ARM Cortex-X1 si prepara ad eliminare il divario fra Android ed Apple

arm

Dopo le difficoltà incontrate in seguito al ban USA, in queste settimane ARM Holdings ha presentato quelle che saranno le innovazioni in ambito CPU e GPU. Per il 2021 viene introdotta la nuova architettura computazionale Cortex-A78, assieme alla nuova scheda grafica GPU Mali-G77. Una delle novità che più ha attirato l’attenzione è ARM Cortex-X1, un qualcosa di inedito ed inaspettato per il settore.

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ARM presenta la nuova CPU Cortex-X1: ecco come cambieranno le performance

Da anni la polarizzazione fra il mondo Android e quello Apple accende i dibattiti in tutto il mondo, con schieramenti che generano anche discussioni piuttosto accese. Chi dice di preferire l’ecosistema mobile di Cupertino lo fa sotto due fronti: quello degli aggiornamenti e quello delle prestazioni. Mettiamo per il momento da parte il discorso updates, fattore su cui sembra esserci poco da fare, data l’enorme frammentazione del mercato Android. Per quanto riguarda quello delle prestazioni, si sottolinea come gli iPhone, pur essendo meno potenti sulla carta dei top di gamma Android, riescano ad offrire performance di livello superiore.

Da anni, infatti, si discute sulla evidente superiorità dell’architettura utilizzate dalle CPU Apple, che ricordiamo vengono prodotte su misura tramite TSMC. Per questo si è deciso di creare ARM Cortex-X1, nuova serie che potenzialmente potrebbe livellare la competizione.

arm cortex-x1

La serie X1 fa parte di un più ampio programma Cortex-X Custom, il cui intento è quello di aumentare le prestazioni. ARM parla di un boost del +30% rispetto all’architettura ARM Cortex-A77, la stessa utilizzata a bordo dello Snapdragon 865. È più veloce anche del nuovissimo standard A78, con migliorie che portano un +22% sulle operazioni in single thread. Per non andare a discapito dell’autonomia, questo boost avviene in quelle che vengono definite “brevi raffiche”, senza portarle avanti troppo a lungo.

La nuova architettura octa-core aggiunge 1 x Cortex-X1 alla combo 3 x Cortex-A78 e 4 x Cortex-A55, migliorando le prestazioni di picco del 30% rispetto all’accoppiata A77/A55. In poche parole: il core A55 si occuperà delle operazioni a basso regime, quello A78 darà il miglior compromesso fra potenza e consumi e l’X1 lo possiamo vedere come una sorta di “NOS” per il motore. Con ARM Cortex-X1 si è pensato anche al machine learning, le cui performance sono raddoppiate rispetto ad A77. Non finisce qua: ARM Cortex-X1 permetterà di avere una responsività maggiore per la UX, con app più veloci nel caricamento ed uno scrolling delle pagine web più fluido.

ARM Cortex-X1 rappresenterà il futuro dei SoC Android

ARM pensa a queste novità in vista di quelli che saranno gli smartphone del futuro, dotati di più schermi e/o pieghevoli. Nell’ottica futura, c’è la volontà che questi dispositivi puntino a sostituire gli attuali notebook: ci vorrà ancora tempo, ma la strada è quella giusta. Tuttavia, si tende a precisare come, al netto di queste novità, ARM Cortex-X1 potrà competere con l’attuale Apple A13, ma non con il prossimo Apple A14, forte del suo arrivare più tardi sul mercato. Fatto sta che il divario si accorcerà e noi acquirenti non possiamo che esserne contenti.

Ne riparleremo sicuramente dal 20211, con lo Snapdragon 875 che dovrebbe essere il primo SoC ad usufruire dell’architettura ARM Cortex-X1, così come le soluzione Samsung Exynos. Sicuramente non sarà il caso dei SoC Kirin di Huawei, data l’impossibilità di usufruire di tecnologie di provenienza statunitense.

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