Non è sicuramente il periodo migliore nella storia di un’azienda come Huawei, che sotto il profilo politico ed economico sta vivendo un momento difficile. A causa del ban degli Stati Uniti, infatti, secondo alcuni dati avrebbe perso anche il primato nel mercato degli smartphone, a vantaggio di Samsung. Oltre questo, poi, c’è tutto il discorso riguardante il 5G, con alcuni Stati che non hanno voluto adottare le sue apparecchiature 5G. Chi si è aggiunto a questa lista?
Aggiornamento 15/01: ci sono nuovi risvolti nella vicenda che vede contrapposti Huawei e Svezia sul tema del 5G. Ve ne parliamo a fine articolo.
Huawei e ZTE banditi anche dagli appalti 5G in Svezia
Da qualche ora è spuntata una notizia che sicuramente non avrà fatto piacere a Huawei. La Svezia ha deciso, infatti, di non voler adottare più le apparecchiature 5G del colosso cinese, così come quelle di ZTE. Tutte le antenne già messe in piedi dalle due aziende, dunque, dovranno essere smantellate prima del 2025, per essere sostituite da quelle di altri brand. Una situazione che rischia di rallentare la modernizzazione di questo Stato.
Sotto la pressione degli Stati Uniti anche la Svezia non ha saputo resistere. Dopo il Regno Unito, dunque, anche tale Paese ha deciso di bandire Huawei, dopo un’attenta valutazione delle forze armate svedesi e dell’agenzia di sicurezza svedese. Che sia giusto o meno, questo processo non farà altro che allungare i tempi per l’installazione di una rete 5G solida e funzionale.
La Cina si schiera contro la Svezia | Aggiornamento 22/10
Secondo le ultime informazioni in merito a tale questione, pare che la Cina stessa sia intervenuta contro la Svezia. Nelle ultime ore, infatti, il governo cinese sta sollecitando la Svezia a revocare immediatamente il ban verso Huawei e ZTE in merito alla costruzione di un’infrastruttura 5G. Stando alle parole di Zhao Lijian, un portavoce del Ministero degli Esteri, la Svezia dovrebbe dare uno sguardo obiettivo ed imparziale a tale questione, evitando di cadere nella solita retorica portata avanti dagli Stati Uniti.
Non è la prima volta che la Cina si trova a dover affrontare una questione del genere, soprattutto negli ultimi mesi. Sono diversi gli Stati, infatti, che momentaneamente hanno deciso di estromettere Huawei dal proprio Paese, a causa dei crescenti timori relativi alla sicurezza nazionale.
Huawei presenta il ricorso | Aggiornamento 07/11
Continua la diatriba tra Huawei e la Svezia, che tiene banco in merito alle infrastrutture 5G. Ora però le cose potrebbero cambiare, visto che il colosso cinese ha presentato ricorso al regolatore per le telecomunicazioni PTS contro le esclusioni dal bando di appalto. Lo stesso ente ha inviato il caso al Tribunale Amministrativo di Stoccolma, che valuterà il da farsi.
Queste le parole del Vicepresidente per l’Europa Centrale e i paesi nordici di Huawei: “La società riteneva che la decisione presa dal governo svedese non fosse positiva per i clienti né per la Svezia in generale. Speriamo quindi che il tribunale svedese esamini la questione e giunga a una decisione se il divieto è stato attuato attraverso un processo adeguato e in conformità con la legge“. Insomma, la battaglia per le reti di nuova generazione pare appena iniziata.
Si apre uno spiraglio per Huawei | Aggiornamento 10/11
Clamoroso ribaltone in Svezia per Huawei, che si vede revocare le restrizioni in merito alle infrastrutture 5G dal governo scandinavo. Tutto nasce dal fatto che il tribunale amministrativo di Stoccolma ha stabilito che Huawei ha il diritto di presentare ricorso per difendere i suoi interessi ed i suoi diritti commerciali. Questo perché le indagini e le restrizioni imposte dall’amministrazione svedese delle poste e delle telecomunicazioni non erano ben chiare e soprattutto violavano le procedure legali, dato che non ha fornito alcuna prova in merito al danno che poteva arrecare Huawei.
Questo è quanto riferisce Huawei in merito: “Siamo una società privata che opera a livello globale. Ci impegniamo a diventare un collaboratore del settore ICT svedese. Non abbiamo mai avuto gravi incidenti di sicurezza informatica negli ultimi 20 anni di attività in Svezia. Non rappresenterà alcuna minaccia per la sicurezza informatica svedese“. Inoltre, il colosso cinese ha affermato di ritenere che il tribunale abbia ascoltato ed ascolterà i casi in questione in modo equo e imparziale, proteggerà e rispetterà i diritti e gli interessi legittimi di Huawei e, allo stesso tempo, proteggerà e rispetterà i diritti e gli interessi dell’industria e dei consumatori TIC svedesi.
Anche la concorrenza è pro Huawei | Aggiornamento 18/11
Nel mentre capiamo come si svilupperà la diatriba legata al 5G di Huawei in Svezia, a parlare della situazione è la diretta rivale, nonché svedese, Ericsson. Il CEO Borje Ekholm ha parlato ai microfoni del Financial Times, pronunciandosi in maniera positiva nei confronti di Huawei. “Appartengo a quella categoria che crede che la concorrenza ci renda un’azienda migliore sul lungo termine. Può essere doloroso a breve termine, ma sul lungo termine ci spinge a essere più innovativi e a realizzare prodotti migliori per i nostri clienti.”.
Una concorrenza che ha visto Huawei ed Ericsson sia faccia a faccia che come alleati nella creazione degli standard di rete. Il CEO ha proseguito, sottolineando come l’Europa rischi di rimanere indietro con queste manovre di rallentamento in ambito 5G. “Pensate al 4G. Nel mentre l’Europa si chiedeva se fosse necessario, americani e cinesi l’hanno implementato più velocemente e l’economia delle app per i consumatori è ora dominata dalle aziende americane e cinesi. Per il 5G varrà lo stesso ma per le imprese. Rallentare il lancio del 5G è un rischio per l’economia“.
Huawei lavora con la Svezia per un compromesso | Aggiornamento 08/12
Non è detta l’ultima per la presenza del 5G di Huawei nelle infrastrutture telecomunicative in Svezia. Secondo un report di Reuters, l’azienda cinese sarebbe disposta a soddisfare tutti i requisiti richiesti dal governo svedese per la sua permanenza. “Siamo persino disposti a soddisfare requisiti straordinari, come la creazione di strutture di prova per le nostre apparecchiature in Svezia” ha dichiarato Kenneth Fredriksen, vice presidente esecutivo della sezione locale di Huawei. Al momento la situazione è ancora in bilico, con le autorità svedesi che hanno rimandato l’asta per lo spettro delle frequenze 5G.
Ericsson vuole aiutare Huawei a tutti i costi | Aggiornamento 04/01
Stando ad un report di Bloomberg, l’amministratore delegato di Ericsson Borje Ekholm ha deciso di fare pressioni sul ministro svedese Anna Hallberg. Il motivo è quello discusso in precedenza, ovvero sostenere la permanenza non solo di Huawei ma anche di ZTE nella partecipazione al 5G in Svezia. Ci sarebbe stato un intenso scambio di messaggi fra le due parti: secondo il colosso svedese, le due società cinesi dovrebbero continuare a prendere parte alla costruzione dell’infrastruttura 5G.
Stando alle regolamentazioni attuali, gli operatori nazionali dovrebbero sostituire le attuali attrezzature cinesi entro il 2025. Un ordine che non sembra andare a genio ad Ericsson, nonostante le due compagnie siano considerabili rivali. Tuttavia, questa decisione da parte del governo svedese potrebbe avere un impatto economico non indifferente sul mercato generale.
Il tribunale svedese si oppone a Huawei | Aggiornamento 15/01
Dopo circa due mesi, il ricorso di Huawei contro il divieto del 5G in Svezia è stato respinto dal tribunale svedese. L’azienda si era opposta a novembre contro la decisione delle autorità nazionali, ma si è scontrata contro un muro. Ieri la Corte ha così risposto: “Una sentenza della Corte d’appello amministrativa in un caso relativo alla legge sulla comunicazione elettronica è definitiva e quindi non può essere impugnata“. Come dichiarato da un portavoce Huawei, “la speranza era che la Corte adottasse un approccio più ampio alla questione della legge e considerasse l’appello per altri motivi, qualcosa che abbiamo presentato nel nostro appello“. A questo punto l’asta per lo spettro delle frequenze 5G riprenderà il prossimo 19 gennaio. Resta da capire se per Huawei questa decisione sarà definitiva o meno.
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