di più per le tasse, la contesa è tra Apple e Xiaomi, le maggiori indiziate e rivali del colosso cinese.
Huawei: ecco quanto pagheranno Samsung e Apple
Dopo la notizia dell’applicazione di una tassa per i brevetti degli smartphone 5G di Huawei utilizzati da altri produttori, il leaker RODENT950 ha riportato che Apple e Samsung, i maggiori usufruitori, pagheranno al colosso cinese circa 2.5$ per ogni smartphone 5G prodotto con tali brevetti. Insomma, considerando con che mole producono questi due produttori, ma anche Xiaomi (che probabilmente pagherà una cifra minore), potrebbe essere una cifra non affatto piccola, che potrebbe sfiorare le decine di milioni di dollari.
Ovviamente, per vederne gli effetti, bisognerà attendere qualche settimana o mese, ma è chiaro che la situazione potrebbe avere un impatto importante su tutto il mercato delle telecomunicazioni ciò venisse messo in pratica.
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