Abbiamo visto come in questi anni la sfida in ambito smartphone si sia giocata su diversi fronti. Attualmente, infatti, vediamo che tante aziende stanno provando a catturare l’attenzione del pubblico con dispositivi sempre diversi, puntando anche sui nuovi display pieghevoli. Nel recente passato, poi, per cercare di sfruttare tutta la diagonale dello schermo, alcuni hanno optato per la pop-up camera, come ad esempio OnePlus (OnePlus 7 Pro) e Redmi (Redmi K30 Pro). Secondo il capo di quest’ultima azienda, però, tale soluzione sarà sempre più rara sui device 5G.
Sui device 5G non c’è spazio per troppi componenti
Dabndo un’occhiata alle ultime dichiarazioni di Lu Weibing, Direttore Generale del marchio Redmi e Presidente del gruppo Xiaomi China, in futuro la soluzione della pop-up camera verrà adottata sempre più raramente. Non si tratta, però, di una bocciatura dal punto di vista estetico. Semplicemente i componenti per tale soluzione sono abbastanza ingombranti, dunque, sarà difficile poterli implementare sugli smartphone 5G. Anch’essi, infatti, richiedono un numero maggiore di parti che, prima, non era necessario adottare.
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Sorgono anche altri problemi con l’introduzione di un meccanismo di questo tipo. Per motivi ingegneristici, infatti, spesso è necessario dividere la scheda madre in due parti quando si utilizza una selfie camera a scomparsa. Tale design potrebbe, dunque, creare dei problemi a livello di dissipazione del calore. Vedremo, quindi, che cosa accadrà in futuro.
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