Nel corso delle ultime settimane l’emergenza Coronavirus in Cina è sulla bocca di tutti per le possibili implicazioni che potrebbe portare un’epidemia su vasta scala. La città da cui è partito l’allarme, Wuhan, conta oltre 11 milioni di abitanti e la situazione è critica, tanto da spingere alcune delle principali compagnie cinesi a dare una mano. Tra queste abbiamo visto Xiaomi, prima con il supporto tramite notizie in tempo reale via XiaoAI e poi con dispositivi sanitari alla comunità. Ed ora tocca a Meizu!
Aggiornamento 05/02: arrivano altri aiuti da parte di Xiaomi. Trovate tutti i dettagli a fine articolo.
Allarme Coronavirus in Cina: Meizu si unisce agli aiuti per Wuhan
Similmente alla rivale, Meizu ha effettuato una donazione di 300.000 yuan (circa 39.000€ al cambio attuale) destinato alle forniture di emergenza per la città di Wuhan. Questi saranno utilizzati per tutti gli strumenti, i materiali ed i metodi di prevenzione per evitare ulteriori diffusioni del contagio. Inoltre, l’azienda ha confermato che continuerà ad offrire consigli ed informazioni sull’emergenza Coronavirus tramite Flyme, l’interfaccia proprietaria del brand.
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Fino ad oggi, il Coronavirus 2019-nCoV è giunto a quota 26 vittime su 830 casi di contagio nella regione di Hubei, di cui Wuhan è il capoluogo. Secondo le prime ipotesi, sarebbe proprio questa città in punto di partenza dell’epidemia, precisamente a causa del mercato del pesce locale, in cui vengono venduti vari tipi di animali vivi.
Aggiornamento 27/01
La situazione a Wuhan è ancora lungi dall’essere stabile, con il numero di contagi che aumenta (ad oggi circa 2800), facendo salire a più di 80 il conto delle vittime. Ecco perché numerosi produttori cinesi hanno deciso di dare un contributo, donando soldi e/o servizi alla rete che si occupa di prevenire e curare la popolazione. Fra questi troviamo non soltanto Xiaomi e Meizu, ma anche Huawei, OPPO, Vivo, Nubia, Realme, TCL e Lenovo.
Nel caso di Huawei, non soltanto l’azienda ha donato 30 milioni di yuan (circa 4 milioni di €) alla Wuhan Charity Federation. Gli aiuti comprendono anche la configurazione di stazioni 5G dedicate alla struttura ospedaliera Wuhan Vulcan Mountain. Ad aver donato altri 4 milioni ci sono anche OPPO e Vivo, mentre per TLC la donazione ammonta a circa 1.3 milioni. Oltre ai soldi, TCL sta fornendo anche pannelli LCD ed elettrodomestici come condizionatori, frigoriferi e lavastoviglie per l’ospedale Raytheon. Abbiamo, poi, Nubia e Realme, le cui donazioni ammontano rispettivamente a circa 78.500€ e 65.400€. Infine, Lenovo ha fornito materiale informatico per il Wuhan Emergency Medical Engineering.
Aggiornamento 28/01
Man mano che passano le ore l’emergenza Coronavirus si fa sempre più grave, con oltre 4000 casi di contagio e 107 vittime confermate. Per fortuna, anche sul versante della solidarietà continuano ad arrivare risposte positive. Dopo aver visto i principali produttori cinesi, quest’oggi tocca a MediaTek. Il chipmaker con sede a Taiwan è da sempre uno dei partner principali nell’approvvigionamento di SoC per compagnie cinesi.
Di conseguenza era lecito aspettarsi una risposta anche da questa azienda. Tramite un post su Weibo, MediaTek ha confermato una donazione di circa 10 milioni di yuan in forniture mediche per Wuhan.