A piccoli passi stiamo entrando nella nuova era delle comunicazioni, con un 5G che sta progressivamente espandendosi nel mondo. In Italia ci vorrà ancora tempo, ma gli operatori si stanno attrezzando per non farsi trovare impreparati. Servirà anche il lavoro dei produttori, proponendo nuovi telefoni sempre meno costosi in grado di convincerci a fare il salto. Fra questi c’è sicuramente OPPO, una delle aziende in prima linea, come dimostrato dal lancio nel nostro paese di OPPO Reno 5G.
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La tecnologia 5G migliorerà anche la qualità delle videochiamate, in primis con OPPO
Gli sforzi di OPPO stanno progredendo per dare dimostrazione delle potenzialità delle reti di nuova generazione. Munendosi di una versione customizzata ad hoc di OPPO Reno 3, si è riusciti a condurre la prima videochiamata in 5G tramite la tecnologia VoNR. Si tratta a tutti gli effetti della nuova versione del già conosciuto VoLTE (Voice Over LTE), con cui veicolare la componente audio con l’ausilio delle reti LTE. Avendo a disposizione una banda ben più larga in 5G, con la VoNR (Voice Over New Radio) è possibile avere videochiamate con qualità migliore. In condizioni ottimali, è possibile passare da un range di 100/300 Mbps del 4G ad uno di 1/10 Gbps in 5G.
In collaborazione con MediaTek e Ericsson, OPPO ha così raggiunto un traguardo importante. Tale feature è possibile unicamente sfruttando le reti SA (Stand-Alone) e non quelle NSA (Not Stand-Alone) che ancora vertono attorno alle infrastrutture 4G. Il test è stato condotto nel quartier generale di Ericsson a Stoccolma. I vantaggi si compongono di una latenza estremamente bassa, annullando i classici ritardi che avvengono durante le videochiamate, e di una qualità migliorata in fatto di audio e video.
OPPO ha poi aggiunto: “Dopo aver composto il numero, i due telefoni si sono collegati quasi istantaneamente e sono passati senza interruzioni ad una videochiamata ad alta definizione con un solo tasto“. I vantaggi non finiscono qua: il 5G permetterà anche di non doversi affidare necessariamente a piattaforme terze, come Skype o Zoom, riducendo i rischi in termini di privacy.