Il rapporto tra Xiaomi e India è davvero particolare, specie negli ultimi tempi. Infatti, il colosso cinese gode non solo di un certo favore di utenza, ma ha anche alcune grane in merito alla violazione di brevetti Philips per la produzione di smartphone proprio nel paese indiano, di cui si vorrebbe vietare la vendita da parte di Xiaomi stessa.
Xiaomi-Philips: ecco quali brevetti ha violato il colosso cinese in India
Prima di spiegare la situazione attuale, bisogna spiegare perché Xiaomi ha violato i brevetti di Philips in India. In breve, avrebbe violato i principi di miglioramento per gli smartphone UMTS ed LTE che il colosso olandese ha brevettato per prima. Insomma, ha prodotto telefoni non curante che la tecnologia era stata presa senza permesso.
Quindi, Philips ha deciso bene di appellarsi all’Alta Corte di Delhi al fine di evitare sia la produzione sia proprio la messa in commercio, con tutta la pubblicità fisica e online da parte di brand di terze parti, in primis Xiaomi. Attualmente, il tribunale indiano ha ordinato allo stesso colosso cinese di mantenere in India i loro conti bancari gestiti entro quel territorio, con almeno 136 milioni di dollari di saldo.
Adesso la partita tra Philips e Xiaomi si sposta al 18 gennaio 2021, con la compagnia olandese che ha chiesto un ordine di ingiunzione ad interim affinché vendano imposte accise e dogane in ogni porto dell’India in caso di fornitura ai produttori coinvolti.