Huawei e STMicroelectronics assieme per produrre SoC per smartphone ed auto

huawei STMicroelectronics

Fa molto discutere la decisione degli USA di mettere i bastoni fra le ruote a Huawei. Anche perché le direttive imposte fanno sì che non siano soltanto le aziende americane ad essere impossibilitate a commerciarci assieme. Il lavoro congiunto fra amministrazione Trump e Dipartimento del Commercio ha fatto sì che anche le società su suolo estero subiscano ripercussioni nel momento in cui si certifica che ci sono in ballo tecnologie di origine statunitense. Il player più importante che dovrebbe essere colpito è TSMC, chipmaker con base in Taiwan. Se confermato, sarà un duro colpo per la produzione hardware di HiSilicon, la divisione di Huawei incaricata della produzione dei chipset Kirin.

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Huawei pensa al dopo-TSMC e lo fa al fianco di STMicroelectronics

Ma sarà un duro colpo anche per la stessa TSMC, se si considerano le cifre in ballo. Basti pensare che nel 2019 Huawei ha portato nelle casse del produttore di chip cifre da capogiro e che rischiano di venir meno. Fatto sta che Huawei si sta muovendo di conseguenza, dapprima acquistando grossi stock di forniture di componenti da parte di TSMC. Così facendo, Huawei vuole avere le spalle coperte almeno per i primi mesi da quando partirà l’eventuale blocco.

L’altro step riguarda il sondare il terreno con altri produttori del settore. Dapprima con la connazionale SMIC, per ora limitata soltanto ai chipset a 14 nm. L’altro nome che si sta facendo in queste ore è STMicroelectronics, azienda italo/francese con cui collaborerà per la realizzazione di chipset per smartphone ed automobili. Questo darà una grossa mano a Huawei per portare avanti il discorso in ambito automobilistico, dove l’azienda si sta affacciando negli ultimi anni. Basti pensare che STMicro lavora con realtà quali Tesla e BMW, potendo vantare un certo know-how nel settore.

Le due parti stanno già lavorando fianco a fianco dal 2019, seppur non ci siano stati annunci pubblici. Questa collaborazione permetterebbe a Huawei anche la possibilità di avere accesso agli ultimi software necessari per lo sviluppo di chip avanzati. Software che viene fornito principalmente da compagnie americane quali Synopsys e Cadence Design Systems. Rimane anche l’ipotesi Samsung per l’eventuale acquisto di chipset, nel caso in cui il blocco USA divenisse definitivo.

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