Il Huawei P20 Pro ha segnato un epocale cambiamento in casa Huawei con un cambio di marcia rispetto al passato che non può lasciare indifferenti. Nella nostra recensione del dispositivo abbiamo definito il P20 Pro come il miglior top di gamma in circolazione in quel periodo e con lo street price di oggi è in parte ancora così.

Il Huawei Mate 20 Pro, oggetto di questa recensione, ne eredita tutte le doti migliori andando ancor più a spingere verso l’alto l’asticella della qualità, del prezzo e delle novità rappresentando ad oggi il punto di riferimento in ambito Android per innovazione. Vediamo dunque insieme come si è comportato il Mate 20 Pro nei nostri test con un focus a capitoli per favorirvi la fruizione di tutte le opinioni trattate.

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Huawei Mate 20 Pro – Design & Materiali

Il Mate 20 Pro è un device costruito in maniera egregia grazie alla scocca posteriore con zigrinatura (solo nelle colorazioni Midnight Blue e Black) che offre una piacevolissima sensazione al tatto e un grip niente male nonostante il vetro utilizzato per la realizzazione della stessa. Le dimensioni sono di 157.8 x 72.3 x 8.6 mm per un peso complessivo di circa 189 grammi.

Sul profilo perimetrale troviamo una cornice in metallo che curva ai bordi che ricorda molto le soluzioni adottate da Xiaomi e Samsung nei rispettivi top di gamma. Spicca il tasto di accensione e spegnimento realizzato in una fiammante colorazione rossa. I richiami ad altri brand sono eventi anche nella curvatura del display e nel notch che include un innovativo sistema di riconoscimento 3D made in Huawei oltre al LED di notifica RGB.

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Huawei Mate 20 Pro & Samsung Galaxy S8

Sul retro spicca la tripla fotocamera con Flash LED bitonale nell’iconico quadrato che dal vivo risulta più gradevole che in foto i video. Tale blocco sporge leggermente dalla scocca ma in maniera quasi impercettibile così da limitare al massimo tremolii se usiamo il terminale su una superficie piana. Lo smartphone migliora anche la certificazione contro acqua e polvere che passa da IP67 a IP68 (il Mate 20 nella variante base invece si ferma a IP53).

Huawei Mate 20 Pro – Display

Il display leggermente curvo realizzato dalla cinese BOE presenta un sorprendente pannello OLED flessibile da 6.39 pollici di diagonale, risoluzione 2K 3120 pixel x 1440, protezione Corning Gorilla Glass 5, densità di 538 ppi e aspect ratio 19:9. L’unità è davvero un piacere alla vista grazie ad una cornice inferiore ridotta al minimo e un notch che, seppur bello evidente, consente la visualizzazione delle notifiche (a differenza di Xiaomi nel Mi 8, Mi 8 Pro, POCOPHONE F1 ecc.).

È possibile tarare in maniera fine il bilanciamento del colore che di base offre già una fedeltà cromatica convincente. Il bianco non è perfetto e tende leggermente al rosa mentre i neri sono ovviamente assoluti. Ottimi anche gli angoli di visuale. Unica pecca di questo pannello è un’eccessiva propensione ai micro-graffi mentre è eccellente il trattamento oleofobico sia sul davanti che sul retro.

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Huawei Mate 20 Pro – Hardware & Performance

Il Mate 20 Pro è mosso dal nuovo un processore HiSilicon Kirin 980 caratterizzato da 2x Cortex-A76 a 2.6 GHz + 2x Cortex-A76 a 1.92 GHz + 4x Cortex-A55 a 1.8 GHz e da un processo produttivo a 7 nm. La GPU è una Mali-G76 mentre viene introdotta una Dual NPU per una rinnovata e migliorata gestione dei processi di machine learning ed elaborazione dell’intelligenza artificiale. Sono presenti 6 GB di RAM LPDDR4X e 128 GB di memoria interna espandibile tramite NM Card ovvero le nuove Nano SD proprietarie di Huawei che possono incrementare lo storage interno fino a ulteriori 256 GB rinunciando ad una delle due Nano SIM.

Le prestazioni offerte da questa soluzione hardware sono di altissimo profilo e la fluidità del SoC abbinata alla rinnovata EMUI 9.0 offrono uno sprint mai visto su uno smartphone Huawei garantendo sempre le performance aspettate da un device di questa categoria.

Anche durante un utilizzo intenso il Mate 20 Pro non scalda praticamente mai grazie ai 7nm che si riflettono pure sull’eccellente autonomia di cui parleremo nei successivi capitoli. Il gaming è convincente anche con titoli più esosi di risorse con un framerate costante ed una complessiva esperienza di gioco al top del settore.

Huawei Mate 20 Pro – Fotocamere

Huawei innova il suo sistema di tripla fotocamera marchiato Leica presentando Matrix, la nuova soluzione ibrida che sul Mate 20 Pro offre maggiore flessibilità grazie all’introduzione di una lente ultra grandangolare da 20 mega-pixel con apertura f/2.2 edun’ottica equivalente a 16 mm accompagnata da un sensore principale da 40 mega-pixel con apertura f/2.0 ed ottica equivalente a un 27mm e da un sensore telescopico da 8 mega-pixel con apertura f/2.4 con ottica equivalente a 81 mm, con annesso uno stabilizzatore ottico (OIS), che raggiunge uno zoom ottico 3X e uno zoom ibrido stabilizzato 5X. La stabilizzazione dei sensori grandangolari e ultra grandangolare è digitale tramite AIS (AI Stabilization). Frontalmente, invece, Huawei ha dotato il suo ultimo top di gamma di un sensore da 24 mega-pixel con apertura f/2.0.

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La resa offerta dalla nuova tripla camera di Huawei è al top della categoria confermando gli eccellenti risultati registrati dal P20 Pro grazie all’AI spinta e alla miracolosa modalità notturna con la flessibilità della lente ultra wide angle che consente al Mate 20 Pro di contrastare ad armi pari i top di gamma LG che fino ad oggi hanno primeggiato sotto questo punto di vista.

Le foto sono sempre ricche di contrasto e l’AI, che ora integra anche nuove rilevazioni automatiche dei soggetti inquadrati, fa il suo lavoro migliorando gli scatti in maniera convincente e tirando fuori dettagli anche al buio completo. La modalità notte funziona anche con la ultra wide angle ma data la focale da f/2.2 non raggiunge risultati eccellenti come sul sensore principale pur risultando molto valida nei risultati ottenuti.

La modalità Super Macro, che si attiva automaticamente con la Master AI attiva (ovvero l’AI che migliora gli scatti) sfrutta l’ultra grandangolare per realizzare scatti ravvicinati fino a 2.5 cm con risultati davvero sorprendenti in termini di dettaglio e resa.

Dal punto di vista software sono state integrate tre nuove funzionalità:

  • Lenti AR ovvero le classiche Animoji che sfruttano il sistema di rilevamento 3D frontale per realizzare GIF o video da condividere con gli amici;
  • HiVision ovvero un’alternativa a Google Lens che consente di rilevare soggetti, oggetti, monumenti e tanto altro restituendone informazioni dettagliate in pochi secondi;
  • Sott’acqua: tramite questa modalità fino a 2 metri senza custodia specifica o fino a 5 metri con custodia ad hoc è possibile realizzare video e foto in immersione senza problemi di scatto col touchscreen che dunque ne facilita i controlli.

La fotocamera frontale offre una nuova modalità HDR AI che realizza fino a 10 scatti a diverse esposizioni che restituiscono un migliorato risultato frontale. Confermo in parte le valutazioni fatte su P20 Pro: i selfie sono sufficienti ma non rispecchiano l’alto livello delle fotocamere posteriori risultando abbastanza indietro confrontati altri smartphone concorrenti in termini di definizione e bilanciamento.

Il colosso cinese ha integrato inoltre nuovi filtri per la sfocatura delle luci in post-produzione o la moderazione delle stesse nella modalità ritratto.

I video vengono registrati ad una risoluzione massima 4K a 30 fps con switch da sensore principale a grandangolo possibile direttamente durante la registrazione, stabilizzata tramite AIS, in maniera molto convincente e dai risultati interessanti. Peccato per la mancanza dei 60 fps già sopperita da tempo dai competitors.

Huawei ha dotato il Mate 20 Pro di alcune modalità di registrazione video con filtri cinematografici che, grazie al Kirin 980, restituiscono risultati davvero incredibili con un tracking ed elaborazione in tempo reale del soggetto pressoché perfetto e convincente. Ne sono un esempio le modalità AI Sfocatura che in tempo reale effettua un effetto bokeh o AI Color che lascia solo il soggetto inquadrato a colori rendendo bianco e nero i contorni.

Da segnalare che lo switch da sensore principale a grandangolare o allo zoom 3/5X non è immediato e un’apposita opzione a video sarebbe stata molto più comoda nell’utilizzo quotidiano.

Huawei Mate 20 Pro – Connettività

Huawei primeggia da anni in ambito connettività (a scapito di valori SAR molto alti ma, ovviamente, nei limiti di legge) e questo Mate 20 Pro non è da meno grazie ad una connettività Gigabit Cat 21 fino a 1400 Mbps, Bluetooth finalmente al protocollo 5.0, GPS a doppia frequenza L1 + L5 (come sullo Xiaomi Mi 8), GLONASS / Beidu / Galileo, controllo infrarossi tramite emettitore IR, USB Type-C 3.1NFC per i pagamenti tramite Google Pay o servizi compatibili e WiFi ac che primeggia con picchi fino a 1800 Mbps.

Il segnale è sempre forte e costante così come il fix del GPS che grazie all’AI e alla doppia frequenza resta sempre preciso anche nello switch tra ambienti aperti e chiusi come tunnel e gallerie. Non è presente il mini jack da 3.5 mm per le cuffie ma in confezione sono presenti delle cuffie Type-C dunque cablate.

Huawei Mate 20 Pro – Sistemi di sblocco

Il Mate 20 P20 innova anche sotto il profilo dei sistemi di sblocco grazie alla già citata introduzione di un sistema di riconoscimento 3D del volto in stile OPPO Find X e ovviamente iPhone X / XS che risulta molto rapido e preciso nel rilevamento dei lineamenti biometrici.

Non manca anche il chiacchierato lettore di impronte digitali posto sotto al display con ben 10 livelli di pressione rilevati che, finalmente, offre una velocità di sblocco e una precisione nel riconoscimento confrontabile con i classici sensori frontali o posteriori. Confrontato con Vivo NEX S o Xiaomi Mi 8 Explorer, il Mate 20 Pro offre a mio avviso il migliore sblocco sotto al display attualmente sul mercato.

Spesso nello sbloccare con l’impronta ci accorgeremo che il sistema di sblocco 3D ha già rilevato il nostro volto anticipando tale azione. Insomma seppur il lettore ID nel display impieghi un attimo di più dei sensori tradizionali lo sblocco 3D sopperisce. Completamente promosso a pieni voti lo sblocco del terminale.

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Huawei Mate 20 Pro – Audio & Parte Telefonica

Il dispositivo è dotato di uno speaker stereo caratterizzato da una cassa secondaria posta nella capsula auricolare frontale e da un secondo speaker principale posto curiosamente nel vano che ospita l’ingresso Type-C. Tale scelta ingegneristica risulta in alcuni casi un po’ controversa siccome durante la ricarica l’audio restituito è un po’ ovattato così come durante l’impugnatura. La qualità è comunque molto buona anche se non raggiunge il livello di soluzioni concorrenti come il Google Pixel 3. In chiamata nessun problema con audio limpido sia in uscita che in entrata con conversazioni precise e prive di difetti di ascolto.

Huawei Mate 20 Pro – Batteria & Autonomia

Il Huawei Mate 20 Pro è caratterizzato da una batteria da ben 4200 mAh, 200 mAh in più rispetto al Mate 10 Pro, a cui si aggiunge la nuova Huawei SuperCharge fino a 40W che consente di ricaricare il dispositivo del 70% da 0 in circa 30 minuti e da 0 a 100% in circa 70 minuti.

L’autonomia restituita da questo smartphone è ai vertici del settore, nonostante il display 2K, che si tramuta in circa 6/7 ore di display con un utilizzo medio intenso o quasi 5 ore di display acceso diluite in 26 ore di utilizzo.

Per la prima volta sulla serie Mate dedicata ai “comuni mortali” sbarca la ricarica Wireless (anche Mate RS presenta tale funzionalità ma a prezzi oltre i 1600 euro) in grande stile grazie a due peculiarità molto interessati:

  • Supporto alla ricarica rapida fino a 15W senza fili;
  • possibilità di ricaricare tramite standard Qi a 7W senza fili altri smartphone con un innovativo reverse charging da attivare manualmente all’occorrenza.

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Huawei Mate 20 Pro – Software

La EMUI cresce di pari passo con Android 9.0 Pie arrivando dunque alla versione 9 che cerca di svecchiare l’interfaccia ormai stantia da anni riuscendoci però solamente in parte.

Il rinnovamento grafico segue le linee estetiche introdotte da Android Pie ma l’organizzazione dei menu in alcuni casi piuttosto che semplificare la ricerca delle impostazioni richieste necessita di qualche tap in più.

In termini di performance il sistema si muove molto fluido e veloce, come già detto, con un multitasking non troppo aggressivo e un migliorato supporto alle notifiche di app terze che ancora restituiva sporadici problemi sul Mate 10 Pro.

Con la EMUI 9.0 debuttano anche le gestures riprese praticamente in maniera evidente da Xiaomi con:

  • Swype laterali per tornare alla schermata precedente;
  • Swype singolo verso l’altro per tornare alla Home;
  • Swype verso l’alto prolungato per accedere al multitasking a schede scorrevoli.

Lo sblocco 3D facciale consentirà in futuro anche la modellazione 3D di oggetti da trasformare in soggetti virtuali con interagire in modalità AR con foto, video e quant’altro. Tale modalità, al momento, non risulta disponibile sulla nostra unità ma durante la presentazione la dimostrazione live di Huawei ha convinto molto.

Non manca la possibilità di accedere a spazi privati tramite i sistemi di autenticazione, la duplicazione di app di messaggistica, la possibilità di switchare dati e file da un altro dispositivo con l’app Phone Clone o la possibilità di nascondere il notch in maniera molto convincente.

È presente infine anche la sezione Gestione Digitale che riporta i dati di utilizzo del terminale per valutare gli effetti sul benessere dell’utente del troppo utilizzo dello stesso e una modalità Always-On abbastanza scarsa che mostra l’orario e le chiamate e i messaggi persi.

Così come sul P20 Pro, anche il Mate 20 Pro presenta la modalità Desktop che non cambia in termini di funzionalità ma si espande con il supporto Miracast senza fili così da utilizzare la trasmissione WiFi e il protocollo appena citato per un utilizzo totalmente privo di cavi.

Huawei Mate 20 Pro – Prezzo & Varianti

Il Mate 20 Pro è commercializzato in Italia in un’unica variante da 6/128 GB nelle colorazioni Midnight Blue, Black e Twilight ad un prezzo consigliato di 1099 euro. Un prezzo decisamente alto ma, purtroppo, in linea con il trend del momento. Lo street price aiuterà molto nei prossimi mesi ma, a differenza di altri dispositivi sul mercato, c’è da considerare che il Mate 20 Pro è un’esplosione di innovazione e tecnologia che dunque può essere in parte giustificata con tale richiesta economica.

Huawei Mate 20 Pro – Conclusioni

Il Huawei Mate 20 Pro è senza dubbio il migliore smartphone attualmente sul mercato in ambito Android che raccoglie tutte le possibili innovazioni del settore e funzionalità richieste da anni come ricarica wireless, fotocamera ultra wide angle e certificazione IP68.

Huawei è destinata a dominare il settore nei prossimi anni su questa scia con prodotti che, come nel caso del Mate 20 Pro, pur non spiccando per un design decisamente innovativo dimostrano come il colosso cinese possa cambiare l’industria degli smartphone con prodotti completi, ottimizzati e al passo dei tempi.

Il prezzo è salito fino a 1099 euro così come già fatto dai competitors ma lo street price dei prossimi mesi (Mate 10 Pro oggi costa circa 399 euro online) ne farà il best buy per molto tempo.


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