Recensione DJI Osmo Mobile 4 OM4: tante novità, soliti limiti (e prezzo più alto)

Se pensate che i nuovi sistemi di stabilizzazione integrati negli smartphone siano la soluzione migliore per registrare video senza vibrazioni, allora non avete mai utilizzato una gimbal. Certo, il connubio tra stabilizzatore ottico ed elettronico, che si trova nei migliori top di gamma di quest’anno è decisamente un passo in avanti, ma se accessori come l’Osmo Mobile 4 (o meglio, OM4 per accorciare) anno dopo anno diventano sempre più venduti e migliorati dalle aziende che li producono, ci sarà un motivo.

Ebbene, a crederti è la stessa DJI che, anno dopo anno, aggiorna il suo gimbal per smartphone, aggiungendo piccole novità che – nel tempo – lo rendono sempre più ottimizzato. Quest’anno però le novità non sono solo hardware, come i nuovi motori più potenti e un sistema di aggancio magnetico, ma riguardano anche il software di gestione.

Insomma, la DJI Osmo Mobile OM4 è diventato il gimbal perfetto? Difficile raggiungere questo obbiettivo, ma è indubbio che stiamo parlando del prodotto di un’azienda leader anche in questo settore.

Recensione DJI Osmo Mobile 4 OM4: tante novità, soliti limiti

Il video in alto, è stato registrato integralmente con un Asus Zenfone 7 Pro (quindi un dispositivo grande e pesante), stabilizzato con la nuova DJI Osmo Moile 4 OM4.

Contenuto della confezione

Quest’anno c’è un’unica versione di Osmo Mobile 4, che integra tutto quello che serve per sfruttare lo stabilizzatore per smartphone al massimo delle sue potenzialità. Oltre al gimbal, nella confezione della DJI OM4 è presente il kit per l’aggancio magnetico dello smartphone, un sacchetto di trasporto, un cavo USB-C ed il treppiede con il quale sarà possibile posizionare lo stabilizzatore su superfici piane.

Design e materiali

Design e materiali della DJI OM4 sono molto simili a quelli che abbiamo già visto sulla generazione precedente. Lo stabilizzatore è molto compatto, così come lo era l’anno scorso, e la vera novità sta nel braccio magnetico, realizzato con estrema cura e che assicura un aggancio decisamente forte ed in grado di supportare anche dispositivi pesanti.

La scelta di utilizzare un sistema ad aggancio magnetico ha in realtà diversi vantaggi che vanno ben oltre il fatto di rendere lo stabilizzatore più velocemente operativo, ma che – ad esempio – rende non più necessaria la calibrazione dei pesi ad ogni avvio.

Ma non è tutto oro quel che luccica, perché la necessità di lasciare sempre fissato il supporto elastico allo smartphone, potrebbe portare non poche difficoltà con alcuni dispositivi che hanno il tasto d’accensione proprio al centro della scocca: con l‘Asus Zenfone 7 Pro che ho utilizzato per registrare il video in alto, ad esempio, ho dovuto attivare l’opzione di accensione dello schermo con due tap, proprio perché – per essere posizionata correttamente – la pinza magnetica della OM4 copriva perfettamente il tasto d’accensione, rendendolo inaccessibile.

Il sistema di apertura e chiusura del gimbal resta invariato e sempre efficace, a patto che si sia precisi nel chiuderlo e nel seguire la guida di chiusura. Molto bene invece i nuovi motori, che sono molto più potenti rispetto alla generazione precedente, e che sono in grado di supportare anche gli smartphone più pesanti garantendo fluidità nei movimenti.

Osmo Mobile 3 vs. OM4

I nuovi motori e la nuova struttura della DJI Osmo Mobile 4 introducono diverse novità rispetto alla generazione precedente anche per quel che riguarda gli angoli di movimento del braccio. Ecco le principali differenze.

DJI Osmo Mobile 3:

  • Rotazione orizzontale: da -162,5° a 170,3°
  • Rollio: da 85,1° a 252,2°
  • Inclinazione: da -104,5° a 235,7°

DJI Osmo Mobile 4 OM4: 

  • Rotazione orizzontale: Da -161,2° a 171,95°
  • Rollio: Da -136,7° a 198°
  • Inclinazione: Da -106,54° a 235,5°

Applicazione – DJI Osmo Mobile 4 OM4

La OM4 viene gestita dalla solita DJI Mimo, l’app dell’azienda disponibile sia per iOS che per Android, che introduce nuove modalità di registrazione ma che porta con sé gli stessi limiti di sempre. Partendo con il presupposto che nessun’applicazione – in genere – riesce a superare l’app nativa della fotocamera in quanto a qualità video, e – purtroppo – questa verità la si ritrova anche in DJI Mimo, soprattutto nella versione per Android. Insomma, la frammentazione in questi casi è una brutta gatta da pelare, anche se quelli di DJI stanno facendo da sempre il possibile per ridurre i problemi.

Nella nuova DJI Mimo sono state introdotte diverse nuove modalità di ripresa, alcune delle quali sono la naturale evoluzione di quelle già viste in passato (come l’Acrive Track 3.0), altre invece sono nuove.

Se, ad esempio, l’Active Track 3.0 è diventato più veloce e preciso, la funzione Panorama è stata arricchita dall’opzione Clone Me che permetterà di inserire varie copie di sé stessi nelle foto.

La funzione Dynamic Zoom invece dovrebbe garantire quell’effetto dinamico di avvicinamento ad un soggetto, con lo sfondo che si allontana, un po’ come si vede nei film ma che in realtà è decisamente difficile da realizzare sfruttando la OM4 e che, insomma, andrebbe migliorato.

Ci sono poi i soliti Timelapse, Motionlapse ed Hyperlapse, uno l’evoluzione dell’altro, c’è la modalità Spin Shot che invece di utilizzare transizioni preimpostate, ruoterà il braccio dello stabilizzatore in modo da creare un bellissimo effetto dinamico, e poi ci sono le Storie e lo slowmotion.

Esperienza d’uso

In quanto ad esperienza d’uso, c’è poco da dire sulla nuova DJI OM4, se non che è decisamente efficace. Insomma la stabilizzazione e la fluidità delle immagini sono decisamente migliori rispetto a quelle che si potrebbero avere con il migliore tra gli stabilizzatori degli smartphone, anche quando si utilizza l’applicazione fotocamera del proprio smartphone e non l’app Dji Mimo: in questo caso però è importante disabilitare la stabilizzazione elettronica del proprio dispositivo.

Il grip sulla gimbal è sempre buono e sono integrati tutti i controlli necessari che sono molto facili da raggiungere, eccezion fatta per lo zoom, che forse è posizionato in una posizione piuttosto scomoda. È presente il grilletto, comodissimo e praticamente identico a quello delle generazioni precedenti, che è affiancato da un pad digitale per lo spostamento dell’inquadratura, anch’esso comodo e molto preciso.

Durata della batteria

La batteria della Dji OM4 è una 2400 mAh, che è in grado di garantire un utilizzo medio di 12 ore con un’unica ricarica, a parer mio più che sufficienti per la stragrande maggioranza degli utenti. Integra anche un ingresso USB-C con il quale, utilizzando un cavo adatto permette di trasformare il gimbal in una powerbank in grado di ricaricare lo smartphone. In questo caso, però, è bene ricordarsi che l’autonomia potrebbe ridursi sensibilmente.

Prezzo e considerazioni – Dji Osmo Mobile 4 OM4

Il prezzo della Dji OM4 è di 149 euro, ma tramite il link in basso la potrete acquistare in sconto. E sì, considerando che la Osmo Mobile 3 era venduta in una versione standard a 109 euro e nella versione combo a 129 euro, in effetti si tratta di un aumento piuttosto importante, anche perché l’azienda quest’anno produrrà e venderà solo una versione del suo stabilizzatore per smartphone.

Se poi si considera il fatto che ormai la Osmo Mobile 3 si trova a circa 100 euro, e che – attacco magnetico a parte – l’esperienza d’uso è molto simile tra i due modelli, potrebbe forse essere più furbo pensare di acquistare il modello precedente che quello appena presentato.

Ma non fraintendetemi: con la Dji Osmo Mobile 4 c’è tantissima qualità ed il divario con i concorrenti della stessa fascia di prezzo è decisamente marcato, soprattutto grazie all’ottima applicazione che ne gestisce le funzionalità.

 

N.B. Se non doveste visualizzare il box con codice o il link all’acquisto, vi consigliamo di disabilitare l’AdBlock.

⭐️ Scopri le migliori offerte online grazie al nostro canale Telegram esclusivo.