Huawei vorrebbe utilizzare AppBazaar in India, come alternativa al Google Play Store

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Non è una situazione facile quella a cui Huawei deve far fronte in questo periodo. Al di là dell’attuale epidemia di Coronavirus, infatti, il brand è stato anche escluso in questi anni dal commercio con le aziende statunitensi. Trump non intende, infatti, permettere ai cinesi di intraprendere qualsiasi attività economica con le società del proprio Paese, principalmente per motivi legati alla sicurezza nazionale. Questo ha posto dei limiti anche con Google, i cui servizi non sono più accessibili sugli smartphone targati Huawei. Motivo per cui, al di fuori della Cina, il brand sta cercando di accordarsi con store alternativi per offrire comunque lo stesso tipo di esperienza utente.

AppBazaar fa parte di IndusOS

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Abbiamo saputo che Huawei sta cercando di stringere un accordo con IndusOS, società a capo di AppBazaar. Questa piattaforma, alternativa al Google Play Store, permetterebbe agli utenti indiani di continuare ad utilizzare gli smartphone del brand senza alcun limite, potendo servirsi delle numerose app caricate su tale sistema. Senza servizi Google, infatti, questa pare essere al momento l’unica alternativa.

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AppBazaar include già più di 400.000 applicazioni che sono tradotte in ben 12 lingue locali, ovvero Assamese, Bengali, Gujarati, Hindi, Kannada, Malayalam, Marathi, Odia, Punjabi, Tamil, Telugu e Urdu. Questo non andrebbe a creare, dunque, alcun problema alla popolazione indiana, rendendo ancora più semplice il passaggio da uno store all’altro. Sembra, dunque, che il mercato asiatico, tolta la Cina, stia molto a cuore del brand cinese.

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