Il produttore cinese ha lanciato il suo primo smartphone equipaggiato con quattro fotocamere (due sul retro e due dedicate ai selfie). Il tutto è offerto con uno stile ormai ampiamente collaudato, anche se non per questo meno efficace, specie per i neofiti del brand. Ma come si sarà comportato lo Xiaomi Redmi Note 6 Pro nell’utilizzo quotidiano? Varrà la pena preferirlo ai diversi modelli di fascia mid-range? Scopritelo nella nostra recensione.

Recensione Xiaomi Redmi Note 6 Pro

Confezione di vendita

Il box di vendita è il classico packaging per la fascia media del brand, con un cartonato arancione con in bella vista il nome del dispositivo ed il logo dell’azienda. All’interno della confezione troviamo:

  • Xiaomi Redmi Note 6 Pro;
  • caricatore da parete da 5V 2A;
  • cavo USB / microUSB;
  • spillino per lo slot SIM;
  • cover morbida in silicone;
  • manualistica in inglese.

recensione xiaomi redmi note 6 pro

Design e qualità costruttiva

Lo smartphone misura 157.9 x 76.4 x 8.26 mm per un preso di 182 g. Com’è facile intuire, si tratta di un dispositivo imponente, anche se comunque dotato di un buon grip e caratterizzato da un’ottima resa quando lo si tiene in mano. La back cover è in alluminio con bande plastiche nella parte superiore ed inferiore, così come il frame perimetrale. Al centro troviamo il fulmineo lettore d’impronte: preciso, affidabile e velocissimo nello sblocco. Mentre nell’angolo in alto a sinistra abbiamo la solita dual camera a semaforo.

Frontalmente abbiamo il display incastonato nella scocca tramite un “gradino” e dotato di un ampio notch nella parte superiore. Le dimensioni sono giustificate dalla presenza di una doppia selfie camera più la sensoristica, il LED di notifica e la capsula auricolare. Per quanto riguarda il perimetro del device, in alto abbiamo l’ingresso mini-jack, il microfono per la riduzione dei rumori ambientali ed un sensore IR; all’opposto, microfono, ingresso microUSB ed un singolo speaker. Completano il quadro il bilanciere del volume ed il tasto Power a destra e lo slot ibrido Dual SIM a sinistra.

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Il design posteriore ricalca quasi a menadito quello del suo predecessore: l’uniche differenze sono le bande in plastica, non più dritte ma curvate agli estremi, ed il sensore ID più a filo e meno difficile da individuare. Il dispositivo è ben realizzato, anche a fronte del già citato “gradino”, che rischia di risultare un filo eccessivamente cheap. Ma se smettiamo di pensare al Redmi Note 6 Pro per un secondo e pensiamo agli ultimi modelli mid-range (e non solo) non possiamo fare a meno di chiederci: quand’è che Xiaomi abbandonerà questo design collaudato per proporre qualcosa di più originale?

Display

Il display dello Xiaomi Redmi Note 6 Pro è un pannello LCD da 6.26″ con risoluzione Full HD+ (2280 x 1080 pixel), rapporto in 19:9 e densità di 403 PPI. Il vetro protettivo Corning Gorilla Glass presenta una leggera curvatura 2.5D di cui non è possibile godere a pieno a causa dell’evidente gradino in materiale plastico che circonda il display, similarmente al Pocophone F1.

I colori, specialmente a luminosità massima (500 nits), si presentano piuttosto saturi anche se la riproduzione resta fedele. Nel complesso si tratta di un buon pannello, che restituisce immagini vivide seppur senza impressionare eccessivamente l’occhio. In Impostazioni/Display/Contrasto e colori è possibile personalizzare alcuni aspetti ma non si tratta di nulla di particolarmente complicato.

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Prestazioni

A muovere il dispositivo troviamo il SoC Qualcomm Snapdragon 636, soluzione octa-core fino a 1.8 GHz di frequenza massima, realizzato con processo produttivo a 14 nm e cluster Kryo 260. Si tratta dello stesso processore che troviamo a bordo del precedente Redmi Note 5 e, similmente a quest’ultimo, non abbiamo riscontrato nessun intoppo durante la nostra esperienza con lo smartphone. La navigazione tra app, schermate e finestre è fluida, priva di qualsivoglia impuntamento.

L’apertura delle app, anche di quelle non presenti in backgroud, è scattante. Insomma, il chipset offre un’esperienza utente di alto livello, nonostante ci troviamo di fronte ad un modello di fascia media. Lato memorie abbiamo 4 GB di RAM LPDDR4X e 64 GB di storage eMMC 5.1, espandibile fino a 256 GB tramite microSD.

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La GPU Adreno 509 offre un’esperienza di gioco impeccabile con i titoli leggeri; con i giochi pesanti come Asphalt 8 e Monster Hunter Stories (quest’ultimo gira senza alcun tipo di lag) ovviamente il dispositivo perde qualche colpo in termini di frame rate. Niente di eccessivo e sarà possibile terminare le vostre gare senza conseguenze in termini di fluidità.

Benchmark

Qualità fotografica

Sul retro dello Xiaomi Redmi Note 6 Pro abbiamo una già vista dual camera da 12+5 mega-pixel con apertura f/1.9-2.2, pixel da 1.4-1.12 μm, autofocus Dual Pixel e flash Dual LED. Ed infatti il modulo che troviamo a bordo di questo modello ricalca quanto visto con il suo predecessore. Nonostante il software fotografico della MIUI risulti ancora acerbo sotto alcuni aspetti, i miglioramenti rispetto al passato si vedono eccome.

L’applicazione permette di effettuare scatti con il supporto dell’intelligenza artificiale, immagini che risultano molto piacevoli in condizioni di buona illuminazione, specialmente nelle ore diurne. Le foto presentano un buon livello di dettaglio ed i colori (salvo alcune eccezioni) risultano ben riprodotti e con la giusta tonalità.

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In modalità Ritratto è possibile usufruire dell’effetto bokeh con l’apporto del software e del sensore di profondità. I contorni del soggetto in primo piano vengono tracciati in modo preciso e sono presenti solo alcune piccole sbavature, localizzate nei punti più difficili. Per quanto riguarda gli scatti notturni la situazione cambia progressivamente con il calare dell’illuminazione. Man mano che questa diminuisce, le immagini si fanno meno dettagliate e più pastose. Tuttavia, nel complesso, la maggior parte degli scatti sono validi per un sano utilizzo social.

Samples dimensioni originali (Google Drive)

La stessa considerazione va fatta per quanto riguarda la dual camera dedicata ai selfie, incastonata nel notch. Questo modulo è composto da un sensore principale da 20 mega-pixel con apertura f/2.0, pixel da 0.9 μm e tecnologia Super Pixel 4-in-1; il sensore secondario è un modulo da 2 mega-pixel con apertura f/2.2 e pixel da 1.75 μm.

Non aspettatevi miracoli ma nel complesso si tratta di una soluzione ottima per il lato social, specialmente per quanto riguarda gli scatti diurni. Sono presenti un buon numero di dettagli e l’impressione generale è quella che Xiaomi abbia finalmente fatto centro dal punto di vista “selfie”. Ma com’è facilmente intuibile, gli autoscatti con luce artificiale o di sera non sono certo il massimo.

Infine, il pacchetto fotografico permette di registrare video in risoluzione 1080p a 30 fps. Presente all’appello la stabilizzazione EIS, sicuramente non impeccabile ma che sa il fatto suo e riesce, almeno in parte, a garantire una certa stabilità.

Connettività e qualità audio

Il modem X12 LTE Cat.13 si è comportato in modo più che degno: non abbiamo riscontrato cali degni di nota nella ricezione telefonica né durante la navigazione Internet. Il pacchetto connettività si è dimostrato parecchio affidabile e comprende un modulo Dual SIM 4G ibrido, Wi-Fi ac Dual Band e Bluetooth 5.0. Assente l’NFC ma in compenso – magra consolazione – troviamo la Radio FM. Nessun problema nemmeno durante la navigazione satellitare, grazie al supporto GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou. Infine, le conversazioni telefoniche su attestano su livelli più ottimi, con un audio pulito ed un volume più che sufficiente.

Concludiamo con la parte audio, la quale fa affidamento su un singolo speaker posizionato lungo il bordo inferiore dello smartphone. Volume al top e qualità nella media, insomma una tipica soluzione da medio di gamma Xiaomi (e non si tratta di certo di un difetto).

Software

Di default, lo Xiaomi Redmi Note 6 Pro arriva con la MIUI 9, ma abbiamo effettuato l’aggiornamento alla MIUI 10.0.4.0 Global Stable immediatamente dopo la prima accensione e la configurazione dello smartphone. Il firmware è basato su Android 8.1 Oreo, con patch di sicurezza aggiornate ad ottobre 2018. Conoscendo Xiaomi ed il supporto a lungo termine offerto ai propri dispositivi, siamo sicuri che dal punto di vista degli update non ci saranno brutte sorprese.

Per quanto riguarda il firmware in sé, la MIUI 10 offre un’esperienza ricca di funzionalità e personalizzazioni. Le “nuove” gestures full screen – che abbiamo avuto modo di provare in molteplici occasioni – si rivelano come sempre perfette ed azzeccatissime per navigare su display ampi e con rapporto allungato. Tra le impostazioni sono presenti tutta una serie di feature già conosciute (ed apprezzate) dagli appassionati del brand cinese, come:

  • Second Space;
  • App Clonate (per utilizzare due account differenti con la stessa app, come Facebook o WhatsApp);
  • Scorciatoie tasti e gesture (per abilitare funzioni come gli screenshot con swipe a tre dita verso il basso);
  • Mi Mover (per il trasferimento di file tra due dispositivi);
  • App Sicurezza (per la gestione di tutti gli aspetti dello smartphone come batteria, pulizia cache e così via);
  • Turbo Videogiochi.

Un ultimo appunto riguardo la sicurezza. L’impeccabile lettore d’impronte digitali può essere affiancato al Face Unlock gestito via software. Anche in questo caso si tratta di una soluzione abbastanza celere nello sblocco del dispositivo; molto probabilmente la dual camera frontale aiuta non poco nel riconoscimento del volto dell’utente. Ovviamente, trattandosi di un metodo solo software, col buio tenderà a perdere qualche colpo. Tuttavia, sfruttando l’illuminazione del display al massimo sarà possibile sbloccare il device anche al buio.

Autonomia

La batteria da 4000 mAh a bordo del Redmi Note 6 Pro ci ha permesso di giungere tranquillamente a fine giornata, con circa 4.5 ore di display acceso con un uso medio-intenso del dispositivo. Con un uso leggermente più parsimonioso è possibile arrivare senza problemi a 5 ore. Risultati che ci hanno inizialmente deluso, ma che in realtà sono da imputare ad un problema dei servizi Google, che hanno anormalmente drenato la batteria. Fortunatamente la situazione si è assestata in questi ultimi giorni, con consumi tornati attorno alle 6/7 ore di display attivo. Il tempo di ricarica – tramite il caricabatterie in dotazione – si assesta a poco più di due ore.

Recensione Xiaomi Redmi Note 6 Pro – Conclusioni e prezzo

Lo Xiaomi Redmi Note 6 Pro è sicuramente un buon medio di gamma, il quale è in grado di offrire ottime prestazioni, che forse superano anche le aspettative per questa fascia di prezzo. La qualità costruttiva è discreta, il software è la solita MIUI a cui siamo abituati e le prestazioni offerte dal SoC garantiscono un’esperienza appagante. Inoltre, Xiaomi ormai ha imparato il fatto suo e il comparto fotografico (composto da quattro sensori) si è rivelato all’altezza delle aspettative per questa fascia di prezzo.

Se proprio volessimo trovare un difetto, non potremmo non citare il design standardizzato a cui ci sta sottoponendo da un bel po’ l’azienda cinese, oltre alla nuovamente presente porta microUSB. Il Redmi Note 6 Pro è promosso ma teniamo le dita incrociate e speriamo che l’azienda, oltre a migliorare dal punto di vista hardware/software/foto, punti anche ad introdurre design più particolari per i futuri modelli, invece di propinare il solito stile trito e ritrito.

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