Era nell’aria e adesso è ufficiale: gli USA hanno deciso di bannare TikTok e WeChat. L’amministrazione di Donald Trump decide così di mettere in atto Clean Network, il programma con cui “ripulire” la nazione dalla “minaccia cinese”. Termini forti ma che sono stati adottati in più occasioni dal governo statunitense, in particolar modo dal segretario di stato Mike Pompeo. Dalle parole si è passati ai fatti: gli USA hanno pubblicato due ordinanze esecutive in cui si proibisce l’utilizzo delle due app di matrice cinese.
Aggiornamento 12/08: un report interno svelerebbe quali sarebbero le conseguenze del ban per TikTok. Trovate tutto a fine articolo.
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Il governo Trump decide per il ban USA delle app TikTok e WeChat
In entrambe le ordinanze si specifica che TikTok e WeChat minano alla sicurezza nazionale, alla politica estera e all’economica degli Stati Uniti. Secondo il governo Trump, le due app consentirebbero al Partito Comunista Cinese di “accedere alle informazioni personali e proprietarie degli americani“. Inoltre, con TikTok si sarebbe vista una censura da parte dello stato cinese di questioni politicamente sensibili, come nel caso delle proteste di Hong Kong o delle minoranze musulmane in Cina.
A partire da oggi, ci vorranno 45 giorni affinché gli ordini esecutivi entrino in azioni, pertanto il 20 settembre è la data ultima prima della modifica. A nulla sono valsi gli sforzi da parte di ByteDance di “occidentalizzarsi”, come nel caso dello spostamento dei propri data center in Europa. Già in precedenza gli USA avevano vietato l’utilizzo dell’app da parte dei membri del congresso, ma dal 20 settembre sarebbe tagliato fuori qualsiasi cittadino americano. A questo punto pare proprio che l’unico modo per continuare ad operare normalmente sarebbe farsi acquistare da una realtà come Microsoft. Nel frattempo, l’americana Instagram ha ben deciso di lanciare Reels, a tutti gli effetti il diretto concorrente di TikTok.
Aggiornamento 07/08
Sul sito ufficiale di TikTok è stato pubblicato il comunicato ufficiale di risposta alla decisione del governo Trump.
“Siamo scioccati dal recente Ordine Esecutivo, emesso senza un giusto processo. Per quasi un anno, abbiamo cercato di impegnarci in buona fede con il governo degli Stati Uniti per fornire una soluzione costruttiva alle preoccupazioni che sono state espresse. Ciò che abbiamo riscontrato invece è stato che l’Amministrazione non ha prestato attenzione ai fatti, ha dettato i termini di un accordo senza passare attraverso procedure legali standard e ha cercato di inserirsi nelle negoziazioni tra imprese private.
Abbiamo chiarito le nostre intenzioni di lavorare con i funzionari competenti per ideare una soluzione a vantaggio dei nostri utenti, creatori, partner, dipendenti e della più ampia comunità negli Stati Uniti. Non vi è stato, e continua ad esserlo, nessun giusto processo o aderenza alla legge. Il testo della decisione indica chiaramente che si è fatto affidamento su “rapporti” senza nome senza citazioni, timori che l’app “possa essere” utilizzata per campagne di disinformazione senza prove di tali paure e preoccupazioni per la raccolta di dati che è lo standard del settore per migliaia di app mobili in tutto il mondo. Abbiamo chiarito che TikTok non ha mai condiviso i dati degli utenti con il governo cinese, né censurato i contenuti su sua richiesta. In effetti, rendiamo disponibili le nostre linee guida per la moderazione e il codice sorgente dell’algoritmo nel nostro Centro per la trasparenza, che è un livello di responsabilità a cui nessuna società paritaria si è impegnata. Abbiamo persino espresso la nostra disponibilità a perseguire una vendita completa dell’attività statunitense a una società americana.
Questo Ordine Esecutivo rischia di minare la fiducia delle imprese globali nell’impegno degli Stati Uniti per lo Stato di diritto, che è servito da calamita per gli investimenti e ha stimolato decenni di crescita economica americana. E costituisce un precedente pericoloso per il concetto di libera espressione e mercati aperti. Perseguiremo tutti i rimedi a nostra disposizione al fine di garantire che lo stato di diritto non venga scartato e che la nostra azienda ei nostri utenti siano trattati in modo equo, se non dall’Amministrazione, quindi dai tribunali statunitensi.“
Aggiornamento 12/08
Reuters afferma di aver messo le mani su uno dei documenti che compongono l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump. Nei fogli letti sono riportate le conseguenze che comporterebbe la conferma del ban nei confronti di TikTok. Secondo quanto riportato, verrebbe tolta dagli store di app Google ed Apple, impedendo agli utenti di poterla scaricare liberamente. Un’ulteriore spada di Damocle sarebbe rappresentata dal vietare alle aziende americane di fare pubblicità sul social.
Finora queste due erano state soltanto ipotesi, ma questo documento, inviato ad alcuni sostenitori del governo, confermerebbe la volontà della presidenza americana. Il tutto è stato confermato a Reuters da parte di una fonte interna vicina alla vicenda. Secondo gli analisti questa mossa comporterebbe una possibile paralisi della crescita del social di ByteDance. Anche in vista degli ingenti investimenti che l’azienda ha in mente per compensare il lavoro dei propri content creators.
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