Ci siamo trovati a dover parlare, nell’ultimo periodo, di diversi prodotti low-cost. Non solo smartphone appartenenti a particolari settori, come quello dei rugged phone, ma anche normali telefoni dedicati alla maggior parte del pubblico presente là fuori. Tra questi dispositivi, dunque, troviamo sicuramente anche questo CUBOT C30, uno degli ultimi prodotti del brand cinese, che trae ispirazione da Apple. Non è difficile ammettere, infatti, che a livello estetico ci sia giusto qualche somiglianza con iPhone 12. Al di là di questo aspetto, però, questo smartphone è differente e vuole concorrere con tutti quei telefoni proposti a meno di 200 euro che invadono il catalogo di Amazon, e non solo.
Recensione CUBOT C30
Indice
Unboxing
Come per Note 20 Pro, all’interno della confezione di vendita di questo prodotto troviamo:
- CUBOT C30;
- cavo USB/USB Type-C;
- alimentatore da parete, con presa europea;
- breve manuale delle istruzioni, anche in lingua inglese;
- cover morbida trasparente in TPU;
- spilletta per la rimozione dello slot SIM.
Design & Materiali
Dando un’occhiata a questo prodotto, appena estratto dalla scatola, si nota subito una grandissima somiglianza con iPhone 12. Non tanto per quello che viene mostrato sulla parte frontale, quanto più per il form factor del prodotto, con questi bordi tagliati e arrotondati che ricordano molto le linee degli ultimi modelli di Apple. Sembra quasi di avere in mano un iPhone 12 Mini, dato che qui le dimensioni sono di 157,05 x 76,44 x 8,5 mm, con un peso di appena 190 grammi. Ovviamente questo risulta essere più grande del device prodotto dall’azienda di Cupertino, ma in ogni caso in ambito Android non è poi così esagerato nelle misure. Devo dire, quindi, che anche grazie a questo design il dispositivo si impugna bene, risultano davvero molto comodo nell’utilizzo quotidiano.
Devo dire che probabilmente questo C30 è uno dei prodotti meglio realizzati dal brand a livello strutturale. Non ho avvertito, infatti, alcuno scricchiolio ed il telefono sembra essere piuttosto solido. Voglio precisare, poi, come tutto il frame laterale sia realizzato in metallo, con la back cover che in questo caso è in vetro lucido. Proprio su tale superficie, dunque, vediamo come il brand abbia voluto introdurre un imponente modulo fotografico, con quattro diversi sensori, ad emulare quasi le forme del dispositivo di cui parlavamo in precedenza. Tale superficie quadrata, poi, è rifinita con una plastica satinata che restituisce un bel contrasto.
Andando ad osservare tutte le varie porte presenti, troviamo sulla destra il tasto di accensione/spegnimento e, a parte, il sensore per le impronte digitali. Nel frame superiore, poi, l’azienda ha deciso di introdurre i vari sensori, tra cui quello di luminosità e profondità, mentre a sinistra sono stati inclusi lo slot SIM ed il bilanciere del volume. In basso, infine, abbiamo il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo speaker di sistema. Non la si vede, ma la capsula auricolare è stata incastonata tra il vetro frontale e la scocca in alluminio, nel sottile strato in plastica che divide queste due componenti.
Sistemi di Sblocco
A differenza di altri prodotti dello stesso brand, come Note 20 Pro, qui trova spazio un sensore per le impronte digitali davvero affidabile. Questo è stato posizionato sul frame destro ed è piuttosto comodo, trovandosi alla giusta altezza. Non è velocissimo ma posso affermare che riesce quasi sempre a riconoscere la nostra impronta, sbloccando il telefono circa 8 volte su 10. Diciamo che talvolta è necessario essere più precisi del dovuto per evitare di incappare nell’errore.
Ovviamente qui troviamo anche lo sblocco tramite riconoscimento del volto in 2D, grazie alla selfie camera. Come spesso vi dico, però, evitate di utilizzarlo per due fondamentali motivi: è poco preciso e non è per nulla sicuro.
Display
Questo CUBOT C30 propone un display LCD IPS da 6,4″ con risoluzione FHD+ (1.080 x 2.310 pixel) con densità di 398 PPI e punch-hole. Non si tratta di una delle migliori soluzioni sul mercato ma, sinceramente, neanche della peggiore. Dal punto di vista cromatico, quindi, le tonalità sono forse un pò calde, con bianchi che tendono leggermente al giallino e neri poco profondi.
Come sull’altro modello provato da poco, ovvero Note 20 Pro, il sensore di luminosità non mi ha particolarmente convinto. Qui, però, è stato posto sul frame superiore, anche se di fatto non cambia assolutamente nulla. Uno dei maggior problemi, infatti, è proprio la luminosità in sé del display, che è troppo elevata anche al minimo valore. Di notte, quindi, questa criticità non è piacevole. Oltre questo aspetto, poi, sotto la luce diretta del sole non si vedono benissimo tutti i vari contenuti a schermo, anche a causa di un trattamento oleofobico appena sufficiente.
Nulla da dire sul touchscreen, che permette comunque di muoversi piuttosto agilmente all’interno dell’interfaccia. Ci sono dei problemi relativi alla reattività del sistema, ma li vedremo in seguito.
Hardware & Prestazioni
Sotto la scocca risiede un SoC MediaTek Helio P60, quindi una CPU octa-core con la seguente configurazione: 4 x ARM Cortex-A73 da 2.0GHz + 4 x ARM Cortex-A53 da 2.0 GHz. Abbiamo, poi, una GPU ARM Mali-G72 MP3 da 800MHz, 8GB di RAM e 128GB di memoria interna.
Difficile da credere ma in alcune situazioni questo prodotto si comporta meglio rispetto a Note 20 Pro, che monta lo stesso chipset. A fronte di una RAM da 8GB, contro i 6GB di Note 20 Pro, qui è possibile giocare a Call of Duty Mobile senza problemi, anche in partite classificate. Ovviamente la qualità grafica è piuttosto bassa ma il frame-rate è accettabile. Viste le prestazioni restituite dalla GPU, è facile credere che nell’utilizzo quotidiano non ci siano troppi problemi con questo telefono, ed in parte è così. Durante i miei test, però, ho notato un tipo di funzionamento molto simile a quello percepito con Note 20 Pro, tanto nell’interfaccia quanto all’interno delle singole applicazioni.
Con questo smartphone è possibile fare praticamente tutto, anche se il sistema sembra essere leggermente farraginoso. Motivo per cui il touchscreen risulta essere a tratti poco reattivo, anche se di fatto non è così. Anche durante le fasi di scrittura più concitate, infatti, è difficile sbagliare o perdere qualche lettera. Questo però è ancora un altro aspetto. Cosa più importante, quindi, è che su Netflix, Disney+ e Amazon Prime Video non è possibile andare oltre una risoluzione SD, dato che la certificazione Widevine è di tipo L3.
Benchmark
Software
A bordo di questo device troviamo una versione di Android 10 (patch di sicurezza del 5 giugno 2020), praticamente stock, che integra un livello di personalizzazione quasi nullo. Non ho trovato alcuna differenza nelle grafiche delle icone rispetto ad altri prodotti simili, sebbene siano comunque presenti all’avvio molte applicazioni di Google. Nel caso in cui abbiate bisogno di altro, poi, trovate ovviamente il Play Store.
Nel complesso le applicazioni funzionano bene e non ci sono particolari problematiche. Non posso assicurarvi, comunque, che nei prossimi mesi arrivino aggiornamenti importanti su questo smartphone, dato che purtroppo non sappiamo effettivamente come si muoverà in tal senso l’azienda.
Fotocamera
Dando un’occhiata alle caratteristiche tecniche di questo comparto, troviamo sensori piuttosto buoni, con la fotocamera principale che, ad esempio, fa capo da una Sony IMX586 da 48MP. A questa, poi, si accompagnano un obiettivo grandangolare da 16MP, un sensore per le macro da 5MP ed un ultimo sensore monocromatico da 0,3MP.
Di giorno le foto scattate sono sempre state all’altezza della situazione, soprattutto con buona illuminazione. Devo dire solo che a livello di dettagli tale smartphone è leggermente inferiore a Note 20 Pro, ma davvero di poco. Più o meno siamo sullo stesso livello, mostrando colori simili e meno ricchi di contrasto. Qui, poi, abbiamo la possibilità di sfruttare lo zoom 2x, interpolando il sensore principale, e la camera grandangolare. Quest’ultima, però, sia di giorno che di sera non è assolutamente sufficiente.
Osservando sgli scatti notturni, dunque, notiamo come la qualità sia davvero più bassa, con maggior rumore fotografico. Tutti gli scatti, poi, risultano essere piuttosto cupi e la gestione delle luci artificiali è piuttosto problematica. Non cambia molto con la Night Mode, che rende sicuramente più chiara l’immagine ma non ne migliora la resa a livello generale. Diciamo che con questi sensori mi sarei aspettato scatti migliori in tale situazioni.
All’interno del foro risiede una camera frontale da 32MP che non mi ha particolarmente colpito. Diciamo, però, che con quello che costa questo smartphone non si poteva proprio chiedere di più. Anzi, credo che nella sua fascia di mercato sia uno dei migliori in tal senso, riuscendo a gestire bene i colori, il soggetto in primo piano e le luci. Troviamo, poi, anche l’effetto bokeh che tutto sommato è preciso, scontornando abbastanza bene il soggetto in primo piano.
Audio & Connettività
Troviamo un’unico speaker posto sulla parte inferiore, che è anche abbastanza potente. Purtroppo, però, la qualità non è all’altezza, con bassi del tutto assenti ed un suono poco corposo. Al massimo volume, poi, si nota anche qualche distorsione di troppo, che sicuramente non può far eccellere lo smartphone in tale comparto. La situazione, comunque, migliora solo sfruttando un paio di auricolari Bluetoothm vista l’assenza del jack audio da 3,5mm. Vi ricordo, comunque, che lo slot SIM contiene contemporaneamente due nano SIM o, in alternativa, una nano SIM ed una microSD.
Mi ricollego proprio all’ultima frase, per dirvi come su questo dispositivo, oltre al Bluetooth 4.2, sia presente un modulo Wi-Fi ac Dual Band, l’NFC, il GPS/A-GPS, l’ingresso USB Type-C e la connessione LTE 4G. Mi sono trovato piuttosto bene sia con il Wi-Fi, che non ha una copertura proprio eccezionale, sia con il 4G di Fastweb, che in esterna mi ha sempre permesso di connettermi alla rete senza problemi. Devo anche dire, però, che non ho provato tale funzione proprio al massimo, viste le ultime disposizioni del governo che mi hanno costretto a restare a casa.
Autonomia
Qui risiede una batteria da 4.200 mAh. Quale autonomia può garantire, quindi, questo smartphone? Diciamo che con un utilizzo anche stressante, durante una giornata lavorativa, è possibile superare 6 ore di schermo acceso senza troppi problemi. Come per Note 20 Pro, quindi, l’autonomia non è assolutamente uno di quegli aspetti di cui preoccuparsi.
Nel caso in cui dobbiate ricaricare il device, comunque, sappiate che con l’alimentatore da 10W fornito in confezione avrete modo di passare dal 10 al 100% in circa 3 ore.
Prezzo & Conclusioni
CUBOT Note 20 Pro ha un prezzo di 179,99 euro su Amazon. Ovviamente a questa cifra è possibile trovare tanti altri prodotti ormai, quindi non credo di poter dire che questo C30 sia in assoluto il migliore. Sotto alcuni aspetti potrebbe essere tale, come per esempio a livello di design, di display o per quanto riguarda il comparto fotografico, ma sotto tanti altri punti di vista resta un gradino sotto alcuni smartphone concorrenti, come Redmi 9 o Redmi Note 8 Pro. Nonostante questo, qualcuno potrebbe essere attratto da tale dispositivo, quindi non farebbe male a sceglierlo a fronte di tutte le qualità che abbiamo già indicato nel corso di questa recensione.