Non sono un fan dei gaming pc. Per quanto mi piaccia giocare, preferisco accendere una console, inserire il gioco e via, senza dovermi troppo preoccupare di installazione, modifica delle impostazioni grafiche, del framerate etc. E, lo so, se tu che stai leggendo questa recensione sei un amante dei videogiochi su PC, probabilmente starai pensando che sei nell’articolo sbagliato. Ma aspetta, perché per quanto non sia una pratica che fa per me, giocare con il nuovo Asus Rog G14 mi ha fatto, in parte, cambiare idea. E a breve ne spiegherò i motivi.
Detto questo, è palese dire come il notebook da gaming di Asus sia in realtà qualcosa di nuovo, e non solo per il suo design e per i microled posti dietro lo schermo, con i quali si potrà personalizzare la grafica riprodotta, ma anche per ciò che si nasconde sotto la scocca: un Ryzen 9 4800HS, l’ennesimo processore con cui AMD sfida Intel.
Indice
Recensione Asus ROG G14: una bestia di potenza, in un design tutto nuovo (e personalizzabile)
Design e costruzione
Così come lascia intendere il nome, l’Asus ROG G14 è un notebook da 14 pollici, con il quale viene sottolineata l’importanza che l’azienda ha dato alla portabilità del dispositivo (e che, indirettamente, giustifica anche alcune scelte hardware). La struttura è realizzata in lega di alluminio e magnesio, è eccezionalmente robusta e i colori predominanti sono il bianco e il grigio. Personalmente non sono un amante di questo design, sia per una questione di gusti personali, che per una tendenza allo sporco molto accentuala, soprattutto nella zona dello schermo in cui è stato inserito il sistema AniMe Matrix: sostanzialmente, parte del case che generalmente protegge il display, è costruita con dei micro-fori, al disotto dei quali sono stati inseriti dei mini LED che possono essere personalizzati tramite un software che viene preinstallato nel dispositivo.
Con l’AniMe Matrix si potranno riprodurre sulla scocca dell’Asus Rog G14 scritte personalizzate, immagini, oppure effetti grafici in che seguono il ritmo della musica o danno informazioni sulla carica della batteria.
Ottime le cerniere, che sono realizzate con la soluzione ErgoLift con la quale si alzerà la base all’apertura dello schermo, e che mi ha convinto non solo perché rende più comoda la digitazione sulla tastiera, ma anche perché ottimizza il riciclo d’aria e migliora la dissipazione termica.
Buona anche la dotazione di porte. Sono presenti 2 porte di tipo USB-C, 2 porte di tipo USB-A ed una porta HDMI. Ci sono però due mancanze piuttosto importanti: l’Asus Rog G14 non è dotato di un lettore per le microSD, ne tantomeno di una webcam.
Buona la tastiera, con una corsa di 1.7 mm ed un piacevole feedback aptico, che è retroilluminata con un sistema che non ho trovato adatto alla qualità costruttiva generale del notebook: la luce sotto i tasti si vede poco, ed è sicuramente influenzata dal colore grigio della tastiera. Sono anche presenti dei toggle, che a mio parere sono un po’ troppo sparpagliati, ed è integrato un sensore per le impronte digitali nel tasto d’accensione, che non è il massimo della precisione e della velocità.
Molto piacevole il touchpad in vetro, che è preciso, scorrevole e compatibile (ovviamente) con tutte le gesture di Windows. L’unico appunto, a mio parere, è sulle dimensioni: sarebbe potuto essere leggermente più largo.
Display
Lo schermo dell’Asus Rog G14 che abbiamo in utilizza un pannello IPS FullHD, con un refresh rate massimo a 120 Hz ed una luminosità di spicco buona, ma che non fa gridare al miracolo: con i suoi 300 nits e la finitura opaca, garantisce un’ottima visibilità anche in condizioni di luce diretta. Si tratta di un pannello validato da Pantone anche se, a dirla tutta, i requisiti per questa certificazione non è che siano molto alti, vero è però, che il delta E di 1.1 (estremamente preciso) lo rende decisamente bello da guardare, anche con la calibrazione di fabbrica. La copertura sRGB è quasi del 100%, il che lo rende chiaramente più adatto a chi ci vuole giocare o guardare serie TV e film in streaming, piuttosto che a chi ha la necessità di svolgere lavori grafici di precisione.
Ad ogni modo, si tratta di un ottimo pannello – che è disponibile anche in una versione 4K – che nel nostro modello (quello FullHD) viene forse un po’ limitato dalla risoluzione e la relativa densità di pixel per pollice.
Scheda tecnica – Asus Rog G14
Ecco la scheda tecnica completa del sample che abbiamo ricevuto per la prova:
- Display: 14” full HD IPS 120Hz;
- CPU: AMD Ryzen 9 4800HS;
- GPU: Nvidia RTX 2060 Max-Q;
- RAM: 32 GB DDR4;
- Memoria interna: 1 TB SSD NVMe PCIe;
- Webcam: no;
- Connettività wireless: Wi-Fi 6, Bluetooth 5.0;
- Porte: HDMI 2.0b, USB-C 3.2 Gen2 con Display Port 1.4 e Power Delivery, USB-C 3.2 Gen2, 2x USB-A 3.2 Gen1, jack audio;
- Batteria: 76 Wh;
- Peso: 1,67 Kg;
- OS: Windows 10 Home.
Hardware e prestazioni
Ad animare l’Asus Rog G14 che abbiamo ricevuto in prova, ci pensa un processore AMD Ryzen 9 4800HS, affiancato da ben 32 GB di RAM ed un SSD NVMw PCIe da 1 TB, veloce ma non velocissimo. E partiamo subito con un presupposto: il Ryzen 9 è in grado di tenere testa ai processori Intel di nona generazione, e non solo per quanto riguarda la mera potenza di calcolo, ma anche per quanto riguarda il sistema di gestione energetica.
Non per niente, nei nostri stress test non abbiamo mai riscontrato alcun fenomeno di thermal throtteling, nonostante le temperature, soprattutto durante i giochi più pesanti, arrivino sui 90°, con frequenze di clock ancora ben lontane dai 4.3 Ghz che la CPU di AMD è in grado di raggiungere in turbo boost. C’è poi da dire che le prestazioni della scheda grafica integrata sul Ryzen 9, nei nostri test è stata in grado di arrivare a punteggi molto simili a quelli di una MX350 di Nvidia, superando di gran lunga qualsiasi risultato mai raggiunto da Intel.
L’unico tentennamento che siamo riusciti a procurare al sistema, è stato con lo stress test di AIDA64, nel quale caricando contemporaneamente CPU, GPU, spazio di archiviazione, RAM e tutte le altre componenti del sistema, si arriva ad un abbassamento della frequenza di clock a 3 GHz, cioè quella nominale del Ryzen 9.
Ad ogni modo, nella vita reale tutto dipende dall’ottimizzazione di software ed app in base ai relativi processori. Per quanto riguarda la suite Adobe, ad esempio, dopo l’aggiornamento rilasciato dalla software house tutto il lavoro di editing grafico e video è scorrevole come il burro, i rendering sono veloci e il sistema non va mai in crisi.
Anche l’esecuzione dei giochi è più che adatta alla tipologia del sistema, e praticamente tutti i titoli AAA possono essere riprodotti a buoni framerate, e con impostazioni grafiche medio-alte: ed è un risultato decisamente non male per un notebook da gaming.
Buono anche il comparto audio che, con 4 speaker è potente e ben bilanciato, un po’ meno il sistema di raffreddamento: le prestazioni sulla gestione delle temperature sono ottime, ma c’è sempre in sottofondo il costante ronzio delle ventole, anche a bassa rumorosità quando il sistema è in IDLE. Ma, sia chiaro, da un computer con una potenza del genere, non si può chiedere il silenzio assoluto.
Autonomia della batteria
L’autonomia dell’Asus Rog G14 è eccezionale per un dispositivo della sua tipologia. Ed il merito è della batteria da 76 Wh integrata sotto la scocca, affiancata all’ottima gestione energetica della CPU di AMD che però, ricordiamolo, è sempre caratterizzato da un TDP di 35 watt: certo, non sono pochi, ma è un valore decisamente inferiore a quello della stragrande maggioranza dei processori Intel, a pari prestazioni.
Con un utilizzo medio, cioè con web browsing, Office, WordPress e qualche streaming audio in sottofondo, con l’Asus ROG G14 siamo riusciti a superare le 10 ore di utilizzo, con una luminosità impostata al 50%. Un tempo quasi da record, soprattutto per le prestazioni del sistema, che supera di poco l’ora e mezzo di autonomia qualora si volesse giocare, impostando il sistema in modalità a massime prestazioni.
Prezzo e conclusioni – Asus Rog G14
Il prezzo dell’Asus Rog G14 in Italia parte da 1799 euro, ma varia chiaramente in base al modello scelto: quello che abbiamo utilizzato nella prova è venduto attualmente su Amazon a 2165 euro. Un prezzo che, considerando le prestazioni, la qualità costruttiva e l’ottima autonomia della batteria non è affatto male: si tratta di uno dei notebook da gaming più potenti e “portatili” del mercato, e la qualità deve – per forza – avere un prezzo.
Ok, non è tra i più belli in circolazione (almeno per i miei gusti), e non ha una webcam integrata che – oggi come oggi – è diventata una periferica praticamente indispensabile. Ma chiunque voglia un computer potente, buono per il gioco, e pensato sostanzialmente per garantire quella portabilità “umana” che nel mondo dei portatili da gaming è quasi un’utopia, dovrebbe seriamente prendere in considerazione il prodotto di Asus.
Personalmente, lo comprerei ad occhi chiusi.
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