Dopo aver esaminato nel dettaglio i precedenti modelli H10 e S99, è arrivato il momento di fronteggiare HomTomZOJIZ9, un robusto ruggedphone che mira ad essere qualcosa di più, pur non perdendo di vista l’essenza di questa tipologia di dispositivi. Sarà riuscito nel suo intento? Scopritelo nella nostra recensione.
Recensione HomTom ZOJI Z9
Unboxing
Il box di vendita è un cartonato nero e ruvido al tatto, con il logo della gamma e del produttore in bella vista. All’interno della confezione troviamo:
- HomTom ZOJI Z9;
- pellicola protettiva per il display;
- alimentatore da parete da 5/7/9V 2A;
- cavo USB/Type-C;
- adattatore USB Type-C/mini jack;
- adattatore USB Type-C/USB;
- spilletta per lo slot SIM;
- manuale d’istruzioni.
Design e qualità costruttiva
Il dispositivo misura 163.5 x 79 x 14.5 mm per un peso di 180 grammi e mostra una presenza decisamente imponente. Ovviamente non c’è da stupirsi trattandosi di un rugged phone, con un ampio utilizzo di alluminio e materiale gommato per aumentare la resistenza agli urti. Nonostante le dimensioni, l’HomTom ZOJI Z9 si lascia tenere in mano senza grossi problemi ed il grip è garantito proprio dal frame perimetrale in gomma e alluminio, che consentono di avere una presa salda.
Le misure del display ed il rapporto in 18:9 consentono di raggiungere senza intoppi qualsiasi punto dello stesso. Gli inserti colorati tutt’intorno al device sono piacevoli alla vista e danno proprio l’impressione di un telefono “da lavoro” (come dovrebbe essere). Ma a dare al tutto un tocco d’eleganza c’è la back cover in vetro, non troppo oleofobica ma anche poco scivolosa. Tutti i componenti dello smartphone sono sigillati, in modo da consentire l’immersione in acqua, dato che è è presente la certificazione IP68.
Frontalmente, sopra il display troviamo la selfie camera, la capsula auricolare, la sensoristica ed il LED di notifica; sotto di esso figura il logo ZOJI, puramente estetico. La back cover ospita una dual camera verticale con doppio flash LED, il lettore d’impronte digitali, il microfono per la riduzione dei rumori, lo speaker ed il sensore per il rilevamento dell’attività cardiaca. In merito al lettore d’impronte, si tratta di una soluzione abbastanza affidabile (otto volte su dieci) ma purtroppo è lentissimonellosblocco.
Per quanto riguarda il perimetro del dispositivo, il frame che corre tutt’intorno presenta:
- il bilanciere del volume ed il tasto Power (dalla trama zigrinata) lungo il bordo destro;
- l’ingresso Type-C in basso;
- il carrellino per due SIM e la microSD lungo il bordo sinistro.
Display
A bordo dell’HomTom ZOJI Z9 troviamo un display In-Cell da 5.7 pollici di diagonale con risoluzione HD+ (1440 x 720 pixel) e densità di 281 PPI, protetto da un pannello protettivo Corning Gorilla Glass (non è specificato quale tipo). Anche se non brilla in quanto a luminosità (scusate il gioco di parole) e sotto il sole forte potrebbe esserci qualche problema di visualizzazione, i colori sono vivaci e vengono ben riprodotti, con angoli di visuale ampi. Trattandosi di un LCD non aspettatevi neri particolarmente intensi. Il pannello touch è una soluzione a 5 tocchi piacevolmente scattante e non sono stati riscontrati problemi durante il suo utilizzo.
Prestazioni
Sotto la scocca abbiamo un chipset MediaTek Helio P23, con CPU octa-core ed architettura Cortex-A53 ad una frequenza di clock massima di 2 GHz. Dal punto di vista delle prestazioni, questo ZOJI Z9 non mostra lag ed impuntamenti e non è mai capitato un freeze (né un riavvio) durante il periodo di prova. L’unico inconveniente è una leggera latenza nell’apertura della app, specie quelle non presenti in background. Nel complesso il processore è più che accettabile per tutte le attività quotidiane dell’utente, anche grazie al supporto di 6 GB di RAM e 64 GB di memoria interna eMMC espandibile tramite microSD).
Nessun problema nemmeno con la GPU ARM Mali-G71 MP2 a 770 MHz, un chip grafico che si adatta bene sia ai giochi casual che quelli più performanti (Asphalt 8, Hearthstone, Portal Knight). Non aspettatevi miracoli: siamo di fronte ad un rugged e non uno smartphone da gaming. Tuttavia, con Asphalt 8 – ad esempio – abbiamo giocato in qualità alta senza lag, anche se con cali di frame evidenti.
Benchmark
Qualità fotografica
Sul retro dello smartphone abbiamo una dual camera composta da un sensore Samsung (stando a quanto riportato dall’azienda) da 21 mega-pixel con apertura f/2.0 ed un modulo secondario da 2 mega-pixel. In merito a questo secondo sensore abbiamo riscontrato la più totale inattività durante le fasi di scatto. Coprendolo non sembrano esserci conseguenze, sia in modalità automatica che Pro (ed anche in quella Blur e Mono).
Se siete interessati all’HomTom ZOJI Z9 tenete bene a mente che il comparto fotografico è solo di contorno e che lo smartphone non punta assolutamente ad essere il vostro fido compagno di scatti. Questi, infatti, risultano spesso sfocati, con dettagli ridotti all’osso e colori smorti in varie circostanze.
Inoltre, si rileva una forte tendenza alla sovraesposizione in ambienti molto luminosi. In determinate circostanze, l’HDR può davvero poco e non è di grande aiuto. Ciliegina sulla torta, il bokeh tramite software (Blur) risulta essere un semplice filtro in cui inquadrare il soggetto al centro. Gli scatti serali di certo non guadagnano punti, risultando spesso pastosi e inutilizzabili. Ed abbiamo riscontrato varie difficoltà nella messa a fuoco, fenomeno che si accentua ulteriormente durante gli scatti notturni.
Lato selfie abbiamo un sensore da 13 mega-pixel, con gli stessi difetti di cui sopra. Colori spenti, pochi dettagli, molto rumore in condizioni di illuminazione inopportuna. Insomma, in entrambi i casi la fotocamera è da utilizzare in modo molto “casual” e nemmeno in ambito social.
Connettività e qualità audio
Lo smartphone integra un triplo slot, il quale permette di utilizzare contemporaneamente due SIM LTE ed una microSD, soluzione utile qualora si vogliano utilizzare due numeri senza rinunciare ad aver più spazio di archiviazione. Non abbiamo riscontrato problemi di ricezione né con le telefonate in generale, e l’audio in chiamata risulta chiaro e con un volume ragionevole. Lato connettività abbiamo Wi-Fi Dual Band, Bluetooth 4.0, GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou. Sia sotto rete Wi-Fi che con auricolari Bluetooth che durante la navigazione GPS non sono risultate anomalie.
Sul retro dello smartphone è presente un singolo speaker, una posizione leggermente infelice e che vi costringerà a poggiare in device a faccia in giù. Nessun problema, in fondo si tratta di un rugged phone! L’audio proveniente dall’altoparlante presenta una volume adeguato, anche se con qualche imperfezione.
Software
Il software è basato su Android 8.1 Oreo (con patch di sicurezza aggiornate a giugno2018) ed una configurazione quasi completamente stock, tranne che per alcune aggiunte dell’azienda cinese. Queste non risultano invasive, anzi rappresentano un surplus gradito. Nelle Impostazioni dello smartphone troviamo le GestureWakeup per richiamare varie funzionalità, come il doppio tap per accendere il display.
Abbiamo poi le classiche GestureMotion (Telephony, System e Smart Somatosensory) per silenziare le chiamate coprendo lo schermo, gli screenshot tramite swipe con tre dita e così via. Tra le applicazioni troviamo il SystemManager, utile per accedere alle impostazioni della batteria, per la pulizia dei file inutili, l’App Lock per impedire l’accesso a determinate app (a meno che non si inserisca una password) ed altre utilities.
L’app pre-installata ToolBag consente di accedere ad alcuni strumenti come bussola, fonometro, livella, metro, goniometro e via dicendo. Inoltre, in questa sezione trovate anche il software per il rilevamento dell’attività cardiaca (BPM) da utilizzare con combinazione con l’apposito sensore sul retro del device.
Concludiamo la panoramica software con il FaceUnlock, lo Sblocco Volto presente nelle Impostazioni. Sarà possibile attivare l’opzione per utilizzare la luce del display per aiutare il riconoscimento del volto in situazioni di scarsa illuminazione. Per la feature in sé, di giorno lo sblocco del telefono risulta celere ed affidabile, nonostante avvenga tramite la sola selfie camera. Con il buio le cose peggiorano sensibilmente e spesso – nel corso della giornata – vi ritroverete a preferire il lettore d’impronte.
Autonomia
La batteria è un’unità da 5500mAh e nel corso della nostra prova, con un utilizzo medio il dispositivo ha raggiunto circa 6 ore e 30 minuti di display acceso, in circa 2 giorni di utilizzo. Con il caricabatterie in dotazione, il tempo di ricarica è di circa 1 ora e 36 minuti. Lato autonomia, pur non raggiungendo numeri da capogiro, lo ZOJI Z9 riesce a ottenere dei buoni risultati, superando anche il singolo giorno di utilizzo. Insomma, sicuramente non vi mollerà sul più bello.
Recensione HomTom ZOJI Z9 – Prezzo e conclusioni
Nel corso della nostra recensione abbiamo messo in evidenza gli aspetti negativi e quelli positivi del rugged phone e nel nostro giudizio finale è impossibile non tener conto del tipo di dispositivo con cui abbiamo a che fare. In termini di robustezza, HomTom ZOJI Z9 non fa una piega e l’impermeabilità sicuramente è un punto a favore. Il difetto più lampante è rappresentato dal comparto fotografico ma non ci sembra un aspetto così grave da penalizzare il dispositivo (trattandosi, appunto, di uno smartphone da lavoro).
Proprio tenendo a mente quest’ultima considerazione, lo ZOJI Z9 risulta piacevole da usare, senza lag e con una buona esperienza utente. Se il rugged fosse proposto a prezzo pieno, forse è il caso di virare verso altri modelli della stessa tipologia ma ad una cifra intorno ai 200 euro – e se siete interessati ad un device da lavoro, con tutti i compromessi del caso – allora rappresenta una buona soluzione.
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