I produttori cinesi come Huawei preoccupati dall’acquisto di ARM da parte di NVidia

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Una delle acquisizioni più importanti dell’era tecnologica recente, cioè quella di ARM da parte di NVidia o meglio, il tentativo di acquisto, pare stia preoccupando non poco il settore, soprattutto i produttori elettronici in Cina, come Huawei. Di seguito, proviamo a spiegarne il perché.

Ecco i motivi delle preoccupazioni di Huawei e altre aziende cinesi sul caso NVidia-ARM

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Stando a quanto riportano le fonti interne, le più influenti società tecnologiche del paese, tra cui appunto Huawei, hanno chiesto all’Amministrazione statale cinese nella speranza di bloccare l’autorizzazione alla transazione o che comunque vengano messi dei paletti per l’acquisizione di ARM da parte di NVidia. Infatti, la speranza di questi produttori è anche quella di poter continuare ad utilizzare l’architettura ARM, dato che nessuno vieterebbe a NVidia di cessare la produzione verso altri clienti.

Il problema poi assume anche caratteri internazionali, in quanto NVidia acquisirebbe ARM, britannica, da SoftBank, giapponese, per poi portarla negli USA, creando un presupposto sanzionatorio che escluderebbe i produttori cinesi, specie Huawei, a non poter più utilizzare i chipset ARM. Prendendo proprio ad esempio il produttore in questione, questo creerebbe problemi sia per i Kirin, sia per i chipset PC Kunpeng ed anche il chipset AI Ascend (Shengteng).

Attualmente, proprio Huawei si è rifiutata di commentare le ultime notizie, anche perché il processo di acquisizione è lungo e quindi è tutto ancora da scrivere. Certo è, che uno scenario del genere creerebbe non pochi grattacapi a tutti, dato che balla un business di oltre 40 miliardi di dollari.

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