Sono anni che i produttori di smartphone hanno iniziato ad investire nel campo dell’AI e Xiaomi non fa eccezione. L’argomento dell’intelligenza artificiale è da sempre molto dibattuto e a tratti controverso. C’è chi vede in esso un modo per rendere il software più smart, ma c’è anche chi afferma che troppo spesso si abusa della parola “AI” a fini meramente promozionali. Nel caso di Xiaomi, è dal 2018, con l’avvento la MIUI 10, che l’intelligenza artificiale è entrata a far parte del suo universo. Sin da allora, gli sviluppatori hanno infarcito la UI di funzioni basate su meccanismi di machine learning, ma non solo. È stato anche creato XiaoAI, un vero e proprio assistente vocale in stile Google Assistant, con cui interagire ed azionare numerose funzionalità.
Lei Jun diventa socio di maggioranza in CVITEK, un passo in avanti per l’AI di Xiaomi
A rimarcare la volontà di investire quanto più possibile nel mondo dell’intelligenza artificiale, Lei Jun ha iniziato ad investire inCVITEK. Un nome sconosciuto ai più, ma dietro cui si cela un’azienda cinese intenta nella produzione di chipset e soluzioni AI. Secondo quanto afferma un recente report, il CEO di Xiaomi è diventato a tutti gli effetti socio di maggioranza, con una quota azionaria pari al 20,7%. È ancora prematuro capire che conseguenza possa avere una mossa del genere nel futuro di Xiaomi. Certo è che la società è volenterosa nel proporre smartphone e dispositivi in cui l’AI sia parte integrante. Probabilmente questa acquisizione finanziaria potrà aiutarla a migliorare il proprio know-how in materia.
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