Quello del rilascio dei codici sorgente del kernel dei dispositivi Android è da sempre una questione spinosa. Eppure, negli ultimi mesi, Xiaomi sembra essere molto più aperta al modding rispetto al passato. Un’ennesino segnale arriva da un portavoce della compagnia asiatica, che preannuncia novità (positive!) in tal senso.
Xiaomi annuncia tempistiche “più rapide” per il rilascio dei codici sorgente dei kernel
La licenza GPLv2, fondamentale per tutti gli sviluppatori Android, sancisce il rilascio dei codici sorgente dei kernel dei dispositivi con a bordo l’OS del robottino verde. Ciò consente ai developer di sviluppare custom ROM e featureaggiuntive, mantenendo intatto lo spirito Open Source alla base di Linux e di Android. Dopo varie polemiche in merito ai ritardi da parte di Xiaomi, sembra che il produttore possa aver preso finalmente una posizione precisa al riguardo. Come annunciato da un portavoce (tramite una comunicazione inviata allo staff di XDA), l’azienda di Lei Jun sarebbe intenzionata a rilasciare i codici del kernel dei nuovi dispositivi entro tre mesi dal lancio.
Si tratta di un lasso di tempo decisamente “ampio” rispetto ai competitor (come Google, OnePlus, Sony e così via). Comunque, il fatto di fornire una tempistica più o meno precisa resta un enorme passo avanti.
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