In un settore in cui gli smartphone sembrano essere tutti standardizzati e fermo sotto il punto di vista della creatività c’è ancora chi ha il coraggio di azzardare e uscire fuori dal coro. Nello specifico stiamo parlando dell’azienda cinese Vivo, la quale negli ultimi anni è sembrata essere una delle poche compagnie a voler dare una scossa in questo panorama. L’ultima creazione del brand è stato il Vivo NEX Dual Display, il quale dispone di un pannello sulla back cover per poter sfruttare la fotocamera posteriore per realizzare dei selfie, consentendoci di avere un display frontale full screen.

Una soluzione veramente molto originale e che potrebbe far stupire molti dei vostri amici, ma nell’utilizzo quotidiano quanto è utile? Non ci resta che scoprirlo all’interno della nostra recensione.

Recensione Vivo NEX Dual Display

Unboxing

La confezione di vendita è molto elegante e curata. Infatti, questa è realizzata con un buon cartonato di colore nero e al suo interno troviamo una ricca dotazione:

  • Vivo NEX Dual Display;
  • Cover in gomma di buonissima qualità (in realtà potremmo definirlo un bumper che protegge il frame laterale dal momento che non può coprire la parte posteriore);
  • alimentatore da parete con presa cinese e ricarica rapida con uscita a 5V=2A / 9V=2A / 10V=2.25A;
  • cavo per il trasferimento dati USB – USB Type-C;
  • auricolari di buona fattura;
  • spillino per lo slot SIM;
  • manuale delle istruzioni.

Design e costruzione

Chi conosce Vivo o chi ne ha già provato uno saprà benissimo che l’azienda si caratterizza per una qualità costruttiva di livello. Questo Vivo NEX Dual Display non è da meno, in quanto abbiamo una costruzione solida, compatta ed estremamente curata. Lateralmente abbiamo un frame realizzato in un ottimo alluminio, mentre posteriormente troviamo una back cover in vetro, la quale ha dei colori leggermente sfumati alle estremità che ne conferiscono un look veramente notevole.

Vivo NEX Dual Display

Le dimensioni sono generose, ovvero 157.19 x 75.3 x 8.09 millimetri per un peso di 199 grammi e l’utilizzo ad una mano non è semplicissimo visto che molto spesso dovremmo rigirare lo smartphone per cambiare display. Probabilmente la paura di farlo cadere durante questa operazione vi farà utilizzare la cover fornita in dotazione, la quale andrà ad aumentarne ulteriormente le dimensioni del device.

Vivo NEX Dual Display

Per quanto riguarda il design, invece, non si può non rimanere meravigliati davanti ad un display così ampio e senza alcun tipo di notch o cornice ma, come detto precedentemente, per consentire ciò si sono dovute fare delle rinunce ed in questo caso parliamo della fotocamera frontale. Infatti, invece di inserire una pop-up camera come visto sugli altri modelli della casa cinese, questa volta si è deciso di inserire un secondo display sulla back cover per sfruttare le fotocamera posteriori. Personalmente non amo il look che è stato adottato, in quanto è presente un LED circolare che per metà si trova sopra al display e questo mi disturba non poco.

Vivo NEX Dual Display

Frontalmente troviamo la capsula auricolare con il sensore di luminosità e prossimità a differenza del profilo opposto in cui risiede una tripla fotocamera con due flash LED per la modalità selfie ed un flash LED più potente per gli scatti classici, un LED circolare per le notifiche, oltre che un’altra capsula auricolare con sensori annessi.

Sul frame destro è presente il bilanciere del volume ed il tasto power, mentre sul sinistro troviamo un altro tasto che funge da tasto power se si utilizza il display posteriore e da tasto per cambiare display se si usa quello principale. Inferiormente notiamo lo speaker di sistema con il microfono principale, l’ingresso USB Type-C e lo slot dual Nano SIM, a differenza del lato opposto dove è possibile scorgere solamente l’ingresso mini-jack e il microfono utile per la riduzione dei rumori ambientali.

Piccola critica per quanto riguarda il sensore di prossimità che saltuariamente durante l’ascolto di audio su WhatsApp e Telegram non percepiva la vicinanza dell’orecchio, costringendomi a premere Play sull’audio per una seconda volta e ad ascoltare di nuovo. Non nego che durante l’utilizzo di tutti i giorni questo è parecchio fastidioso anche perché per la prima frazione di secondo parte il volume dallo speaker e come se non bastasse il nostro orecchio premerà diverse cose sul display.

Display

Il Vivo NEX Dual Display possiede un pannello frontale Super AMOLED da 6.39 pollici di diagonale con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel), densità di 403 PPI, formato 19.5:9 e protezione Corning Gorilla Glass 5, mentre posteriormente troviamo un’unità Super AMOLED da 5.49 pollici in Full HD (1920 x 1080 pixel) e sempre una protezione Corning Gorilla Glass 5.

Vivo NEX Dual Display

In questo comparto c’è veramente poco da dire, il display frontale è un vero piacere per gli occhi grazie ad un’ottima definizione e dei colori che sembrano stampati sullo schermo. La totale assenza di notch o cornici (in realtà ce n’è una molto fina sulla parte inferiore) rende questo device perfetto per la visione di contenuti multimediali. Gli angoli di visuale sono molto buoni e la luminosità massima è più che sufficiente.

All’interno delle impostazioni troviamo diverse personalizzazioni che ci consentono di attivare la modalità protezione occhi, scaricare altri font, tarare i colori a nostro piacimento e modificare le dimensioni dei caratteri.

Parlando invece del secondo pannello, questo risulta essere allo stesso modo molto buono sia per quanto riguarda la definizione che per quanto riguarda i colori che, però, sembrano essere leggermente più saturi del display principale.

Vivo NEX Dual Display

Grazie alla Funtouch OS abbiamo a disposizione una miriade di impostazioni più o meno utili. Tra queste ricordiamo quella che ci consente di mantenere sempre attivi i due display quando bloccati o quella che ci consente di “trasmettere il proprio stato d’animo” sul secondo pannello semplicemente disegnando una “V” su quello primario. La traduzione è un po’ approssimativa e la funzione non molto rilevante, ma così facendo potremo mostrare una qualsiasi foto ad un’altra persona che si trova al lato opposto al nostro.

Vivo NEX Dual Display

Vorrei concludere questo aspetto parlandovi dell’utilità di questo doppio display. Personalmente non mi sono trovato bene nell’utilizzo quotidiano perché troppo macchinoso e poco pratico. Molto spesso ci troveremo a girare più e più volte il dispositivo, costringendoci a rallentare anche le operazioni più semplici e ora vi spiego il perché. Infatti, molto spesso mi è accaduto che per pubblicare una Story su Instagram io abbia dovuto girare la prima volta il device per cambiare fotocamera e rigirarlo di nuovo per scattare la foto. La stessa cosa succede se si vogliono inviare dei videomessaggi o video su Telegram o qualsiasi altra app.

Per rendervi effettivamente conto di quanto sia scomodo vi consiglio di guardare la video recensione che trovate qui sopra.

Hardware e prestazioni

Sotto la scocca del Vivo NEX Dual Display troviamo un chipset Qualcomm Snapdragon 845, il quale è comprensivo di un processore octa-core con frequenza di clock massima di 2.8 GHz, GPU Adreno 630, 10 GB di RAM LPDDR4X e 128 GB di memoria interna non espandibile tramite microSD.

Inutile dire che lo smartphone è rapidissimo e reattivo e che non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema con la gestione delle app in background. Tuttavia l’unica piccola pecca è il software che durante questi giorni di utilizzo ha fatto qualche capriccio chiudendo improvvisamente qualche app dal nulla o ancora non consentendomi di accedere alle info sulla batteria. Ci tengo a precisare che sono avvenimenti saltuari, ma è sempre bene farlo presente, in quanto con un hardware del genere ci si aspetterebbe il meglio.

Nessun problema nemmeno nel gaming, in quanto la GPU riesce a riprodurre al massimo dei dettagli anche giochi più pesanti come PUBG o Asphalt 9. La riproduzione dei titoli avviene in maniera fluida e senza cali di frame.

Fotocamera

Il Vivo NEX Dual Display possiede un comparto fotografico caratterizzato da tre sensori: il primo è un Sony IMX363 da 12 mega-pixel con apertura f/1.79 e stabilizzatore ottico a 4 assi, il secondo è un sensore da 2 mega-pixel con apertura f/1.8 dedicato a migliorare le foto in notturna e il terzo è un sensore TOF 3D con apertura f/1.3 che va a curare l’aspetto della profondità di campo offrendo dei bokeh migliori rispetto alla media.

In condizioni di buona luminosità gli scatti sono veramente degni di nota grazie ad un alto livello di dettaglio e a dei buoni colori seppur a volte con l’HDR tendano ad essere leggermente troppo saturi e con una struttura un pochino troppo accentuata.

Con poca luce o con luce prevalentemente artificiale le foto calano di dettaglio e nonostante lo stabilizzatore ottico dovremo mantenere la mano ferma per non far venir micromossi gli scatti.

In linea generale la gestione dei colori e delle luci è buona e il comparto è ben oltre la sufficienza, ma ci sono smartphone che riescono a scattare meglio anche in condizioni notturne.

Per quanto riguarda i selfie vale quanto detto precedentemente, con la luce giusta le foto sono veramente fantastiche e quello che mi ha impressionato di più è stato il backlight HDR, il quale riesce a dare risalto anche alle porzioni della foto controluce e che con altre fotocamere verrebbero inevitabilmente sovraesposte. In alcune situazioni, però, l’HDR sembra agire troppo pesantemente così come la modalità bellezza (se attivata ovviamente).

Di sera la qualità generale rimane comunque buona nonostante si noti un leggero rumore digitale. Anche in questo caso è necessario avere una buona mano ferma, ma complessivamente sono rimasto soddisfatto dei selfie.

I video possono essere registrati fino ad una risoluzione massima di 4K a 30 fps e devo dire che, grazie all’autofocus PDAF + Laser, la messa a fuoco è veramente molto rapida e precisa. Discreta nel complesso la stabilizzazione e buoni i colori così come l’audio catturato dal microfono.

L’applicazione della fotocamera presenta numerose personalizzazioni e modalità di scatto, molte simili a quelle presenti su Huawei e Honor o sugli iPhone, altre molto originali come “Pose”, la quale ci mostra una serie di foto di persone in posa e selezionandone una ce la inserirà nell’interfaccia durante lo scatto in modo tale da poterla imitare. Presenti inoltre le varie maschere e filtri da applicare sul nostro volto, la “Funzione fotoritocco viso AI” e la possibilità di attivare entrambi i display per scattare la foto così da poter vedere se stiamo venendo bene o meno.

Vivo NEX Dual Display

Audio

L’audio in uscita dallo speaker inferiore è piuttosto potente ed equilibrato nella riproduzione delle frequenze, il quale garantisce dunque un ascolto pulito e decisamente godibile. Tuttavia, il Vivo NEX Dual Display dà il meglio di sé con un buon paio di cuffie grazie al DAC Hi-Fi dedicato, il quale ci consente di godere appieno dei nostri brani preferiti grazie ad una qualità sopra la media.

Buono infine l’audio in capsula auricolare e quello catturato dal microfono anche durante le chiamate.

Connettività

Il Vivo NEX Dual Display supporta il dual SIM con connettività LTE Cat. 16. Nonostante ciò la connettività si è dimostrata essere leggermente inferiore ad altri top di gamma come ad esempio OnePlus 6T.

Per il resto troviamo il Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 5.0, il GPS/A-GPS/GLONASS, OTG, ma purtroppo mancano sia la Radio FM che l’NFC.

Lo sblocco del dispositivo avviene tramite il sensore d’impronte digitali posto sotto al display e devo dire che questo funziona piuttosto bene, in quanto rapido e reattivo, ma presenta sempre lo stesso difetto degli altri, ovvero bisognerà premere nel punto esatto e a volte sarete costretti a provare almeno due volte prima di sbloccare il device. Possiamo affermare, però, che circa 8 volte su 10 l’operazione viene effettuata con successo.

Tuttavia, troviamo anche il riconoscimento facciale come mezzo ulteriore per sbloccare il dispositivo, il quale viene gestito dal sensore TOF 3D. Questo risulta essere piuttosto scomodo, perché ci costringe per forza di cose a rigirare lo smartphone e ad utilizzare inizialmente il display posteriore. Nonostante ciò, il riconoscimento è impeccabile in qualsiasi situazione ed è veramente molto rapido. Penso che sia uno tra i migliori sensori presenti in circolazione.

Software

Il Vivo NEX Dual Display in nostro possesso è la variante internazionale, il quale è basato su Android 9 Pie con interfaccia personalizzata Funtouch OS 4.5, la quale possiede tantissime personalizzazioni. Infatti, Vivo si è da sempre mostrata attenta ai suoi utenti, garantendogli la possibilità di poter gestire qualsiasi cosa all’interno della sua UI. Potremmo infatti cambiare il font di sistema, gestirne le dimensioni e cambiare tema.

Inoltre, troviamo diverse chicche come lo Smart Mirroring, la clonazione delle app, le shortcuts con i tasti fisici e con le gestures, la modalità ad una mano, la possibilità di utilizzare le gestures per la navigazione di sistema e tanto altro ancora.

Peccato però per alcuni aspetti che ne vanno a rovinare l’esperienza di utilizzo quotidiana. Ad esempio qualche volta mi è capitato che un’applicazione si chiudesse forzatamente oppure che non riuscissi ad aprire il grafico della batteria. Queste sono delle piccolezze che possono essere risolte con un aggiornamento, ma che è sempre bene far notare.

L’aspetto più problematico riguarda la gestione delle notifiche, in quanto dovrete andare a smanettare nelle impostazioni per far sì che le app di messaggistica istantanea o dei social non vadano in deep sleep e che quindi continuino a rimanere attive in background in modo tale da inviare le notifiche. Nonostante io abbia settato tutto il necessario, molto spesso non sono riuscito a ricevere le notifiche di WhatsApp (nemmeno quelle fluttuanti) e a volte nemmeno quelle di Telegram.

Precisiamo infine che, essendo la variante internazionale, a bordo troviamo la ROM multilingua ed i servizi Google preinstallati.

Autonomia

Sotto la scocca del Vivo NEX Dual Display troviamo una batteria da 3500 mAh, la quale ci consente di arrivare a sera senza troppi problemi. Come detto precedentemente, a causa del software leggermente instabile alcune volte non ho avuto accesso alle informazioni della batteria ma, con uso stressante, a Parigi sono riuscito ad arrivare dalle 5 di mattina fino alle 9 di sera senza criticità. Di media riusciamo ad ottenere un giorno di autonomia.

La ricarica attraverso l’alimentatore fornito in dotazione è molto rapida e impiega poco più di 60 minuti per caricare completamente lo smartphone.

Conclusioni

Il Vivo NEX Dual Display è uno smartphone veramente molto particolare e innovativo. Eliminando la fotocamera frontale l’azienda ha potuto inserire un magnifico display full screen, costringendo l’utente a fare dei sacrifici e a cambiare il modo in cui ha sempre utilizzato il proprio dispositivo. Questa è sicuramente un’idea rivoluzionaria, ma credo di poter affermare che non vedremo altri modelli simili in futuro, in quanto troppo macchinosi da utilizzare. Rigirare più e più volte lo smartphone durante il giorno risulta essere pesante e ben presto ci stufiamo di utilizzarlo.

Per il resto ci troviamo sicuramente di fronte ad un device prestante e con buone qualità fotografiche, ma i piccoli difetti software fanno sì che al momento questo Vivo NEX Dual Display sia un bell’esercizio di stile e nulla più.

Qualora vogliate acquistare uno smartphone particolare e unico per il semplice gusto di avere qualcosa di diverso dagli altri allora potrebbe essere il prodotto perfetto per voi, ma se al contrario preferite un dispositivo più pratico allora vi consiglio di virare su altro.

Il Vivo NEX Dual Display è disponibile su GearBest nella variante internazionale (ROM multilingua e servizi Google preinstallati) al prezzo di 672 euro.