Dopo aver provato qualche settimana fa la variante cinese, oggi siamo qui per parlarvi del Redmi Note 7 Global, il quale arriva ufficialmente sul mercato italiano ad un prezzo veramente aggressivo. Sarà riuscito questo smartphone a limare tutti i difetti riscontrati nella recensione precedente e a confermare quanto di buono avevamo già visto? Potrebbe essere un vero best buy per l’utenza italiana ed europea? Non ci resta che scoprirlo all’interno della nostra recensione completa!

Recensione Redmi Note 7

Unboxing

La confezione di vendita cambia rispetto alla variante cinese, in quanto questa volta abbiamo una scatola bianca e arancione e al suo interno troviamo la seguente dotazione:

  • Redmi Note 7;
  • cover in silicone;
  • alimentatore da parete con presa europea e uscita a 5V=2A;
  • cavo USB – USB Type-C;
  • manualistica;
  • spillino per lo slot SIM.

Design e costruzione

Il Redmi Note 7 Global non presenta differenze estetiche rispetto alla variante cinese, se non alcune scritte sul fondo della back cover. Quindi ci sentiamo di ripetere quanto detto qualche settimana fa, infatti, abbiamo delle dimensioni non propriamente compatte, ma grazie al rapporto 19.5:9 del display riusciremo ad impugnare lo smartphone senza troppi problemi, seppur l’utilizzo ad una mano non sia facilissimo. Più nello specifico il nuovo dispositivo Redmi ha le dimensioni di 159.21 x 75.21 x 8.1 millimetri per un peso di 186 grammi.

Redmi Note 7 Global

In linea generale il design non risulta essere molto originale a causa di un notch piuttosto standard nella fascia medio/bassa (così come le cornici) ed una back cover un po’ anonima. Tuttavia, l’aspetto positivo è che quest’ultima è realizzata in vetro, seppur al tatto restituisca una sensazione un po’ plasticosa a causa (anche, ma non solo) del trattamento oleofobico non al top.

Potrò sembrare un po’ severo in questi giudizi, ma in realtà la costruzione è molto buona e l’assemblaggio è solido. Infatti, nel complesso il Redmi Note 7 ottiene un punteggio sicuramente più alto rispetto ai competitors appartenenti alla stessa fascia di mercato (ma anche con un prezzo più alto) soprattutto perché solitamente questi presentano una back cover in plastica abbastanza economica.

L’unico punto che mi fa storcere veramente il naso riguarda la sporgenza della dual camera posteriore, la quale presenta un gradino veramente troppo elevato e quando si poggia lo smartphone sul tavolo questo tenderà a traballare eccessivamente. Utilizzando la cover in silicone presente in dotazione il problema non verrà risolto, in quanto la camera continuerà a sporgere.

Inferiormente troviamo l’ingresso USB Type-C, il microfono principale e lo speaker di sistema, mentre sul profilo superiore è presente l’ingresso mini-jack, l’infrarossi ed il microfono secondario. Vorrei anche aprire una piccola parentesi perché, finalmente, dopo anni di Micro USB si è passati all’ingresso di tipo C nonostante questo smartphone continui ad appartenere ad una fascia medio/bassa e inoltre ho apprezzato tantissimo sia l’ingresso mini-jack che il sensore IR (a mio parere molto utile).

Sul lato destro risiedono il tasto power e il bilanciere del volume, a differenza di quello sinistro in cui è presente lo slot SIM. Infine, frontalmente possiamo notare la capsula auricolare, la selfie camera, il sensore di luminosità e prossimità e, in basso, il LED di notifica.

Display

Il Redmi Note 7 Global possiede un display IPS da 6.3 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), rapporto in 19.5:9 e densità di 409 PPI.

Redmi Note 7 Global

Ci troviamo di fronte ad un pannello molto ampio, perfetto per godere di contenuti multimediali e videoludici di ogni genere. La visibilità sotto la luce del sole è buona così come la luminosità massima. Rimane però qualche difettuccio per quanto riguarda la gamma cromatica. Infatti, in linea generale i colori hanno una tonalità un pochino più fredda rispetto ad altri IPS e sono soprattutto meno carichi.

Nonostante ciò, comparando la variante Global con quella cinese ho notato che la prima possiede dei colori migliori grazie ad un contrasto lievemente inferiore.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca del Redmi Note 7 Global troviamo un chipset Qualcomm Snapdragon 660 comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.2 GHz, GPU Adreno 512, 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna espandibile tramite microSD.

Non abbiamo nulla da criticare sotto il punto di vista del comparto hardware, in quanto troviamo quanto di meglio possiamo pretendere in relazione al prezzo. Infatti, grazie all’ormai rodato Qualcomm Snapdragon 660 le prestazioni sono veramente molto buone e viene garantita un’ottima fluidità in tutte le operazioni quotidiane. L’apertura delle app è rapida e il software fa si che tutto fili liscio come l’olio.

La GPU si comporta molto bene sia con giochi più leggeri come Clash Royale e Subway Surfers che con titoli più pesanti come PUBG, il quale di default viene eseguito a dettagli medi, ma che garantisce un’ottima giocabilità anche con dettagli al massimo grazie all’assenza di lag.

Fotocamera

Il Redmi Note 7 Global possiede gli stessi moduli della variante cinese, infatti, ci troviamo di fronte ad una dual camera con sensori da 48 + 5 mega-pixel. Il primo è un Samsung S5KGM1 con apertura f/1.8, mentre il secondo è un Samsung S5K5E8 dedicato alla profondità di campo. Per il resto abbiamo un autofocus PDAF Dual Pixel, dual flash LED e stabilizzazione digitale.

Del sensore a 48 mega-pixel ne abbiamo già parlato nella recensione precedente e riportiamo quanto già detto. Infatti, normalmente lo smartphone scatterà a 12 mega-pixel e solamente andando nella modalità Pro potremo scattare a 48 mega-pixel.

“La questione ha bisogno di alcune precisazioni: durante lo scatto normale il sensore combina 4 pixel in 1 ed il tutto viene elaborato tramite software. Quando si scatta a 48 mega-pixel, invece, si avrà a che fare con il lavoro “puro” del sensore; in questo caso sarà necessario mettere mano alle impostazioni Pro per ottenere il meglio e qui casca l’asino. I più esperti non avranno di certo problemi, ma per chi non mastica le basi della fotografia ci vorrà un bel po’ di impegno per ottenere buoni scatti in manuale.”

In pratica spesso le foto dal Redmi Note 7 verranno meglio a 12 mega-pixel in quanto di base è presente meno grana. Andando a toccare le varie impostazioni potremo migliorare lo scatto. Queste foto sono leggermente meno dettagliate rispetto a quelle effettuate nella modalità Pro, ma sostanzialmente a cosa serve scattare a 48 mega-pixel con uno smartphone? Il peso di una foto si aggira attorno ai 12 MB e in qualsiasi caso qualora dovesse essere pubblicata sui social questa verrebbe compressa automaticamente. La differenza di dettaglio si nota solo con zoom estremo su un monitor.

Fatta questa premessa devo dire che, grazie al buon livello di dettaglio e a dei buoni colori (seppur a volte siano un pochino troppo saturi), in condizioni di luminosità favorevole le foto sono molto buone per la sua fascia di prezzo. La qualità generale è più che sufficiente e mi ha sorpreso anche la modalità ritratto che riesce a scontornare decisamente bene il soggetto inquadrato. In controluce si può notare del leggerissimo lens-flare e la gestione delle luci a volte è ballerina, ma nel complesso possiamo ritenerci più che soddisfatti.

In notturna la qualità generale tende ovviamente a calare e si può facilmente notare del rumore digitale. Fortunatamente la modalità notturna implementata da Xiaomi ci consente di portare a casa degli scatti migliori e più adatti alla condivisione sui social. Infatti, viene dato più risalto alla scena con dei colori più vivi e un contrasto e una luminosità maggiori.

Frontalmente troviamo una fotocamera da 13 mega-pixel che è ci ha restituito dei risultati un po’ altalenanti. Infatti, come sempre il software di Xiaomi tende ad impostare di base una sorta di filtro bellezza che non può essere disattivato e che tende a “porcellanare” il viso (passatemi il termine).

In situazioni di luce uniforme la qualità è buona, altrimenti noteremo del lens-flare in controluce ed una gestione delle luci un po’ altalenante. In notturna i dettagli calano e possiamo notare della grana dovuta dall’aumento del rumore digitale.

Per quanto riguarda i video questi possono essere registrati fino ad un massimo di Full HD a 60 FPS. Molto buona la stabilizzazione digitale per la sua fascia di prezzo e, inoltre, l’autofocus è decisamente rapido. Ho notato forse dei colori un po’ troppo contrastati.

Audio

L’audio in uscita dallo speaker è piuttosto potente e si può notare anche un buon bilanciamento delle frequenze. Non a caso abbiamo un chip smartpa 98937 che sui suoi predecessori non era presente. Il Redmi Note 7 Global ottiene la sufficienza anche per quanto riguarda l’audio in capsula auricolare e quello catturato dal microfono.

Connettività

Il Redmi Note 7 Global supporta il dual SIM con LTE e supporto alla banda 20. Quindi in termini di ricezione non ho riscontrato problematiche seppur non siamo ai livelli di Huawei. Presente anche il Wi-Fi dual band, il Bluetooth 5.0, il sensore infrarossi, la radio FM e il GPS/A-GPS/GLONASS/Beidou, il quale si è comportato molto bene nella navigazione satellitare. Purtroppo come sulla variante cinese è assente l’NFC.

Il sensore d’impronte digitali posto sulla back cover è molto rapido e preciso, possiamo affermare che lo sblocco avviene con successo circa 9 volte su 10. Inoltre, è presente anche lo sblocco facciale tramite la selfie camera e anch’esso risulta essere decisamente reattivo sia di giorno che di notte.

Software

Questo è il comparto in cui il Redmi Note 7 Global e China differiscono realmente, in quanto a bordo troviamo la MIUI Global 10.2 basata su Android 9 Pie con patch di sicurezza aggiornate al 5 gennaio 2019.

A differenza del software cinese troviamo ovviamente i servizi Google ed il Play Store, ma soprattutto, un sistema più stabile ed esente da lag o impuntamenti vari. L’unico appunto che ci teniamo di nuovo a fare riguarda le notifiche. Perché anche sta volta Xiaomi non è riuscita a correggere questo fastidioso difetto della MIUI sui dispositivi con notch.

Infatti, le icone delle notifiche verranno mostrate per pochi secondi al momento della ricezione sulla barra delle notifiche per poi sparire successivamente. Quindi per scoprire se abbiamo ricevuto dei messaggi ci troveremo ogni volta a dover abbassare la tendina.

Per il resto conosciamo questa UI molto bene e sappiamo che è ricca di personalizzazioni tra cui il registra schermo, le dual app, il second space, le gestures full screen (che non intralciano le operazioni quotidiane quando si usano altre app) e tanto altro ancora.

Autonomia

Sotto la scocca del Redmi Note 7 Global troviamo una batteria da 4000 mAh, la quale ci consente di avere una buonissima autonomia. Infatti, con utilizzo stressante abbiamo ottenuto una media di circa 6 ore di schermo attivo con un minimo di 5 ore ed un massimo di 7.

Seppur in dotazione sia presente un alimentatore con ricarica standard (che impiega circa 2 ore a ricaricarlo), il Redmi Note 7 supporta la Quick Charge 4.0.

Conclusioni

Redmi Note 7 Global migliora rispetto alla variante cinese grazie ad un software più stabile, alla presenza della banda 20 ma, soprattutto, grazie ad un prezzo di listino molto aggressivo e più basso della controparte asiatica. Infatti, lo smartphone è in vendita dal 15 e dal 21 Marzo a 179 euro nella variante 3/32 GB e 199 euro nella variante 4/64 GB. Troverete i link all’acquisto nei prossimi giorni sui nostri canali Facebook e Telegram di GizDeals

Di seguito la versione ufficiale da 3/32 GB su Amazon Italia:

Con un prezzo così competitivo Xiaomi ha deciso di affrontare e battere la concorrenza sotto tutti i punti di vista. Infatti, il Redmi Note 7 offre quanto di meglio si può chiedere in questa fascia di mercato e soprattutto lo fa senza rinunce.

Gli unici due difetti che potrebbero far storcere il naso all’utenza possono riguardare l’assenza dell’NFC e l’aspetto delle notifiche, ma per il resto ci troviamo di fronte ad uno dei device più completi e funzionali del momento. Insomma, per noi non ci sono dubbi: Redmi Note 7 è un best buy e lo consiglierei ad occhi chiusi se qualcuno mi chiedesse quale smartphone acquistare con un budget massimo di 250 euro.

Se vuoi saperne di più, dai uno sguardo anche al confronto che abbiamo realizzato tra Redmi Note 7 e Xiaomi Mi 9 per scoprire se vale la pena spendere 250 euro in più per il loro top di gamma.