Nel panorama degli wearables odierni, TicWatch Pro 4G rappresenta una mosca bianca. Mobvoi ha ben pensato di risolvere il problema dell’autonomia degli smartwatch con una trovata tanto particolare tanto quasi geniale. Ha ingegnerizzato un doppio display, unendo il concetto di display a colori canonico con quello monocromatico LCD dei vecchi orologi digitali. Così facendo, TicWatch Pro 4G è in grado di capire quando switchare fra uno e l’altro, risparmiando batteria sul lungo termine. Ma cosa si nasconde dietro ad una trovata hardware del genere ce lo svela JerryRigEverything.
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JerryRigEverything smonta pezzo per pezzo TicWatch Pro 4G
All’interno di TicWatch Pro 4G c’è una batteria da 415 mAh, un’amperaggio tutto sommato nella media degli smartwatch in commercio. Ciò che migliora la sua durata è il display a doppio strato, per quanto non sia da record: con un utilizzo misto si ottengono circa 2 giorni di autonomia. Le cose cambiano non poco se si utilizzasse esclusivamente il display monocromatico: in tal caso, i giorni di autonomia salgono a 30. Quando lo si utilizza normalmente si sfrutta il display AMOLED, mentre quando non lo si usa passa allo strato FSTN posto sopra ad esso. Sopra ad essi è posto un vetro protettivo anti-graffio, come dimostrano i testi col taglierino di JerryRigEverything.
Purtroppo l’unico modo per mostrarci il doppio display dall’interno comporta la distruzione della scocca. Una volta tolto il pannello AMOLED (ormai distrutto per la manovra) si può “vedere” il pannello superiore. Uso il virgolettato perché l’acronimo FSTN sta per “Film Super Twisted Nematic“. Lo schermo è quasi trasparente, anche perché altrimenti non sarebbe possibile vedere quello AMOLED posto al di sotto. Nel momento in cui si attiva si accendono i pixel necessari per restituire l’Always-On Display in bianco e nero a basso consumo. Una tecnologia molto intrigante e che ci auguriamo di poter rivedere nei modelli futuri.