Non è sempre facile giudicare uno smartphone al netto di quello che si trova sul mercato. Questo tipo di ragionamento, però, non può assolutamente essere fatto da un qualsiasi recensore che si rispetti. Deve essere chiaro, infatti, che la qualità di un prodotto dipende anche da quello che tutti i concorrenti hanno già prodotto. Se c’è qualcosa di meglio, realizzato con maggior cura, quello è lo standard da prendere in considerazione. Xiaomi Mi 10, dunque, quest’anno ha come riferimento tanti altri brand che, senza troppi giri di parole, hanno tirato fuori smartphone convincenti sotto tanti punti di vista. Sarà riuscito, quindi, a sorprenderci questo device? Come si sarà comportato nell’utilizzo quotidiano? Scopritelo insieme a noi, all’interno della nostra recensione completa.
Recensione Xiaomi Mi 10
Indice
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Abbiamo avuto modo di provare solo il dispositivo, senza poter guardare da vicino la confezione di vendita. Ci è stato spedito, infatti, solo lo smartphone, senza alcun accessorio, quindi non possiamo darvi un reale feedback su tutte le componenti che fanno parte di tale box. All’interno della confezione, comunque, troverete:
- Xiaomi Mi 10;
- alimentatore da parete con presa europea;
- cavo USB/USB Type-C per la ricarica;
- adattatore da USB Type-C a jack audio da 3,5 mm;
- cover protettiva trasparente in TPU morbido;
- spilletta per la rimozione dello slot SIM;
- scheda di garanzia;
- breve manuale d’istruzioni per l’utente.
Design & Materiali
Cominciamo subito col dire che Mi 10 è realizzato in maniera impeccabile. A livello costruttivo, infatti, non ho notato alcuna sbavatura, anche in un modello di questo tipo che è già stato maneggiato da tanti altri recensori. Non so se si tratti di un’unità di pre-produzione, poi, ma ho notato una certa fragilità del vetro frontale, che non mi sarei aspettato. Al di là di questo aspetto, comunque, tutta la struttura posta sul retro, realizzata in vetro, non restituisce alcun gioco di luce nella nostra colorazione Twilight Grey, mostrando comunque bordi arrotondati lungo tutto il frame. Ad interrompere queste linee ci pensa il modulo fotografico posizionato sulla sinistra, che vanta ben 4 diversi sensori fotografici ed il doppio flash LED. Come molti di voi avrete intuito, però, le impronte che si accumulano sul retro vi faranno subito rimpiangere di non aver a disposizione una superficie satinata.
Questo smartphone mostra una curvatura anche del vetro frontale, praticamente uguale a quella che troviamo sul retro. Non resta molto spazio, dunque, per la cornice in alluminio, che comunque ospita sul profilo destro il tasto di accensione/spegnimento ed il bilanciere del volume. Dalla parte opposta, però, non troviamo assolutamente nulla, perché lo slot per la singola nano SIM è stato posizionato in basso. Affianco a quest’ultimo, dunque, troviamo anche lo speaker stereo, il microfono principale e l’ingresso USB Type-C. Come se non bastasse, però, questo device presenta anche in secondo speaker, nella parte alta, che fa compognia al tanto atteso sensore IR e ad un secondo microfono.
Dalla capsula auricolare, quindi, uscirà solo l’audio in chiamata. Abbiamo apprezzato, quindi, questa scelta da parte dell’azienda di non sfruttare tale componente per integrare il secondo speaker. Grazie ad esso, infatti, la capsula è molto più contenuta nelle dimensioni, occupando una superficie minore rispetto a quella di tanti altri prodotti concorrenti. Vogliamo lasciarvi, infine, con qualche delucidazione in merito alle dimensioni del prodotto, che misura 162,6 x 74,8 x 8,96 mm, con un peso di 208 grammi. Si tratta di un terminale, quindi, che non risulta essere troppo maneggevole nell’utilizzo quotidiano. Malgrado questo, il peso è ben distribuito e dopo qualche giorno non sentirete quasi più di avere a che fare con queste dimensioni.
Display
Su Xiaomi Mi 10 troviamo un display da 6,67″. Si tratta ovviamente di un’unità AMOLED con risoluzione FHD+ (2.340 x 1.080 pixel), con una luminosità massima di 800 nit e refresh rate pari a 90Hz. Tutto protetto, poi, da un Corning Gorilla Glass 5. Questa componente presenta, poi, anche un sistema di protezione degli occhi, che riduce la luce blu emessa dal pannello, affaticando molto meno la vista dell’utente. Ve ne sarete, inoltre, sicuramente accorti ma nella parte alta sinistra trova spazio un piccolo foro, contenente la selfie camera. Si tratta, comunque, di un’unità davvero contenuta a livello di dimensioni, risultando identica a quella montata su OPPO Find X2 Pro.
A conti fatti, tale display offre colori ben tarati, non troppo saturi. Nel caso in cui non vi soddisfi la tonalità scelta dal sistema, avrete modo di modificarla comunque tramite l’apposito menù. Non ho notato, dunque, alcun disturbo, con bianchi e neri che sono abbastanza fedeli. Anche sotto la luce diretta del sole, poi, è abbastanza semplice vedere tutti i contenuti a schermo. Su Mi 10 troviamo, infatti, un buon sensore di luminosità, anche piuttosto reattivo, che calibra sempre nella maniera esatta la retroilluminazione del pannello. A differenza di tanti altri prodotti concorrenti, poi, il trattamento oleofobico del vetro frontale è discreto, raccogliendo davvero poche impronte.
Mi sono trovato piuttosto bene con il touchscreen, anche se reputo la vibrazione al tocco non del tutto precisa. Anche impostandola al massimo, infatti, sembra quasi che lasci la scia, non restituendo il feedback che avrei sperato. Malgrado questo, però, non ho avuto nessun problema nell’utilizzo quotidiano, navigando con questo smartphone, in quanto la reattività è sempre al top. Aiuta sicuramente anche il refresh rate a 90Hz che, da un certo punto di vista, rende tutto più scattante e veloce, soprattutto nelle fasi più concitate. Questo grazie anche ad una frequenza di campionamento maggiore rispetto al passato, che arriva fino a 180Hz.
Sistemi di Sblocco
All’interno di questo capitolo voglio analizzare in dettaglio i due sistemi di sblocco principali presenti su tale unità, dunque il sensore per le impronte digitali posto sotto il display ed il Face Unlock.
Analizzando il primo metodo, dunque lo sblocco tramite sensore biometrico, devo ammettere che quello montato su Mi 10 è sicuramente alla pari con quelli presenti sulla maggior parte dei top di gamma presenti sul mercato. Si tratta, quindi, di un’unità veloce e precisa, che non vi farà assolutamente rimpiangere la vecchia componente fisica. Non sono rimasto entusiasta di alcune animazioni che si intravedono subito dopo lo sblocco del device, ma questo tipo di problema sicuramente potrà essere risolto con un futuro aggiornamento. C’è un appunto da fare, però. Nel caso in cui non attiviate l’always on display, continuerebbero a valere tutte le considerazioni fatte in precedenza. Cambia tutto, invece, quando si va ad attivare questa modalità. All’improvviso, infatti, il riconoscimento dell’impronta diventa molto più lento ed impreciso, ma è una situazione che non si presenta nel 100% dei test. Anche dopo un reset del dispositivo ho continuato a notare questa criticità che, a parer mio, non dovrebbe essere assolutamente presente su un prodotto di questo tipo.
Dando un’occhiata al riconoscimento facciale, è doveroso specificare fin da subito come si tratti di uno sblocco in 2D. Lo smartphone, infatti, sfrutta la fotocamera frontale e, dunque, questo sistema presenta dei grossi limiti. Nessun problema durante le ore diurne, ma di notte non è praticamente possibile fare affidamento solo a questo metodo di sblocco. Al buio totale, infatti, non verrà mai riconosciuto il nostro volto. Trattandosi, poi, di un sistema comunque meno sicuro rispetto a quello biometrico, ne sconsigliamo l’utilizzo.
Hardware
Con questo Mi 10 l’azienda non ha voluto davvero badare a spese. Questo, quindi, ha avuto un risvolto positivo in termini di performance. A bordo di tale dispositivo, infatti, troviamo un SoC Qualcomm Snapdragon 865, dunque un processore octa-core con frequenza di clock massima pari a 2,84GHz. Dando un’occhiata all’architettura di tale chipset, troviamo tale schema: 4 x Cortex-A55 a 1,8GHz + 3 x Cortex-A77 a 2,42GHz + 1 x Cortex-A77 a 2,84GHz. A questo si accompagnia anche una GPU Adreno 650, da 587MHz.
Siamo al top con le prestazioni, anche se come spesso accade sui prodotti Xiaomi appena usciti, il meglio deve ancora venire. Credo che la fluidità sia buona ma, con un minimo di ottimizzazione in più, potrebbe essere anche migliore. Spesso si notano alcuni lag nelle animazioni, chiudendo o aprendo qualche app, segno che il team di sviluppo deve ancora mettere a punto il sistema per cercare di sfruttare l’hardware come merita di essere sfruttato. Questo non toglie che le performance siano comunque elevate, anche quando si utilizza in maniera pesante il prodotto. A causa di questa scarca ottimizzazione, però, perde qualche punto rispetto alla concorrenza, in attesa ovviamente che la situazione migliori con qualche update.
Qui troviamo, comunque, piena compatibilità con un sistema legato all’intelligenza artificiale, che sembra funzionare bene anche sui consumi. Questo smartphone si comporta bene in ogni situazione, mantenendo nel multitasking diverse app aperte in background. Mi 10 può contare, infatti, su una memoria RAM LPDDR5 da 8GB, così come su uno storage interno affidato a 128GB (nella nostra versione), di tipo UFS 3.0. Si tratta, dunque, di un quantitativo di memoria che, in generale, vi permette di portare a termine qualsiasi compito senza alcun problema. Anche nel caso in cui voleste dilettarvi nella visione di qualche serie su Netflix, Amazon Prime Video e Disney+, tra l’altro, potrete sfruttare la compatibilità con il sistema Widevine di tipo L1, che quindi vi permetterà di accedere ad uno streaming ottimo dal punto di vista qualitativo.
Sono rimasto particolarmente soddisfatto anche delle prestazioni restituite in gaming. Su titoli del calibro di PUBG, Real Racing 3 e Call of Duty Mobile non ho avvertito mai nessun problema. Non si notano cali di frame o lag, dunque le partite scorrono via in maniera piuttosto fluida. Questo aspetto potrebbe, poi, andare a pesare sui consumi e, in particolar modo, sulle temperature raggiunte dalla CPU. A dire il vero, però, non ho mai avvertito un calore preoccupante sulla parte posteriore del dispositivo. Nonostante questo credo che il sistema di circolazione dell’aria interno possa svolgere anche un lavoro migliore. Sebbene la temperatura esterna non sia mai eccessivamente alta, come già detto, talvolta supera comunque il limite di sopportabilità, per poi rientrare entro termini accettabili. Sono convinto, quindi, che il sistema di raffreddamento a liquido, presente su questo Xiaomi Mi 10, entri a regime sempre leggermente in ritardo.
Benchmark
Software
Nel momento in cui stiamo scrivendo questa recensione a bordo di Mi 10 troviamo la MIUI 11.0.9.0 (QJBEUXM) Stabile, basata ovviamente su Android 10, con le patch di sicurezza di marzo di quest’anno. Nulla di nuovo, dunque, rispetto a quanto visto già su altri modelli del brand, perlomeno dal punto di vista grafico. Come sempre, infatti, la nuova MIUI 11 si mostra in tutto il suo splendore, offrendo un livello di personalizzazione davvero elevato e nuove animazioni in stile Google Pixel. Nonostante questo, il software sviluppato da Xiaomi non ha quasi nulla a che vedere con Android stock, tranne qualche funzione standard come il tema scuro all’interno dell’interfaccia.
Sono sempre stato un estimatore di questa ROM, dunque posso confermare che si tratta di una delle migliori personalizzazioni presenti sul mercato. Altri brand, però, stanno cominciando a tallonarla, dunque il suo primato è in serio pericolo. Al di là di questo, comunque, vediamo come ora tutte le linee siano molto più morbide, in qualsiasi menù e app di sistema. Xiaomi ha fatto un gran lavoro in tal senso, portando una ventata di freschezza rispetto alla MIUI 10, anche sotto il profilo del numero di modifiche da apportare al sistema. Oltre a poter scegliere fra diversi Temi, infatti, avremo modo anche di selezionare l’always on display. Sotto questo aspetto, il brand mette a disposizione una serie di grafiche davvero eleganti, che non faranno assolutamente sfigurare il vostro smartphone.
Sicuramente il software è uno dei punti di forza di questo prodotto ma, ancora una volta, deve essere affinato. Durante la navigazione all’interno dell’interfaccia, così come nelle singole applicazioni, si notano talvolta alcuni lag che, su un prodotto di questo tipo, non mi aspetto di trovare. Non manca occasione, poi, per assistere alla chiusura improvvisa di qualche programma, senza un motivo valido. Nonostante questo, però, non mi è mai capitato di incorrere in un crashdell’applicazione durante il suo utilizzo. Dando un’occhiata anche alle stesse animazioni, poi, ho potuto constatare come spesso queste non siano così fluide e precise come ci si aspetterebbe. Questo, dunque, è un chiaro segno del fatto che l’azienda deve lavorare ancora molto sull’ottimizzazione di Mi 10.
Tutti gli appassionati del brand non rimarranno delusi. Continua ad essere presente, infatti, la possibilità di creare un secondo spazio, così come quella di sfruttare la modalità Turbo nei videogiochi. All’interno di quest’ultima, dunque, sarà possibile personalizzare la risposta del dispositivo alla ricezione di messaggi, o notifiche di altro tipo, durante le fasi di gioco. Non manca, poi, neanche la “nuova” funzione Benessere digitale e Controllo genitori, che permette di monitorare l’utilizzo dello smartphone e di aggiungere restrizioni e limitazioni per alcuni contenuti.
Fotocamera
Xiaomi Mi 10 offre un comparto fotografico di tutto rispetto, che non mostra però alcun sensore con zoom ottico dedicato. Nonostante questo, però, segue la filosofia che molte persone continuano a portare avanti in ambito smartphone: lo zoom ottico, in fin dei conti, lo si utilizza ben poco. Andando oltre queste considerazioni, comunque, vediamo come su tale unità trovino spazio una lente principale da 108MP, dunque un sensore Samsung con apertura f/1.69 e stabilizzazione ottica dell’immagine, coadiuvato dalla presenza di un sensore grandangolare da 13MP con FOV fino a 123°, un sensore di profondità da 2MP e, infine, un obiettivo per le macro sempre da 2MP, con apertura f/2.4.
Come scatta le foto durante le ore diurne? Questo smartphone si comporta molto bene di giorno, riuscendo a bilanciare bene il bianco e a restituire colori abbastanza fedeli alla realtà. Sebbene la quarantena non mi abbia permesso di provare fino in fondo le potenzialità di tale modulo, devo specificare come tutte le immagini siano frutto del lavoro anche dell’HDR automatico. Dando un’occhiata agli scatti, infatti, ne troviamo alcuni in controluce che mostrano proprio il lavoro di questa modalità, atta a gestire al meglio tutti i contrasti. Vi ricordo, comunque, che con le impostazioni standard le foto vengono scattate con una risoluzione di 25MP. Nel caso in cui si voglia sfruttare a pieno le potenzialità di tale modulo, impostando i 108MP, sarà necessario accedere alla relativa modalità di scatto. Ovviamente, però, in questo caso non sarà possibile utilizzare la lente grandangolare, così come quella dedicata alle macro.
Vi lasciamo qui sotto anche le foto scattate con la lente grandangolare durante le ore di luce. Osservando queste immagini, dunque, pare chiaro come Xiaomi abbia lavorato bene anche da questo punto di vista, restituendo una buona qualità. A mio avviso, però, i colori sono davvero troppo saturi, e questo aspetto tende a far risaltare anche una qualità dell’immagine inferiore rispetto a quella espressa dalla camera principale, rivelando un numero di dettagli nettamente inferiore.
Passando alle foto scattate in notturna, devo evidenziare un leggero calo della qualità con il sensore principale. Malgrado questo, le foto sono più che sufficienti, soprattutto nel caso in cui venga sfruttata la modalità notte. Come sempre, infatti, tale modalità esprime il meglio dall’algoritmo dedicato a tale comparto, mostrando un maggior contrasto, una gestione delle luci nettamente migliore ed un attuando anche un leggero bilanciamento dei colori. Questo vale, ovviamente, per tutte le foto scattate con il sensore prodotto da Samsung, così come con lo zoom 2x che va semplicemente a croppare l’immagine di questo obiettivo principale. Non consiglio, però, l’utilizzo della lente grandangolare nelle ore serali, perché la maggior parte degli scatti mostreranno un elevato rumore fotografico, con conseguente impastamento dei colori.
Nel corso dei nostri test, comunque, abbiamo provato anche a mettere in difficoltà il device. Combinando la modalità macro con il doppio flash LED, però, questo Mi 10 si è comportato abbastanza bene, dimostrando ancora una volta di essere in possesso di una messa a fuoco automatica più che soddisfacente. Qui non troviamo, poi, il sensore laser per la messa a fuoco rispetto al Mi 10 Pro, ma non se ne sente troppo la mancanza.
Come vi abbiamo già mostrato precedentemente, sulla parte frontale troviamo un foro che integra la selfie camera da 20MP. Questa mi ha soddisfatto e credo che le foto siano assolutamente idonee ad una condivisione sui social. In condizioni ottimali, infatti, la definizione è buona, così come il bilanciamento delle luci. Non mancano, comunque, la modalità ritratto e vari filtri opzionali, che potranno rendere sicuramente più simpatici i vostri selfie. Devo solo fare un appunto sulla qualità espressa durante le ore serali: mi sarei aspettato una quantità di luce catturata dal sensore maggiore rispetto a quella che poi ho potuto constatare. Attenti, quindi, a mantenere il volto sempre ben illuminato per evitare che gli scatti risultino scuri.
Video
Non è mai possibile sfruttare la lente grandangolare durante i video, un aspetto che mi ha lasciato un po’ perplesso. Durante la registrazione di filmati in 1080p, a 60fps, mi sarei aspettato, infatti, di poter anche cambiare lente, in base alle diverse esigenze. Questo, invece, non è possibile farlo neanche in 4k, a 60fps, così come alla risoluzione massima, ovvero in 8k, a 30fps. Non so sinceramente quanti di voi siano abilitati a vedere contenuti di questo tipo, con una risoluzione così elevata. Consiglio in ogni caso di fermarsi al 4k, sempre con 60fps, perchè in questo caso si riescono ad ottenere i risultati migliori, con un’ottima stabilizzazione, una discreta messa a fuoco automatica ed un livello di dettagli davvero soddisfacente.
Connettività & Audio
Mi 10 viene venduto qui in Italia nella sola variante con singola nano SIM. Non c’è alcuna possibilità, quindi, di espandere la memoria interna tramite microSD. Questa unità, però, può supportare tranquillamente la rete 5G, grazie allo Snapdragon X55. Trovandomi in tali condizioni, però, non ho potuto testare fino a fondo neanche la rete LTE in mio possesso, in quanto con il 4G di Fastweb in casa sono sempre riuscito a navigare in assoluta tranquillità, anche nei punti meno coperti dalla casa. Vi ricordo, comunque, che lo smartphone supporta anche il 5G a doppia modalità, dunque SA e NSA. Oltre a questo, poi, troviamo il Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac/ax (anche il Wi-Fi 6), il Bluetooth 5.1, l’NFC, il GPS (L1+L5)/GLONASS/BeiDou/Galileo (E1+E5a). Anche in questo caso, però, purtroppo non ho potuto testare la reale efficacia in fase di navigazione. Restando in casa, comunque, ho potuto constatare come l’aggancio con il satellite sia avvenuto sempre con successo ed in tempi piuttosto rapidi.
A livello audio questo dispositivo è dotato di due speaker differenti, disposti ai lati opposti dello smartphone. Avrei preferito che questi venissero posizionati sulla parte frontale ma, come sappiamo, questo avrebbe tolto molto spazio al display. Al di là di questo, dunque, la qualità è davvero eccellente, restituendo un suono corposo, con bassi davvero marcati. Anche al massimo volume, poi, la qualità rimane intatta, senza che si avvertano particolari distorsioni. Non possiamo dirvi se si tratti, in maniera assoluta, del migliore smartphone in tale ambito, ma sicuramente se la gioca con i migliori.
Non vogliamo trascurare uno degli aspetti più importanti di un telefono, ovvero la qualità in chiamata. Da questo punto di vista, quindi, dalla caspula auricolare si sente molto bene ed in maniera chiara, Questo vale anche per il nostro interlocutore, che non ha mai lamentato alcun problema sotto questo aspetto.
Autonomia
Sotto la scocca trova spazio una batteria da 4.780 mAh. Si tratta di una capienza abbastanza soddisfacente per un prodotto di questo tipo, anche se da Xiaomi mi sarei aspettato qualcosa in più. Nonostante questo sia uno dei prodotti più longevi durante l’arco di una giornata, avrebbe potuto fare anche di meglio. Vi esprimo questo mio parere a fronte due considerazioni importanti: la prima riguarda il modo in cui si scarica il dispositivo, dato che si nota una notevole accelerata dal 50% in giù, mentre per quanto riguarda il secondo aspetto credo che una migliore ottimizzazione dei processi possa giocare a favore dell’autonomia.
Ho voluto fare queste precisazioni per spronare il brand a fare sempre meglio, perché a mio avviso ci sono i margini per poterlo fare. Questo non vuol dire che l’autonomia non sia all’altezza delle aspettative. Durante tutti i test, mantenendo attiva per la maggior parte la connettività LTE e l’always on display, il refresh rate a 90Hz, sfruttando molto tutti i social (soprattutto Whatsapp per le videochiamate), dilettandomi in qualche decina di minuti su Call of Duty Mobile, ho potuto totalizzare più di 6 ore e 30 minuti di schermo attivo, su una base di poco più di 13 ore di utilizzo continuo. A questo punto, dunque, mancava ancora il 14% di carica residua.
Se foste a corto di energia, potreste contare sulla ricarica rapida da 30W, che permette di ricaricare molto velocemente il device. Non manca, poi, la ricarica wireless, sempre a 30W, così come la ricarica inversa a 10W. Avremmo voluto portarvi un feedback su tale aspetto, ma non ne abbiamo avuto la possibilità a causa della mancanza dell’alimentatore originale.
Prezzo & Conclusioni
Xiaomi Mi 10 viene venduto in Italia al prezzo di listino di 799,90 euro (8/128GB). Quali sono i suoi concorrenti? Allo stato attuale sicuramente OnePlus 8 che, di fatto, costa anche meno. Questo dispositivo, infatti, nella stessa versione da 8/128GB viene venduto a 719 euro. Credo che sia il concorrente più temibile per Xiaomi, dato che le caratteristiche tecniche, in fin dei conti, sono molto simili. Mi 10 mostra qualche caratteristica migliore, sulla carta, a livello fotografico ma sappiamo bene che in questi casi è la prova sul campo a fare la differenza. Non avendo avuto a disposizione ancora OnePlus 8, dunque, non possiamo dare un giudizio in tal senso.
Questo aumento dei prezzi, in ogni caso, gioca a favore di Xiaomi fino ad un certo punto. Non mi sarei aspettato di trovare certe piccole sbavature su un prodotto di questo tipo, anche se siamo solo all’inizio della sua commercializzazione. Storicamente, infatti, questi prodotti migliorano sempre dopo qualche mese, arrivando ad una forma strabiliante solo dopo essere giunti effettivamente sul mercato. Nel caso in cui il brand dovesse seguire il device dal punto di vista software, quindi, potrebbe davvero raggiungere un ottimo livello di affidabilità. Al momento, però, l’aumento del prezzo, la scarsa ottimizzazione e qualche problemino all’interno del sistema non riescono ad incoronarlo come assoluto best buy.