Era il 2009 quando Sony Ericsson sorprese tutti con Xperia Pureness, un nome che derivava dall’utilizzo di un display a dir poco futuristico. Il telefono sfoggiava all’epoca uno schermo trasparente, una filosofia portata avanti due anni dopo con Lenovo S800, non più monocromatico ma a colori. Erano anni diversi, quando i feature phone o simili potevano ancora innovare sotto forme diverse. Ma con l’avvento degli smartphone si è vista una tendenza all’omologazione, puntando tutto sull’avere uno smartphone sempre più full screen, obbligando i produttori ad avere form factor tutti uguali. Ma fantasticare non costa nulla e proprio con Huawei Mate 40 è stato realizzato un concept che riprende quanto sopra.
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Huawei Mate 40 diventa trasparente in queste immagini concettuali
Le immagini ritraggono un Huawei Mate 40 totalmente diverso, un prodotto altamente sci-fi con un display trasparente che ruba la scena a tutto il resto. Fattibile? Decisamente no, almeno nel 2020, ma ciò che ci interessa è capire quanto un design del genere potrebbe aver senso. Per quanto possa sembrare assurdo, una tecnologia del genere già esiste e la possiamo ammirare con queste smart TV LG.
Al contrario del succitato dispositivo di casa Sony, ottenere uno schermo che faccia trasparire ciò che c’è dietro è possibile grazie alla tecnologia OLED. Ma se qualcosa è possibile a livello tecnico, non vuol dire che ci si debba sentire legittimate nell’utilizzarlo. A che pro avere uno smartphone trasparente? Affascinante, sì, ma poco pratico per tutta una serie di fattori: costi di produzione e resistenza all’usura, per dire i più banali.
Anche ipotizzando un futuro in cui produrre un display del genere abbia lo stesso costo (o quasi) di un normale display OLED dei giorni d’oggi, ne varrebbe la pena? Fateci sapere la vostra nei commenti, magari usando la fantasia.
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