Arrivato da pochi giorni e già deve superare il primo scoglio per le vendite: POCO M2 Pro è finito nell’occhio del ciclone in quanto in esso sono preinstallate alcune app di derivazione cinese ad oggi bandite in India, unico paese che attualmente usufruisce dello smartphone medio-gamma. L’azienda ha deciso di correre ai ripari.
POCO M2 Pro: l’azienda si scusa con la community in India e promette un aggiornamento che eliminerà le app bannate
An open letter to the entire POCO community. pic.twitter.com/JcvjTXh7lk
— #POCOForIndia (@IndiaPOCO) July 9, 2020
Quando è stato presentato due giorni fa, l’entusiasmo in India, patria “spirituale” di POCO, per l’M2 Pro era alle stelle. Infatti, il mid-range è dotato di caratteristiche molto interessanti a prezzi più che ragionevoli e quindi è sicuramente il candidato a must buy sulle rive del Gange. Ma sia POCO che gli utenti non avevano fatto i conti con un piccolo particolare: i sample che sono giunti ai recensori indiani, riportano app preinstallate di derivazione cinese che sono incluse nel novero di quelle bannate proprio in quel paese.
POCO, appreso questo, è dovuta correre subito ai ripari. Anzitutto, ha scritto una lettera di scuse alla sua Community dove giustifica questo “errore” sostenendo che le app pre-installate fossero state inserite prima del suddetto ban indetto dal Governo Indiano. Nonostante ciò, l’azienda assicura che nessun dato è stato raccolto e condiviso con nessun altro. In più, ha promesso che ci sarà presto un aggiornamento OTA che sistemerà tutto.
Insomma, i problemi sorti in India per tutti i produttori cinesi sono sempre più intricati, ma è possibile che si possa continuare con una situazione del genere? Molte applicazioni sono all’ordine del giorno e vedersele bannate per qualcuno può essere davvero scomodo. E se POCO deve fare retromarcia, allora la soluzione è ancora lontana.
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