Chi conosce e segue OPPO da diverso tempo sa quanto il brand cinese curi i propri dispositivi fin nei minimi dettagli, soprattutto per quanto riguarda il design. Anche in questo caso, l’azienda ha prodotto uno smartphone elegante ed estremamente innovativo grazie a una pop-up camera con un meccanismo diverso dal comune. Stiamo parlando di OPPO Reno, un terminale appartenente alla fascia media che cerca di osare di più grazie alla sua buona scheda tecnica abbinata a un look ricercato. Sarà riuscito a sorprenderci? Scopriamolo all’interno della nostra recensione.

Recensione OPPO Reno

Unboxing – OPPO Reno

Per questo smartphone è stato realizzato un packaging diverso da tutti gli altri device. Infatti, abbiamo una confezione di vendita dalla forma allungata e dall’estetica veramente elegante e al suo interno troviamo la seguente dotazione:

  • OPPO Reno;
  • cover semi-rigida in silicone (molto resistente);
  • auricolari OPPO;
  • alimentatore con ricarica rapida a 20W;
  • cavo dati USB – USB Type-C;
  • spillino per lo slot SIM;
  • manualistica.

Design e costruzione

Come detto in apertura, sotto il punto di vista del design e della costruzione OPPO è una garanzia. Infatti, OPPO Reno è stato realizzato con una cura minuziosa nei dettagli e la sensazione restituita è di estrema solidità. Il look è decisamente elegante grazie ad una back cover verde opaco con una striscia in vetro centrale e un modulo fotografico a filo con la scocca. Inoltre, è presente anche l’O-Dot, ovvero una piccola sfera di ceramica posta sotto alla dual camera, la quale ha lo scopo di preservare la back cover dello smartphone quando viene poggiato su superfici piane.

OPPO Reno

Tuttavia, dovrete stare attenti con quest’ultima perché ho riscontrato qualche graffio di troppo dopo aver inserito il dispositivo nello zaino. Probabilmente durante il movimento è venuto a contatto con qualche oggetto (es. pen drive), fatto sta che consiglio vivamente l’utilizzo della cover fornita in dotazione.

OPPO Reno

L’altro particolare di OPPO Reno è la fotocamera a scomparsa, la quale è stata inserita in un modulo pop-up esteticamente diverso dal solito. Infatti, una volta azionato sembrerà una pinna di squalo (viene definita infatti la “shark fin selfie camera”). Il meccanismo è assicurato per oltre 200.000 utilizzi, ovvero circa 5 anni se consideriamo una media di 100 aperture al giorno. Inoltre, è presente un meccanismo che previene i danni dovuti a cadute accidentali, infatti il modulo si chiuderà automaticamente quando verrà percepito che il telefono è in caduta libera.

L’apertura avviene in 0.8 secondi e lo sblocco facciale risulta essere comunque molto rapido, seppur sia leggermente meno veloce rispetto a dispositivi tradizionali con selfie camera in bella vista. Infatti, all’interno di questo modulo troviamo la fotocamera frontale, la capsula auricolare e il sensore di luminosità e prossimità, oltre che il flash LED del sensore posteriore.

OPPO Reno

Infine, vorrei far presente che viene trattenuta un po’ di polvere al suo interno, ma è un comportamento comune sia in questi dispositivi che in quelli con lo slider. Infatti, per forza di cose ci sarà un lieve deposito di polvere che, però, si pulirà molto facilmente e che non influirà sul corretto funzionamento del dispositivo.

Inferiormente troviamo lo speaker di sistema, l’ingresso mini-jack, la porta USB Type-C e il microfono principale. Sul lato destro abbiamo il tasto power a differenza di quello sinistro su cui risiedono il bilanciere del volume e lo slot dual Nano SIM.

Infine, le dimensioni non sono propriamente compatte, ma grazie ai bordi smussati si riesce ad impugnare meglio lo smartphone, sebbene si avrà comunque qualche difficoltà a raggiungere la tendina delle notifiche con una sola mano. Lo smartphone misura 156.6 x 74.3 x 0.90 centimetri per un peso di 185 grammi.

OPPO Reno

Display

Il display dell’OPPO Reno è un’unità AMOLED da 6.4 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 402 PPI, rapporto 19.5:9 e screen-to-body ratio del 93.1%.

OPPO Reno

La cosa che colpisce subito di questo pannello è l’assenza di qualsiasi tipo di notch, foro o cornici varie. Infatti, OPPO Reno possiede un display molto ampio, pulito e perfetto per la visione di film e per il gaming.

La luminosità minima e massima sono molto buone, così come i colori, i quali sono belli vividi, ma mai troppo saturi. In qualsiasi caso potrete tararne la temperatura all’interno dell’apposito menù presente nelle impostazioni.

Nessun problema con gli angoli di visuale e con i neri, in quanto il display AMOLED è perfetto in queste situazioni. Buona l’oleofobicità e la resistenza a graffi.

Hardware e prestazioni

L’OPPO Reno è mosso da un chipset Qualcomm Snapdragon 710, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.2 GHz, una GPS Adreno 616, 6 GB di RAM LPDDR4X, 256 GB di memoria interna UFS 2.1 non espandibile tramite microSD.

Lo smartphone gira in maniera eccelsa e non abbiamo riscontrato problemi di alcun tipo durante l’apertura e la chiusura delle app, ma forse incontriamo un’interfaccia che penalizza un pochino l’usabilità perché rende il tutto leggermente più macchinoso e lento. Nonostante la Color OS sia stata rinnovata, ci sono ancora alcune piccole migliorie da effettuare e bug da fixare, ma va anche detto che la nostra è un’unità per la stampa, quindi potrebbe essere meno ottimizzata rispetto a quella che verrà venduta.

Nessun problema con il gaming, in quanto la GPU riproduce tutti i titoli al massimo delle prestazioni grazie anche alla modalità Hyper Boost. Infatti, non abbiamo riscontrato criticità né con giochi più leggeri come Subway Surfers, né con quelli più pesanti come PUBG.

Benchmark – OPPO Reno

Fotocamera – OPPO Reno

L’OPPO Reno è dotato di una dual camera posteriore con sensori da 48 + 5 mega-pixel con sensore principale Sony IMX586 con apertura f/1.7, autofocus PDAF e dual flash LED.

In condizioni di buona luminosità gli scatti sono veramente ottimi per la fascia media, infatti, abbiamo un ottimo livello di dettaglio, un bokeh naturale soddisfacente e una rappresentazione cromatica fedele. Anche in questo caso abbiamo l’intelligenza artificiale che interviene in base alla scena e una modalità ritratto decisamente precisa nell’individuare i contorni del soggetto per creare lo sfocato.

Veramente, in queste condizioni lo smartphone si comporta in maniera eccelsa e difficilmente vi deluderà. L’unico appunto che voglio fare riguarda l’assenza della fotocamera grandangolare che trovo molto piacevole e divertente, dal momento che oramai sempre più brand la stanno aggiungendo ai propri dispositivi.

In notturna la qualità cala leggermente e il rumore di fondo si può notare maggiormente in situazioni critiche, ma in linea generale lo smartphone supera la sufficienza anche qui grazie ad una modalità notte migliorata rispetto agli altri smartphone, la quale ci consente di avere maggior luminosità, nitidezza e contrasto. Insomma, l’OPPO Reno tenderà a soffrire solamente quando la luce è veramente poca.

Parlando della fotocamera frontale, a bordo dello smartphone troviamo un sensore da 16 mega-pixel con apertura f/2.0. I risultati sono un po’ altalenanti perché mentre di giorno la qualità è veramente buona grazie a degli ottimi colori e una buona gestione delle luci, di sera (con luce fioca) il rumore tenderà ad aumentare maggiormente, offrendoci degli scatti sufficienti per la condivisione nelle stories, ma nulla più.

I video possono essere registrati fino alla risoluzione massima di 4K a 30 FPS. La qualità generale è buona grazie a dei colori fedeli e una messa a fuoco molto rapida ma, purtroppo, la stabilizzazione digitale non riesce a fare molto bene.

Audio

L’audio in uscita dallo speaker inferiore è molto potente e gode di un buon bilanciamento delle frequenze. Infatti, ascoltando brani di vario genere potrete notare la presenza soddisfacente dei bassi, soprattutto in cuffia dove l’audio migliora in maniera significativa.

Per quanto riguarda la capsula auricolare, invece, questa è situata nel modulo a scorrimento e l’aspetto negativo è che sentire un audio ancor più forte e chiaro sarà necessario mettere l’orecchio sullo spigolo superiore. Qualora non lo facciate sentirete il vostro interlocutore con un volume più basso.

Il microfono invece funziona perfettamente e non abbiamo riscontrato alcun problema durante le chiamate.

Connettività

OPPO Reno supporta il dual SIM con connettività 4G LTE Cat. 15 supporto alla banda 20. Non abbiamo riscontrato alcun problema nella ricezione, anzi, questa risulta essere piuttosto buona. Per il resto troviamo il Wi-Fi Dual Band a/b/g/n/ac, USB Type-C 2.0 con supporto OTG, Bluetooth 5.0 e anche NFC, senza dimenticare poi GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou/Galileo, i quali ci garantiranno un’ottima navigazione satellitare con un fix del segnale preciso e reattivo.

Per quanto riguarda i metodi di sblocco, l’OPPO Reno possiede sia il sensore fingerprint sotto al display che il Face Unlock attraverso la selfie camera e non attraverso un sensore dedicato. Parlando del primo devo dire che questo funziona piuttosto bene ed è nella fascia dei top di gamma per precisione e reattività. Diciamo che lo sblocco avviene con successo circa 9 volte su 10, ma personalmente ho sempre preferito usare il Face Unlock perché è sempre stato precisissimo e ha perso colpi solo raramente.

Infatti, questo è veramente rapido e il fatto che debba uscire la pop-up camera non lo penalizza eccessivamente in velocità rispetto ad altri competitors. Anche in situazioni di buio totale lo smartphone si comporta in maniera egregia e sblocca sempre con successo.

Software

Con la serie OPPO Reno, l’azienda cinese propone un nuovo aggiornamento dell’interfaccia proprietaria, ovvero la Color OS che passa dalla versione 5.2 alla 6.0, basata questa volta su Android 9 Pie (con patch di marzo 2019) e non più su Oreo.

Cosa cambia dunque rispetto al vecchio software? Il design è stato rinnovato leggermente e rinfrescato con nuovi sfondi, nuove icone, un layout leggermente differente e delle nuove animazioni in 3D come ad esempio quella in fase di ricarica e quella del Face Unlock.

Tuttavia, sul nostro sample il sistema presenta ancora delle piccole sbavature, ad esempio, nonostante possiamo selezionare diversi suoni da impostare nell’apertura della pop-up camera, all’inizio questi sembravano non funzionare, lasciando di base quello stock, ma dopo qualche ora l’audio è cambiato da solo automaticamente. Infine, alcune traduzioni andrebbero migliorate.

Particolare attenzione è stata dedicata al gaming, in quanto è presente la modalità Hyper Boost, la quale accelera le prestazioni dello smartphone limitando i processi in background e garantendo maggior prestazioni durante le sessioni di gioco. Allo stesso tempo troviamo anche l’Assistente Gioco che si occupa della gestione delle notifiche durante le partite più intense, così come delle chiamate e delle scorciatoie. Concludiamo con lo “Spazio Gioco” che ci consente di modificare delle impostazioni specifiche per ottimizzare le performance di gioco e i consumi.

Per il resto troviamo le classiche personalizzazioni della Color OS come i temi, la clonazione delle app, lo schermo diviso e tanto altro. Tuttavia, quello che manca è il monitoraggio del consumo energetico del display.

Insomma, ci aspettiamo qualche aggiornamento che possa migliorare ulteriormente il software e renderlo più occidentale e anche più reattivo.

Autonomia

Sotto la scocca dell’OPPO Reno troviamo una batteria da 3765 mAh, la quale ci garantisce una buonissima autonomia. Infatti, con utilizzo intenso riusciremo a realizzare anche un giorno e mezzo di autonomia, senza contare che se lo userete meno e attiverete anche le impostazioni per il risparmio energetico allora potrete ottenere risultati ancor migliori.

Dobbiamo specificare, però, che per ottenere questi risultati saranno necessari alcuni giorni di rodaggio. Infatti, avendo lo smartphone già da diverse settimane possiamo affermare che nei primi giorni di utilizzo la batteria non si è comportata allo stesso modo.

La ricarica avviene velocemente grazie alla rinnovata tecnologia VOOC 3.0 che impiega circa 1 ora e 15 minuti per portare lo smartphone dallo 0 al 100%.

Conclusioni – OPPO Reno

Prima di tutto è necessario precisare che l’OPPO Reno è disponibile di listino a 499 euro e devo ammettere che, visti i precedenti, mi sarei aspettato un prezzo più alto. Ciò non toglie che in questa fascia di mercato la concorrenza è spietata e si trovano altri competitors ad un prezzo pari o inferiore (come ad esempio Xiaomi Mi 9 SE o Xiaomi Mi 9). Certo, per quanto riguarda la pop-up camera, il design e il display non c’è storia, ma per il resto il prezzo rimane comunque un pochino troppo alto visto che troviamo ancora qualche piccolo difettuccio che, però, potrebbe essere sistemato nel tempo con qualche aggiornamento.

La fotocamera è buona, l’autonomia anche, le prestazioni sono vicine a quelle di un top di gamma grazie anche alle memorie veloci, lo schermo è degno di nota, ma il software andrebbe ottimizzato ulteriormente e la back cover resa più resistente.

Non appena il prezzo calerà sarà sicuramente un ottimo acquisto, ma al momento molti utenti potrebbero desistere o spendere qualcosa in più e portare a casa il top di gamma della serie Reno, ovvero l’OPPO Reno 10x Zoom. Infatti, quest’ultimo viene 799 euro, circa 300 euro in più non sono pochi, ma abbiamo un display più ampio, una fotocamera con tecnologia superiore, una batteria più capiente e un comparto hardware più potente. Insomma, a quel punto l’acquisto sarebbe più giustificato.