Forse non lo sapete, ma Huawei è in grado di assemblare uno smartphone in meno tempo di quanto voi impiegherete per leggere questo articolo. In occasione della conferenza Changsha Cyber Security & Intelligent Manufacturing Conference, tenutasi recentemente in Cina, sull’argomento si è espresso Shi Yaohong. Il vice presidente dell’azienda, nonché presidente della divisione Cloud & Computing, ha parlato dei progressi compiuti dall’azienda, con netti miglioramenti rispetto agli anni passati.
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Che sia Huawei o meno, l’ideazione di un dispositivo come lo smartphone può richiedere anche anni, specialmente quando si tratta di top di gamma o comunque di punta. L’idea iniziale viene avallata o meno dagli ingegneri in base al rapporto fra fattibilità e specifiche richieste. A quel punto, una volta finalizzati design e specifiche e raccolte le componentistiche necessarie, il prodotto è pronto per passare alla fase finale di realizzazione. Lo smartphone viene così assemblato dalla catena di produzione, con il personale incaricato di prendere pezzo per pezzo e comporre lo smartphone che finirà nelle confezioni (previo controllo qualità).
Ma quanto ci mette Huawei a realizzare uno smartphone? Come affermato dal vice presidente Shi Yaohong, l’evoluzione tecnologica e di personale ha permesso alla propria filiera di arrivare a soltanto 27 secondi. Basti pensare che nel 2015, l’anno di Huawei P8 e Mate 8, ci volevano almeno 10 minuti per assemblare ogni smartphone. Ciò è possibile grazie alla struttura stratificata sviluppata da Huawei negli anni a sei step:
- One cloud: la piattaforma cloud MES (Manufacturing Execution System) viene messa a disposizione per le divisioni dedicate a forniture, approvvigionamento, ricerca e sviluppo, produzione, vendita e servizio
- Two cores: qua l’ingegno e l’intuito dei membri dell’azienda vengono messi al servizio della produzione per perseguire gli standard di eccellenza tecnologici necessari
- Three streams: si incrociano i flussi dai comparti, relativi a dati ingegneristici, informazioni e processi di produzione
- Four technologies: viene realizzata un’infrastruttura digitale basata sui concetti di Internet of Things, big data, intelligenza artificiale e cloud computing
- Five synergy/integration: la sinergia complessiva prende vari aspetti, quali richieste dei clienti, integrazione di progettazione e produzione, collaborazione con fornitori, ordini, produzione ed outsourcing
- Six intelligence: si conclude con l’applicazione del concetto di “smartness” (intelligenza) a prodotti, pianificazione, logistica, equipaggiamento, manutenzione, ambiente e linea di produzione