Xiaomi Mi 10 Ultra è ufficialmente fra noi e, con esso, anche le tecnologie che hanno fatto tanto clamore in fase di presentazione. Il numero “120” si è rivelato piuttosto ricorrente: display a 120 Hz, fotocamera con zoom 120x e batteria con ricarica a 120W. Concentrandoci su quest’ultimo comparto, l’unità di alimentazione al suo interno non batte soltanto il record di ricarica cablata, ma anche di quella wireless a 55W. Numeri che fanno sicuramente impressione, sia nel bene che nel male: in rete c’è già chi si chiede quanto faccia bene alla batteria così tanta potenza. Per questo Xiaomi ha deciso di snocciolare qualche dato in più, oltre a spiegare il loro funzionamento più nel dettaglio.
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Xiaomi Mi 10 Ultra: spiegato nel dettaglio il funzionamento dei suoi standard di ricarica
All’interno del teardown abbiamo già avuto modo di vedere com’è fatto al suo interno Xiaomi Mi 10 Ultra. In particolar modo la batteria da 4.500 mAh, in grado di passare dallo 0% al 100% in circa 30 minuti. In teoria dovrebbe impiegare 23 minuti, ma è una tempistica che sta venendo smentita dai primi test effettuati sul nuovo pupillo di casa Xiaomi. Tempistiche a parte, quanto è sensato utilizzare così tanti Watt per ricaricare una batteria di uno smartphone? Ogni volta che trattiamo di ricarica rapida c’è chi legittimamente mette sul tavolo il discorso “longevità”, asserendo che la batteria rischi di degradarsi molto più velocemente che con una ricarica più modesta.
Come funziona il circuito di ricarica
Secondo i test condotti in laboratorio da Xiaomi, la batteria di Mi 10 Ultra ha una differente gestione della tensione rispetto alle batterie normali. L’alimentatore da 20V 6A passa da un controller creato ad hoc da Qualcomm che separa il segnale in due, convertendolo in due output a 10V 6A l’uno. Questo segnale viene poi riunificato, divenendo da 10V 12A e venendo infine diviso in due, dato che la batteria di Mi 10 Ultra è composta da due unità collegate fra loro. Il tutto avviene con un’efficienza di conversione del 98,5%, riuscendo a mantenere stabile il flusso di ricarica. Essendoci poca dispersione di energia c’è anche poca dispersione di calore nel processo, senza stressare l’intero circuito.
Nuova doppia batteria al grafene
Per quanto riguarda la batteria di Xiaomi Mi 10 Ultra, è stata integrata una nuova batteria “a farfalla”, vista la succitata doppia struttura. Le due unità da 2.250 mAh hanno più spazio a disposizione, avendo un circuito di protezione più piccolo dei precedenti. A ridurre ulteriormente il calore c’è un apposito materiale dietro a questo circuito, prolungando così la durata nel tempo della batteria. Le celle di questa hanno un design a bassa resistenza interna, ridotta del 36% rispetto alle batterie tradizionali. Questa conformazione permette di avere meno dispersione pur ricaricandosi più velocemente e ciò si traduce in una diminuzione delle temperature fino a 4,8° C.
Inoltre, il Mi 10 Ultra aggiunge un nuovo materiale altamente conduttivo a base di grafene sull’elettrodo positivo della batteria. Basti pensare che ha una conduttività pari a 1000 volte quella dei materiali tradizionali. Il collegamento con la scheda madre utilizza un doppio connettore FPC più spesso e ad impedenza minore, evitando surriscaldamenti.
Hardware e software aumentano la longevità
La tecnologia Battery Sense monitora l’effettiva tensione che arriva alle celle, evitando possibili errori del circuito. C’è anche un algoritmo che bilancia le celle per evitare sovraccarichi su quelle ad alta tensione ed eccessive scariche su quelle a bassa, prolungando la durata della batteria di Xiaomi Mi 10 Ultra. Xiaomi ha integrato un totale di 34 misure di protezione per garantirne la sicurezza, superando la certificazione TÜV Rheinland Safe Fast Charge Certification 3.0. Se tutto ciò non bastasse, è stato aggiunto un chip di sicurezza indipendente con cui disattivare la ricarica a 120W se viene rivelato qualcosa di anomalo. Infine, sulla porta USB Type-C si utilizza un materiale in lega di rodio/rutenio che resiste maggiormente alla corrosione.
Xiaomi ci fa anche sapere che avrebbe potuto integrare una batteria più contenuta ed ottenere velocità di ricarica ancor maggiori. Tuttavia, ha preferito optare per un amperaggio di 4.500 mAh, con cui poter garantire una longevità adeguata che non si degradasse troppo nel tempo. Effettuando 800 cicli di ricarica (pari ad 1 ricarica al giorno per più di 2 anni) l’efficacia della batteria non scende sotto al 90%, quando solitamente dopo 400 cicli si scende al 60%.
E la ricarica wireless a 50W?
Oltre alla Mi Charge a 120W, Xiaomi Mi 10 Ultra è anche in grado di ricaricarsi senza fili con una potenza massima di 50W. Anche in questo caso l’azienda parla di 40 minuti per passare dallo 0% al 100%, ma i primi test evidenziano tempi di circa 55 minuti. Anche in questo caso tempistiche così brevi sono permesse da una nuova architettura 4:2. Xiaomi ha preso le due pompe di ricarica e, anziché in serie, le ha disposte in parallelo, pur mantenendo un grado di efficienza pari al 98,5%. Queste pompe si collegano alla batteria tramite l’ausilio (anche in questo caso) di materiale in grafene ad alta conduttività.
Ad essere stata modificate sono anche le bobine di ricarica contenute nel circuito. Queste utilizzano una tecnologia di avvolgimento nano-cristallina a 5 strati e multi-filo, rendendo il campo magnetico più denso ed efficace contro le perdite in fase di ricarica.
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