Da quando è diventata la prima azienda della Cina per numero di smartphone venduti, Huawei ha conosciuto una serie di problemi che vanno oltre le sanzioni USA. Uno di questi è la contraffazione, dato che in patria ha fatto passare dei telefoni di scarsissima qualità per dispositivi del colosso cinese, vendendone migliaia.
Huawei: arrestati 3 truffatori per la contraffazione e la vendita di oltre 7.000 cellulari rivenduti al triplo del prezzo
La vicenda si è consumata nella provincia dello Jiangxi, nella città di Pingxiang, dove i poliziotti hanno arrestato 3 truffatori autori di questa contraffazione che coinvolge Huawei. Infatti, i tre malfattori, avevano acquistato un grosso lotto di cellulari piuttosto datati ma soprattutto economici a marchio WAJIT, che costavano l’uno l’equivalente di 5 €, facendoli diventare proprio dei Huawei.
Ma non si trattava solo di ribrandizzarli Huawei, la banda aveva da parte sua una piccola fabbrica con oltre 1300 cellulari dove c’erano inoltre: macchine per l’imballaggio, scatole contraffatte, caricabatterie, cover, display ed etichette per batterie. In più, sono stati sequestrati 3 notebook ed un computer desktop che servivano per il flashing delle ROM di questi telefoni. Dopo fatto tutto, questi malviventi li rimettevano in vendita ad un prezzo triplicato, dai 170 ai 270 yuan, circa dai 21 ai 34 €.
La cosa curiosa è che prima che riuscissero a fermarli, i 3 erano riusciti a vendere la bellezza di oltre 7.000 esemplari di questi prodotti contraffatti a marchio Huawei, con un fatturato vicino ai 2 milioni di yuan e profitti illegali di oltre 600.000 yuan.
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