Huawei, spinta dagli ultimi avvenimenti, è sempre più in procinto di attuare una totale rivoluzione nella componentistica della sua tecnologia. Infatti, pare che abbia iniziato un processo di indipendenza tecnologia, soprattutto dagli USA, per i suoi dispositivi. Come? Grazie al nuovo progetto Nanniwan.
Huawei, il progetto Nanniwan partirà dai prossimi notebook, che saranno privi di tecnologia USA
Secondo quanto riportato dai media cinesi, Huawei partirà con l’ambizioso progetto Nanniwan dalla nuova gamma di notebook e dal nuovo business degli smart screen, che saranno realizzati senza alcuna componente hardware americana. Questo processo di indipendenza tecnologica però, il colosso cinese l’aveva già avviato con i Huawei P40, che dopo essere arrivato senza Servizi Google, ha fatto anche a meno di tecnologia USA a livello hardware. O almeno erano queste le parole di Yu Chengdong, confermate poi dal CEO Ren Zhengfei.
Lo stesso Ren ha dichiarato che tutto questo è dovuto dalla globalizzazione e che questo ha portato grossi problemi. In più, ha affermato che Huawei è in grado di rifornirsi completamente, sebbene siano stati acquistati ancora chipset Qualcomm. Non si sa ancora inoltre quanti chip verranno acquistati quest’anno, ma è sicuro che l’aumentare della spesa a 18.7 miliardi di dollari in componenti, ha portato il brand a dipendere ancora dagli USA, ma con il progetto Nanniwan, tutto questo cambierà.
Piccola curiosità: il progetto Nanniwan si chiama così perché affonda le radici nel recente folklore cinese, dato che si riferisce ad una canzone propagandistica degli anni ’40 dove il piccolo borgo di Nanniwan appunto si difese dall’avanzata giapponese diventando totalmente autosufficiente sia per il cibo e sia per gli indumenti, diventando simbolo di resistenza. Huawei ci ha visto giusto anche nei riferimenti.
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